Anni di disturbi legati all'ansia con conseguenti

Buongiorno,
purtroppo soffro da circa 30 anni di disturbi legati all'ansia con conseguenti ( per fortuna rari) attacchi di panico, All'inizio sono stata curata in mille modi, mi sono poi stabilizzata circa 20 ani fa con xanax 1,5 mg die e maveral 100mg la sera.. E' andato tutto bene fino a giugno, quando per un insieme di concause sono andata in crash, ho consulato ovviamente uno psichiatra che mi cosigliò di cambiare il Maveral con la Sertralina e mi consiglio ulteriormente di diminuire lo xanax di 0,5mg. Nel giro di qualche giorno sono finita in crisi di astinenza con tremori, pianti e quant'altro. Sono anche finita al PS dove mi hanno praticato iniziezioni di 4mg di tavor che per me equivalgono ad acqua fresca. Alla fine di tutto ciò mi sono trovata in questa situazione:
4 mg diè di xanax
150 mg die di sertralina
alla fine mi sono stabilizzata per forza di cose, nel fratempo ho perso il lavoro, ma non avrei potuto in ogni caso farlo perchè non riuscivo più a guidare o ad uscire di casa.
Visto che al centro di igiene mentale fanno quello che possono perchè sono oberati di pazienti, ho ovviamente pensato di rivolgermi ad altro psichiatra privatamente. Lo stesso mi suggerisce la terapia dell'auto aiuto ovviamente guidata e la graduale dismissione dello xanax ( con tutte le sue dipendeze) a favore di Rivotril.
Tra alti e bassi, eseguo giornalmente i compiti di auto aiuto che mi sono prefissa, sono riuscita a ridurre di ben 1.5mg lo xanax sostituendolo appunto con il rivotril.
Domanda: riuscirò mai a vivere un pezzo di vita senza farmaci? E' proprio vero che il Rivotril non dà alcuna dipendenza rispetto alla xanax? Riuscirò di nuovo ad avere una vita sessuale soddisfacente , visto che non so più cosa sia?
Grazie per la pazienza e la cortesia, attendo Vs. risposta.
Cordialmente
Renza Bosco
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il suo caso merita un intervento un pò più preciso e indicazioni più chiare forse.
Il manteniemento dell'ansiolitico è inefficace terapeuticamente, e dannoso per il controllo a lungo termine dell'ansia. Quindi: se la prospettiva auspicabile è di poter forse un giorno star bene, sicuramente mantenere un ansiolitico ostacola questa evoluzione.
Il cambiamento dell'antidepressivo ha un senso, la contemporanea riduzione dell'ansiolitico di una bella dose (1 mg) è invece una mossa incauta, perché produce nell'immediato un peggioramento acuto: il nuovo antidepressivo deve ancora funzionare e all'inizio può dar fastidio, contemporaneamente ha l'astinenza da xanax e un pò anche da maveral, che andrebbe sospeso con una minima gradualità.
Anche adesso che si è stabilizzata sarebbe opportuno un graduale disimpegno da xanax, che non è indicato, anzi è controindicato nella prosecuzione. Il disimpegno sarà accompagnato da piccole puntate di ansia e andrà fatto a piccoli passi (non certo 1 mg, per volta, ma a gradini di meno di 0,25 mg, perché altrimenti gli sbalzi sono intensi e spaventano il paziente). Comunque si faccia indicare uno schema di graduale disimpegno dall'ansiolitico dal suo specialista. In ultimo, la diagnosi deve essere meglio chiarita perché "disturbi legati all'ansia con conseguenti ( per fortuna rari) attacchi di panico" non è una diagnosi: o disturbo di panico, o altro disturbo d'ansia, ma non è che un disturbo d'ansia fa venire gli attacchi di panico, se mai consiste anche negli attacchi di panico. Chiarisca meglio la questione diagnosi.
Saluti

