Sono spento..

Gentili psicologi, Buongiorno anzi tutto! E' da parecchio che sono iscritto sul sito ma non ho mai utilizzato il profilo e adesso ho deciso di scrivere quì per chiedervi dei pareri in merito a una situazione che mi sta consumando molto. Ho 24 anni, sono un ragazzo, scrivo da Bergamo in questo momento ma sono originario del Sud Italia. Io non so' da dove iniziare a scrivere, comunque il nocciolo è che sono tremendamente apatico e statico da parecchio tempo oramai. Ho vissuto un infanzia serena, tranquilla circondato dall'affetto dei cari. La mia adolescenza è stata problematica nel senso che in quel periodo sono iniziate un po' le prese in giro condite con risate e scherzi di pessimo gusto, mi prendevano in giro principalmente perchè erò un ragazzo un po' effemminato ed efebico ma anche perchè molto timido.. Ho avuto sempre qualche amico e un gruppo con cui uscire quindi ben o male solo non sono mai stato anche se ho iniziato proprio in quel periodo a soffrire tremendamente di autostima e sbalzi di umore.. Ho iniziato a mangiare in maniera molto vorace.. io credo che lo facessi perchè mi sentivo soprattutto molto solo e non apprezzato.. così da ragazzo magrolino ho iniziato a prendere sempre più peso, ci sono stati dei periodi in cui sono calato molto però ho sempre ripreso tutto.. Durante le superiori ho avuto sempre un po' di problemi di bullismo anche lì, insomma si può dire che nella vita fino ad ora abbia trovato sempre chi in qualche modo avrebbe voluto distruggermi e maltrattarmi e non mi spiego neanche il perchè dato che sono stato sempre un tipo molto posato e riservato. Ho frequentato il mio gruppo di amici fino a 2 anni fà, fino a quando non ho deciso di lasciarli perchè anche con loro ho iniziato a sentirmi sempre più fuori posto e a disagio.. Ora sono solo ed è da un anno oramai che non esco più e non frequento nessuno e sinceramente non sento la mancanza di qualcosa nella mia vita, sto bene a casa e dopo tutte le esperienze agghiaccianti avute in ambito sociale non credo sarei capace di costruire un rapporto sano basato su stima reciproca e affetto.. mi rendo conto che ora mai ho assunto un atteggiamento fortemente evitante nei confronti di tutte quelle situazioni che mi costringerebbero a stare con i miei coetanei, con giovani come me. A casa sto bene e lo sempre vista come un luogo sicuro, un luogo dove ricaricarsi rilassarsi e dedicarsi del tempo. Ora direte qual'è il problema? Il problema è che gli altri mi fanno sentire strano, sbagliato, soprattutto mia madre che mi chiede in continuazione in questo periodo: "Ma come fai a non sentire il bisogno di fare amiczia, di stare con gli altri? Sei strano!"
Lei vuole mandarmi da un psicologo perchè dice che mi vede spento senza obiettivi e questo lo riconosco un po' anche io.. Sono iscritto a un'università molto lontana da casa e avrei dovuto finire almeno 2 anni fà invece sono Fuoricorso alla grande e questa situazione non mi fà vivere più bene.. perchè vorrei togliermi questo benedetto impegno e potermi dedicare ad altro, chessò dimagrire visto che sono molto sovrappeso.. Non sono mai stato brutto anzi, la gente mi ha fatto sempre complimenti sul mio viso, sul fatto che sono bello però io non mi ci sono mai visto.. solo adesso nonostante i chili di troppo ho iniziato a vedermi decente.. ma comunque continuo a ricevere dei rifiuti che mi fanno molto male, non sono mai stato fidanzato e ho avuto solo un rapporto sessuale con un ragazzo più grande.. dopo di chè il nulla più assoluto. Ho provato a frequentare qualche locale gay, Qualche ragazzo ha provato a conoscermi ma in genere pochi e posso dire di non aver trovato ancora chi davvero mi piace e soprattutto ricambia.. i miei sono al corrente della mia omosessualità e sembra non facciano storie strane però è tutto il contorno che mi toglie energie e mi stanca.. con gli altri ora mai sono molto distaccato, non riesco proprio a rilassarmi quando esco con qualcuno.. mi accorgo di avere proprio paura degli altri.. Lavoro salturiamente per racimolare qualcosa e quando non lavoro anzicchè preparare gli esami mi sveglio puntualmente alle 10-11.00 e trascorro gran parte del tempo al pc, ora mai mio unico fedele amico.. Avrei bisogno di molti consigli perchè mi trascino da tanto in questo stato, forse già prima dell'università ero così..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

