Un percorso psicoanalitico

Buongiorno,
sono una donna di 50 anni che ha lottato fin da bambina con pensieri di morte, mio fratello è morto a 6 anni quando ne avevo quattro, e con problemi di separazione dai miei genitori. Sono due anni che sono in cura da uno psichiatra che mi sta curando con alprazolam, citalopram e zolpidem. Mi rivolsi a lui in seguito ad attacchi di panico sopraggiunti al diciottesimo anno di un percorso psicoanalitico di gruppo, dopo un "crollo" per cui persi anche il lavoro. Vengo al dunque: lo psichiatra mi ha più volte consigliato di cambiare terapeuta ma io non ce la faccio, siccome la sofferenza è tornata più acuta che mai, ogni tanto mando mail alla mia analista che mi ha sollecitato a chiamarla , ma lo psichiatra mi sconsiglia vivamente di tornare da lei, mi dice che posso telefonarle se ho voglia di sentirla ma di non tornarci, troppa dipendenza, pur non mettendone in dubbio la bravura e la serietà (si erano parlati al telefono una volta). Ultimamente ho ripreso a stare a letto sofferente con pensieri suicidi tanto lo stato di panico è tornato grave, ho appuntamento con lo psichiatra il giorno 13 e a questo punto non so più cosa fare, non ho nessuna intenzione di cambiarlo come medico ma per un percorso psicoterapeutico non so. Grazie fin d'ora a chi mi darà consigli o abbia domande in merito da porre.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se il suo psichiatra le ha dato indicazioni in merito al suo percorso psicoterapeutico avrà i suoi motivi e avrà fatto le sue valutazioni cliniche.

Deve decidere se seguire tali indicazioni o meno.

Dr. F. S. Ruggiero
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