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Egregio dr. Pacini,
la diagnosi che di volta in volta mi è stata fatta è esattamente questa:
soggetto ansioso, con agorafobia ed attacchi di panico.
Come ben può immaginare alla lunga, se non riesco a "domare" l'ansia e riuscire ad essere autonoma, come logica conseguenza mi deprimo, basta che mi riprenda un pochino e non lo sono più (depressa intendo), ma sono ben conscia che gli attacchi d'ansia vorrei riuscire a superarli con l'auto aiuto piuttosto che con i farmaci ( a me 4mg die di xanax mi paiono una enormità, dato che poi mi diedero anche del Nozinan visto che non riuscivano a sedarmi !! )Il mio crollo risale al mese di luglio scorso..
Se necessita di ulteriori indicazioni, o , se sono stata poco esauriente me lo dica.
La ringrazio infinitamente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"agorafobia ed attacchi di panico" o più semplicemente disturbo di panico.
E' indicata una terapia, quelle farmacologiche funzionano bene, e per l'agorafobia può essere indicata una psicoterapia, se non è strettamente legata alla frequenza e alla gravità del panico, anche al fine di permettere il disimpegno dalle benzodiazepine come lo xanax.
Il problema non sta nella dose, ma nel livello di assuefazione conseguente, che rende fastidioso e più lungo il disimpegno (settimane) da quel farmaco.
Zoloft e Maveral sono farmaci efficaci nei disturbi d'ansia, ma possono esservi altri moventi alla base delle ricadute dopo periodi di benessere, di solito legati alle oscillazioni dell'umore. Spesso la presentazione ansiosa domina il quadro e magari gli aspetti legati all'umore sono meno visibili se non si controllano.

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Utente
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Grazie mille dr. Pacini, le Sue indicazioni mi sono state utili ed hanno confermato la strada che ho intrapreso, quella di "distacco" dallo xanax. E' un percorso non breve nè semplice, ma si farà, per ora vado avanti con il mio auto aiuto e funziona. Dopo tanti anni e tanti specialisti , è difficile fidarsi di qualcuno e di ciò le chiedo venia.
Vivissime congratulazioni per la celerità e per il sito.
Le auguro buone cose
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Egregio dr.,
la situazione oggi è che stò dismettendo tutto lo xanax sono arrivata a meno di 2mg die ( 1 goccia in meno ogni due o tre giorni) sostituendolo con del Rivotril. Lo stesso parebbe darmi una buona copertura ansiosa, soprattutto in virtù del fatto che è a rilascio più graduale.
Al momento ne prendo 2 mg al giorno diluiti nell'arco delle 24 ore.
Ho fatto un sacco di progressi esponendomi agli attacchi di ansia e panico, utilizzando il metodo dell'auto aiuto.
Sono però perplessa circa il fatto della dipendenza, in realtà stò cambiando un farmaco relativamente nuovo come lo xanax con uno di vecchia generazione come il rivotril, alla fine però sarò sempre dipendente oppure no?
L'antidepressivo ( Zoloft) è rimasto invariato a 150mg die, ma da solo non basta a sedare l'ansia...almeno non ancora.
Lei che ne pensa?
E' corretto il cambio che stò facendo?
Grazie per la risposta
Buona giornata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non capisco: sta facendo un "fa-da-te" ? Questo non era assolutamente il consiglio. Il tutto deve gestirlo qualcun altro, non Lei in prima persona.
Capisco che dopo aver consultato diverse persone e non aver risolto il problema abbia la tentazione di sbrigarsela da solo, ma ogni malattia fa inevitabilmente cadere in errori corrispondenti nell'autogestione.
Può fare auto-aiuto a patto che non includa la gestione delle medicine. Oltretutto è anche rischioso come modo di fare.
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Utente
Mi scusi , mi sono espressa molto male. Al momento sono seguita da una psichiatra di Bologna che mi vede regolarmente ogni 15 o 21 giorni, è stata proprio lei ad indirizzarmi sull'auto aiuto e pure sul Rivotril come cambio con lo zanax. Non mi permetterei mai in alcun caso il fai da te con la salute, non sono competente e posso e devo giustamente affidarmi a chi invece lo fà come mestiere.
La mia domanda era posta in modo furviante, vedo quindi di essere più chiara:
secondo lei, il rivotril è utile come farmaco in casi di attacchi di panico ed ansia, e, vista la mia propensione alle dipendenze, crea a sua volta dipendenza fisica?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ok allora avevo capito male.
Le benzodiazepine non trattano l'attacco in corso, controllano l'ansia che venga l'attacco. Sono diseducative in questa loro funzione, per cui si utilizzano nella prima fase mentre il tenerle al bisogno "in mano" alla persona ansiosa può rivelarsi controproducente.
Comunque il rivotril crea assuefazione come tutte le molecole di quella categoria. A differenza delle altre può avere un ruolo nella terapia delle forme resistenti, ma non preso al bisogno, bensì ad una dose regolare.
Ovviamente deve far riferimento al medico che la segue per le indicazioni operative sul suo caso.
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Grazie mille, è stato chiaro ed esaustivo.
Cordialmente la saluto e formulo i migliori auguri per una Serena Pasqua a Lei e famiglia
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