dalla Sua mail traspare la Sua solitudine e il senso di isolamento.
<<Ora sono solo ed è da un anno oramai che non esco più e non frequento nessuno e sinceramente non sento la mancanza di qualcosa nella mia vita, sto bene a casa.<<

a cui si aggiunge, di seguito nella seconda parte, la problematica relativa alla omosessualità.

Sua madre
<<vuole mandarmi da un psicologo perchè dice che mi vede spento senza obiettivi e questo lo riconosco un po' anche io.. <<
Perchè non cogliere tale suggerimento? E non perchè La fa sentire strano e diverso, ma perchè conoscersi meglio e accettarsi, per modificare in seguito anche i propri comportamenti, è certamente un'opportunità importante.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
lei stesso pensa di aver "bisogno di molti consigli" e questo sembra indicare il suo bisogno di sostegno.
Inoltre solleva varie problematiche che chiamano in causa gli studi, la socialità, presumibilmente anche la famiglia e che da qui è difficile inquadrare. Tenga anche presente che in genere i consigli sono gli strumenti nel bagaglio dello psicologo che funzionano di meno.
Le consiglierei di consultare un professionista, meglio ancora se è tutta la famiglia a recarvisi o almeno i suoi genitori, perchè lei fa parte di un "sistema" che tende a mantenere un suo equilibrio per forze di inerzia e che tuttavia può essere per alcuni aspetti disfunzionale.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mi rendo conto che ora mai ho assunto un atteggiamento fortemente evitante nei confronti di tutte quelle situazioni che mi costringerebbero a stare con i miei coetanei, con giovani come me. >

Caro Ragazzo,
evitando, rifugiandosi in casa può esperire momentanea tranquillità ma non risolve,anzi.
E nemmeno colmando ciò che manca con il cibo.

La condizione di disagio esposta che a quanto dice si trascina da tempo e si riverbera in modo consistente sulla sua qualità di vita non si può risolvere on line, ma solo direttamente.

Dunque il consiglio più sensato che le si può dare da qui è quello di rivolgersi direttamente a un nostro collega per una valutazione diretta e per essere accompagnato nel ritrovare migliore benessere personale, relazionale e qualità di vita.
Com'è attualmente il suo rapporto con l'alimentazione?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissime psicologhe, scusate il ritardo della risposta ma non sono stato bene in questi giorni. Per rispondere all'ultima domanda della dr.ssa Rinella, dico questo: il mio rapporto con il cibo adesso è di amore e odio allo stesso tempo.. diciamo che vorrei avere un buon autocontrollo ma molto spesso, anche se ho iniziato a praticare un po' di cyclette mi ritrovo nel bel mezzo della notte con la scusa di guardare film a rovistare nella dispenza e nel frigo.. se non c'è niente di buono non mangio, ma se trovo brioche o avanzi del pranzo sono capace di divorare tutto.. però non ho mai provato a rimettere nulla. Ho notato che questo mio comportamento alimentare compensa fortemente i miei vuoti e le mie lacune affettive. Alla base di tutto ho capito che c'è un profondo desiderio di sentirmi amato e desiderato dal punto di vista affettivo e non riuscendo a concretizzare tutto ciò un po' per timidezza un po' per mancanza di occasioni effettive mi butto sul cibo.. Ora mai peso 92 kg per 175 cm, sono tanti, sono molto gonfio e mi dispiace di ciò perchè mi rendo conto che potrei essere tutto sommato oggettivamente un bel ragazzo ma è come se abbufarmi sia la mia priorità maggiore..

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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