Sintomi da sospensione, fenomeno vagale o altro?

Buonasera,

Dopo il primo attacco di panico piu o meno 4 anni fa.
Sono in cura da circa 2 anni con paroxetina. 1 anno fa un avvenimento importante della mia vita cambio le cose, io passai da 1 pastiglia a mezza(niente panico) da mezza a un quarto(niente panico) da un quarto a 0(e ancora niente panico) dopo quell'avventimento sentii dentro di me la necessitá di sospendere la paroxetina e lo feci. Con ottimi risultati in quanto nonostante i sintomi da sospensione non ebbi mai piu panico e ansia e tutt'ora sono felice e sereno da quel punto di vista.

Arrivando al succo, le extrasistoli sono l'unica cosa che non sono riuscito ad eliminare. Sono stato da un aritmologo ed un cardiologo, il primo da ecg non vide alcuna extrasistola, il secondo ne vide una e mi disse che non era assolutamente pericolosa, tutti e due mi dissero che se volevo essere piu sereno avrei potuto fare un holter e un eco, ma che secondo loro era un fenomeno vagale che non puo nuocere assolutamente ad un cuore sano. Queste extrasistole si sono presentate a periodi... Non ricordo pero se questi periodi erano legati ad una diminuzione di assunzione del farmaco.

Secondo la vostra esperienza queste extrasistole possono essere un effetto da post sospensione o diminuzione della paroxetina? In altro modo possono essere legate allo stress o altri fattori?

Vi ringrazio molto :-)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non parlerei di extrasistoli che non sono state confermate, se mai di palpitazione, cioè la sensazione del battito "strano".

Fa due ipotesi assurde. Come può la presenza attuale di un fenomeno del genere essere ricollegata ad una sospensione avvenuta 1 anno fa ?

Manca la terza ipotesi, ovvero che è un sintomo del panico, e a volte sintomi singoli restano anche se il panico se ne sta buono.

"sentii dentro di me la necessitá di sospendere la paroxetina "

Fece un pensiero. Poteva andare bene come male, in realtà ancora saprà che si possono presentare ricadute, quindi quando si sente la necessità è un problema nostro, non della malattia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera e grazie mille per la risposta,

Sicuramente mi sono espresso male, il secondo cardiologo ha individuato un extrasistola in quel momento con ecg, quindi ormai penso di saper distinguere un extrasistola da una tachicardia da panico o ansia.

La cura non l'ho sospesa un anno fa, ma ho inziato a diminuire le dosi un anno fa, passando da 1 una intera a mezza nell arco di sei mesi, e da mezza ad un quarto negli ultimi sei mesi, una settimana fa sono passato da un quarto a 0...


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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il cardiologo ha detto che non aveva significato. E infatti una non lo ha.

Il panico o l'ansia non danno sempre tachicardia, ma spesso invece sensazione di cuore che batte, si ferma, è irregolare etc.

Se è passato da una settimana a 0, potrebbe essere sospensione, ma soprattutto (sto parlando della paura, non del cuore che è stato giudicato "negativo"), la ripresa dei sintomi.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per il suo consulto sicuramente il tempo saprá farmi capire se é un sintomo da sospensione o se é "la malattia" che si ripresenta dopo la sospensione definitiva del farmaco. Provai altre volte a sospenderlo ma in quei casi dopo 10 giorni il panico si ripresentó subito. Dopo aver risolto una situazione che si proteaeva da anni e che influiva tantissimo sulla mia vita, volevo essere ottimista nel pensare che questa volta arrivando a sospenderlo del tutto non mi fosse venuto neanche un attacco o un episodio di ansia :-)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Essere ottimisti non serve. Bisogna ragionare su quello che accade.
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