Ciclotimia non identificata

Ciao a tutti come ho già scritto varie volte in questo forum sono un ragazzo di 18 anni che si sottopone ad una cura psichiatrica (citaloppram, 10 gocce al giorno) da circa due anni per sintomi ossessivi e/o depressivi, stati di aggressività verso me stesso (con desideri frequenti di autopunizione) e verso gli altri, compulsività sessuale (sono stato con uomini decisamente più grandi di me spesso sconsideratamente, per poi rimanere con un gran senso di colpa).
L'estate di due anni fa, quando ho deciso di entrare in cura, avevo soprattutto momenti depressivi, non mi muovevo dal letto, mi sentivo costantemente spossato e sul punto di piangere. La terapia con il citalopram non ha migliorato il mio umore, direi che lo ha reso più instabile e oscillante.
Negli ultimi mesi (ma in generale da circa un anno) mi capita sempre più spesso di essere più felice del normale, euforico ed esuberante, con mille idee in testa, con una parlatina logorroica che irrita gli altri. In questi momenti compio azioni sconsiderate, parlo con i professori dando loro del tu o lanciando provocazioni a gente sconosciuta, mi viene da ridere senza motivo o spesso quando, incontrllatamente, penso a dettagli che non farebbero ridere a nessuno ma che nella mia mente assumono una comicità particolare; per cui anche a lezione sono distratto e la mia concentrazione si sposta da un particolare all'altro.
Le persone che mi circondano, i miei compagni di classe, mi hanno fatto notare che ''fanno fatica a starmi dietro''. Mi invitano alla cautela e alla prudenza, perché sono senza freni inibitori. Altri hanno detto che mi devo controllare perché risulto folle a chi non mi conosce, mentre chi mi conosce ''sa'' che voglio solamente attirare l'attenzione.
Anche l'autostima risulta stranamente gonfiata.
Quando torno a casa spesso mi riprendono le idee ossessive, stati di rimuginazione e di colpa e cerco di punirmi reprimendo i miei impulsi sessuali (senza alcun risultato). Ho difficoltà a svolgere i compiti sia per le mille idee che ho in testa sia perché il pomeriggio, non so se per quale effetto, mi prende una strana voglia di dormire e rimango al letto tutto il giorno.
Al mio psichiatra sfuggono le mie oscillazioni di umore. Parla della mia felicità spesso come un ''fatto naturale'', legata a situazioni particolari in cui posso soddisfare la mia sete di emozioni. Inoltre la ''presenza del senso di colpa'' dopo l'atto compulsivo sessuale sarebbe testimonianza che non si tratta di un disturbo bipolare, ma di stati ossessivi.
La mia vita quotidiana è difficile con tutti questi cambiamenti d'umore. Lo riconosco stesso io. Ho paura di non essere compreso dal mio psichiatra, perché varie volte ho ''esibito'' dei sintomi con il mero intento di attirare la sua attenzione, esagerandoli o addirittura facendomi suggestionare da certi manuali che leggevo.
Per cui ogni mia considerazione sulla ''malattia mentale'' risulta spesso frutto di una rimuginazione ossessiva, che mi porta a definirmi ogni giorno in modo diverso (sono arrivato anche al dire che ero schizofrenico spinto dall'ossessione).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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