Aiuto-cambio terapia.

Gentilissimi Dottori,
come ho altre volte scritto in passato soffro da circa quindici, vent’anni da una brutta distimia che negli anni si è aggravata tanto da rasentare se non sotto controllo farmacologico ed in un periodo di serenità, una depressione seria.
Dopo aver usato, nei vari anni, ogni tipo di antidepressivo, ansiolitico, stabilizzante, e ogni combinazione tra gli stessi, alla fine mi ero trovato non male (diciamo meno peggio) con una terapia fondamentalmente semplice a paragone degli accanimenti bestiali con effetti collaterali tremendi ed il peggioramento del quadro clinico (e questo cambiando una decina di psichiatri).
La terapia che seguivo era 50 mg di Amisulpride la mattina, 10mg di fluoxetina la mattina, e 50 mg di trazodone prima di andare a letto.
Dopo un paio di mesi iniziai ad ingrassare ed ad avere maggior appetito, inoltre la prolattina era arrivata a 70, con l’inconveniente che aveva azzerato la mia libido.
Siccome sto vivendo una situazione di immobilità da sette mesi per una grave malattia (malattia che non influisce sul metabolismo e che potete consultare se volete, in un’altra mia richiesta di consulto), quindi non posso per magari un altro anno fare sport, la stasi mi ha fatto ingrassare ancor di più, tanto che ho preso ben dodici chili.
Chiedendo consulto allo psichiatra, a malincuore ammetteva che era un peccato sostituire la terapia perché in fondo anche se non stavo bene “campicchiavo” (dopo anni di dolore e sfasamento più la situazione di ora), però pensava a come sarei diventato fra due, tre cinque mesi…una palla!
Allora ha pensato di sostituire l’Amisulpride 50mg con il Bupropione 150mg, questo mi ha spiegato perché anch’esso è un dopaminergico (anche se è anche un noradrenergico) ed io rispondo bene alla dopamina, ha aggiunto Topiramato 50mg+50mg come stabilizzatore che agisce bene sul peso, e Clorazepato di potassio 5mg al mattino e 10 mg alla sera, Trazodone come al solito.
E’ vero Gentili Dottori che ho iniziato questa cura da circa dieci giorni, ma io ci sto male. Sono apatico e ansioso allo stesso tempo, sonnolento ed agitato, sento ritornare i vecchi temuti sintomi della distimia-depressione, non ho voglia di fare niente, di vedere la tv, di leggere, di svolgere compiti ed impegni…insomma sto male. Magari sarà passeggero e col tempo la cura farà il suo effetto ma… .Poi io soffro di una colestasi intraepatica da farmaci (tutti quelli che mi hanno dato nel passato) e questa terapia per me appare un po’ pesante; a parte forse il Topiramato, sono tutti farmaci discretamente epatotossici! O sbaglio? Lo psichiatra dice che se proprio non ce la farò a sostenerla mi farà tornare all’Amisulpride, alla vecchia terapia e per la prolattina e per il peso(?),e per la libido(?), mi farà assumere mezza compressa di Cabergolina due volte a settimana. Ora mi chiedo e vi chiedo, magari andrà bene per la prolattina, ma per il peso, l’appetito e la libido sarà efficace????
Vi prego di rispondere a tutta la lettera, di darmi senza indugi, consigli e pareri illustri, come sapete fare sempre anche nei casi difficili.
Una curiosità, sapete se nelle Marche vi sono Ospedali o Centri che praticano la terapia magnetica transcranica e cosa ne pensate? Io ne ho letto e ne sono affascinato!
Anticipatamente vi ringrazio e vi Auguro Buone Feste.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
il tempo di valutazione della nuova terapia è troppo breve. Al momento non ci si può pronunciare sulla sua efficacia o meno. Per quanto riguarda le altre sue domande non penso che le sia utile prospettarsi delle situazioni che ancora non compaiono nemmeno all'orizzonte. Cerchi di concentrarsi sulla terapia attuale senza cercare già soluzioni successive. Per quanto riguarda l'epatotossicità , tutti i farmaci (ad eccezione di pochi) vengono metabolizzati dal fegato e pertanto la situazione epatica di un paziente che assume terapie in maniera cronica va monitorata, senza cadere in preoccupazioni eccessive. Il controllo medico è quello che vale, per il resto deve cercare di stare tranquillo.
Buone feste

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio dottore concordo naturalmente con quanto lei sostiene.
Ci sono state novità nella terapia nel senso che a causa di effetti collaterali insopportabili, il mio medico mi ha sospeso il BUPROPIONE e tutto quanto il resto, facendomi tornare alla vechia tereapia con AMISULPRIDE.
Rifacendo le analisi per la prolattina questa è arrivata, dopo qialche giorno di AMISULPRIDE a quasi 90.
Lo psichiatra ha provato ad immettermi per abbasarla la CABERGOLOINA 1/2 compressa il lunedi e 1/2 compressa il giovedi. Esito di tale farmaco è stato quello di una cefalea spaventosa invalidante che mi a chiusa al buio a letto, tanto che è dovuto intervenire il curante per darmi l'ALMOTRIPTAN per il dolore (con risultati tra l'altro blandi). Ora il punto è che lo specialista concordemente al curante, sostengono che non posso rimanere con una prolattina a quei livelli, che oltre tutto tende a crescere, nè posso togliere l'AMISULPRIDE (tentativo effettuato con riesacerbazione di distimia-depresione), quindi vorrebbero tentare la BROMOCRIPTINA, sostenedo che certo ha anch'essa effetti collaterali ma certamente meno di cefalea. Cosa ne pensa mi trovo in una situazione senza tante scelte. O togliere l'AMISULPRIDE (come già detto impossibile) o tentare con la BROMOCRIPTINA (effetti collaterali accettabili?)o tenermi la PROLATTINA alta con le sue conseguenze (situazione non serena). Cosa ne pensa? Grazie.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
sicuramente io non conosco la sua condizione clinic quanto lei o quanto i suoi curanti, tuttavia non mi è chiaro perchè l'amisulpiride risulti insostituibile. Esistono anche farmci della stessa categoria con un profilo di tollerabilità diverso, oltre agli antidepressivi che lei scrive di aver già provati tutti. E le associazioni? La sua situazione non è sicuramente semplice ma credo che prima di decidere di tenersi una prolattina alta bisognerebbe essere sicuri di aver tentato di tutto.
cordiali saluti
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La prolattina torna a posto anche da sola se si alza a causa dei farmaci, ma lo fa lentamente, in dieci giorni di nuova terapia non poteva essersi abbassata.
I farmaci pro-dopamina la abbassano e sono stati sperimentati nelle depressioni resistenti come antidepressivi. L'amisupride è un farmaco che a basse dosi dovrebbe agire come pro-dopaminergico ma forse nel suo caso l'azione è diversa, più simile a quella classica anti-dopaminergica, ragion per cui questi tentativi di sostituzione potrebbero essere in realtà mal tollerati.
In ogni caso, 10 giorni di terapia sono effettivamente pochi per consentire al farmaco di cominciare a funzionare oltre l'impatto iniziale.
La colestasi intraepatica "da farmaci" non mi è molto chiara, cioè soffre di colestasi intraepatica e quindi smaltisce lentamente i farmaci o di epatite colestatica indotta da farmaci (ma quali ? e su quali basi è stato appurato questo ?).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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