Soggezione per mio padre

E' anaffettivo ed ipercritico, al punto che, in particolare fino all'adolescenza s'incazzava per qualunque cosa, ma è sempre stata una bravissima persona che non ha mai alzato un dito. Tanto che son cresciuto con la convinzione che fosse normale non giocare, ne confidarsi e parlare pochissimo col proprio papà.
Fino all'adolescenza ho avuto terrore e soggezione nei suoi confronti al punto che avevo difficoltà addirittura a parlare di cose banalissime, come chiedergli di accendere la t.v. Dai 22 anni circa mi è rimasta solo la soggezione (ora ne ho 27) e ho conquistato giusto la capacità di chiedergli di accendere la t.v. o meno... Ma ormai non sono proprio più interessato a instaurare un rapporto normale con lui.
La psicologia dice che il rapporto col proprio padre influenza il nostro rapportarci col mondo e nei maschi la sessualità ?!
Allora volevo chiedere se è stato proprio questo anormale rapporto con lui ad aver fatto scaturire in me, nel corso degli anni, alcune stranezze caratteriali, di cui ho preso coscienza solo negli ultimi anni.... ?
Asilo: Mutismo e depressione infantile
Alle elementari invece ho avuto un decorso normale anche con buoni voti.
Alle medie fui escluso dalla mia classe in quanto vittima di bullismo e da lì alla quinta superiore ho passato anni in classe a non dire una parola (se non interrogato) e a stare sempre seduto senza alzarmi neanche per andare in bagno.
Alle medie in cui ero vittima di bullismo, in più piangevo anche spesso, mentre alle superiori mi è rimasta l'ansia meno le lacrime, anche perché non ero bullizzato.
Cmq mi bloccava un terrore enorme per qualunque cosa mi sembrava disordinata o ininfluente, quindi figuriamoci il dover parlare coi miei compagni, e non avevo il minimo istinto alla rabbia o a dover reagire perché in fondo desideravo autolesionarmi e soffrire. Tornai come all'asilo quando non reagivo perché pensavo invece che quella fosse la normalità.
Mi svegliavo anche con una stanchezza esagerata addosso, ma la scuola e i miei genitori hanno sempre minimizzato il tutto come semplice timidezza.
Fatto sta che non ho avuto alcuna esperienza adolescenziale normale dalle amicizie alle prime esperienze amorose... Sn sempre stato impotente a parte in intimità con prostitute, e sn sempre caduto nella pornodipendenza!
Dal primo anno di uni sn cambiato gradualmente e radicalmente, prima solo esteriormente e poi anche interiormente.
Ah dimenticavo la questione principale:
Alle medie m'iscrissi a una scuola calcio e sebbene non mi piacesse giocare, anche per quella sensazione di terrore che avevo... e presto infatti l'abbandonai, rimasi convinto fino all'ultimo che dovessi diventare un calciatore strapagato
A 18-19 anni feci la stessa esp con l'atletica leggera e pensavo di raggiungere i livelli di Husain Bolt
A 20 e 22 anni in 2 facoltà scientifiche, diverse pensavo di vincere il nobel. Oggi invece mi ritrovo dopo 3 cambi in procinto di lasciare l'università...
Che disturbi sono e lui cm c'entra in questi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Non è possibile considerare che possa avere dei disturbi sulla base del suo racconto, nè che vi sia un nesso con il rapporto con suo padre.

Se ritiene di voler capire se ha delle problematiche psicologiche che debbano essere curate, trattate, identificate in qualche modo può rivolgersi ad uno specialista con una visita diretta.

Dr. F. S. Ruggiero
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Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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