Psicoterapia per problemi di ansia

Buonasera,
Sono una persona particolarmente ansiosa e tale stato mi porta ad avere problemi di salute tali da scatenare, in alcuni periodi, un circolo vizioso che si ripercuote in vari organi (intestino, cuore, ecc..) risvegliando anche problematiche in essere (morbo di chron, reflusso , ecc..)

Al momento le uniche soluzioni che in qualche modo alleviano i sintomi sono:

1) Allenamento in palestra.
2) Sbocco del diaframma effettuato dal fisioterapista.
3) Farmaci ansiolitici leggeri (diozepam, levopride)
4) Altri farmaci che uso per curare le malattie uno volta che lo stato ansioso le abbia risvegliate (morbo di chron, reflusso , ecc..).

Una volta sono andato da uno psicologo per problemi di memoria e lui mi ha detto che tali problemi sono da imputare allo stato ansioso, mi ha prescritto un ansiolitico, ma ormai vorrei cercare vie alternative per risolvere il problema senza l’ uso di farmaci.

Il fisioterapista mi ha parlato di ‘psicoterapia’ dicendomi che potrebbe aiutarmi a risolvere il problema.

Ora non sapendo tale terapia in cosa consiste vorrei fare alcune domande per valutare l’ eventualità di intraprendere tale percorso:

1) Domando se in base a quanto ho scritto la ‘psicoterapia’ può aiutare a ridurre notevolmente il mio problema.

2) Domando come si svolge mediamente tale terapia (tempi, sedute, costi, ecc..).

3) Domando chi è la figura professionale che la pratica (psicologo, psichiatra).

4) Domando se tale terapia è individuale e soprattutto personalizzata in base a quelli che sono gli obiettivi possibili da raggiungere.

5) Domando se i professionisti in grado di risolvere un problema come il mio con questa tecnica sono ‘una mosca bianca’ visto che in genere si usano i farmaci, oppure tale metodica è considerata ‘efficace’ e molto praticata.

Mi rendo conto che le domande che ho posto sono tante, se proprio non possibile rispondere a tutte, chiedo gentilmente se almeno è possibile rispondere alle prime 2.

Grazie !!

Marco
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non si capisce esattamente una cosa. Perché si orienti a priori verso una delle possibili soluzioni nel trattamento di un disturbo d'ansia.
Ha provato solo farmaci sintomatici, per cui tutto il resto perché escluderlo in partenza ? Il consiglio del fisioterapista può benissimo equivalere a dire "fai una cura", non so se intendeva psicoterapia o era sinonimo di cura, e poi se intendeva psicoterapia, quale ? Così in astratto non significa niente.

Non mi pare che la psicoterapia sia poco usata, ma il punto è un altro. Si parte da una diagnosi, si propongono le possibili tecniche utili. I sintomi sono una guida, ma spesso sono comuni a più tipi di disturbi.

Pertanto: consulti uno psichiatra che dovrebbe essere in grado di farle più o meno una diagnosi e di dirle cosa le può essere utile con relativa stima dei tempi e costi.






Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2018
Ex utente
Spett. Dott. Matteo Pacini,

La ringrazio per la risposta.

Come avrà capito non sono per niente preparato sull' argomento.

Le posso solo raccontare di esperienze di persone che conosco che hanno problemi simili ai miei.

Non conosco personalmente nessuna persona che si è mai rivolta ad uno psichiatra.

Mentre invece conosco molte persone che si sono rivolte ad uno psicologo o neurologo per problemi di ansia o attacchi di panico e la cura che hanno ricevuto è stata sempre la stessa: ansiolitici o antidepressivi.

Farmaci che in dosi molti limitate le ho assunte anche io.

A questo punto mi sembra chiaro che tipo di terapia mi devo aspettare se mi reco da uno psicologo o neurologo.

Ma non mi è chiaro ancora se la mia problematica (ansia che si somatizza sullo stomaco) è di competenza di uno psicologo, neurologo o di uno psichiatra.

Avrei piacere di comprendere meglio queste differenze di figure professionali e capire quale è più indicata nella mia situazione.

Mi rimane ancora incompresa la motivazione della quale nussuna persona che conosco si è mai rivolta da uno psichiatra e quanto meno per una problematica come la mia.

La ringrazio per l' attenzione.

Marco

[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le differenze professionali sono un po ' confuse, ovvero ci sono figure che si occupano delle stesse cose utilizzando tecniche diverse, ciascuno può essere esperto in una tecnica ma non nell'altra, oppure saperle effettuare tutte a seconda dell'indicazione.
Un medico psichiatra può anche essere psicoterapeuta, uno psicologo può essere psicoterapeuta. In realtà il fatto di conoscere e applicare la psicoterapia da parte di un medico non richiede l'iter che fanno gli psicologi per essere psicoterapeuti. D'altro canto spesso chi pratica la psicoterapia si specializza in un tipo di terapia, e questo in particolare gli psicologi, ovvero aderisce ad una scuola. Non tutte le scuole hanno poi un'impostazione di tipo scientifico e offrono tecniche che sono validate scientificamente.
Il neurologo si può anche occupare di psichiatria, che abbia o meno questa specializzazione, poiché come medico è autorizzato.


Io consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra.
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