Anorgasmia eiaculazione ritardata

Buon giorno cari Medici,
scrivo riguardo l'anorgasmia e l'eiacularzione ritardata.
ne soffro da anni e ha avuto ripercussioni sulla mia vita personale e ovviamente sessuale.
credo di aver risolto il disturbo e cerco conferma. ho la tendenza ad essere timoroso insicuro e terrorizzato. riesco a contrastarla solo con la tranquillità nella vita. durante il sesso invece con la tranquillità e vivendo i sentimenti e le emozioni e il piacere dell'intimità.
sapere di aver risolto rinnoverebbe la mia sicurezza e chiuderebbe un lunghissimo capitolo della mia vita in cui non sono riuscito a farmi una famiglia.
un ultima domanda : si dice che la calma sia la virtù dei forti. significa che essere calmi corrisponde ad avere i cosiddetti nervi saldi o nervi d'acciaio?
cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"sapere di aver risolto rinnoverebbe la mia sicurezza "

Direi di no, è un discorso privo di senso. Scusi, Lei non sa se ha risolto il problema ?
Che c'entrano le domande che si pone con la risoluzione di un problema relativo ai tempi di eiaculazione e all'orgasmo ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
vivendo sicuro in generale, anche il sesso diventa facile. questo intendevo. credo di aver risolto il problema si ma chiedo conferma a chi ne sa e cura, per non farmi più domande angoscianti che mi isolano e mi rendono debole.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Certamente. Ma non si diventa sicuri sapendo di aver risolto il problema dell'insicurezza, è un discorso privo di senso. Se è risolto, non c'è il problema. Non c'è bisogno di sapere che è risolto.
Se si pone domande angoscianti, appunto, si curi e le faccia cessare. Non si capisce su che base afferma di aver risolto un disturbo caratterizzato da domande angoscianti, per poi dire che si pone domande angoscianti che le impediscono di esser sicuro.
Chi ha valutato che abbia risolto il suo disturbo ? E' stato seguito da qualcuno con qualche terapia ?
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Utente
Utente
sono seguito da una brava terapista. i miei problemi sono vasti , cerco di risolvene uno ad uno sforzandomi di ricordarmi di averli risolti. per ora la malattia è più forte di me. però sapere di poter vivere il sesso normalmente mi fa stare bene e penso possa influire grandemente su tutte le cose della mia vita perchè mi fa sentire realizzato compiuto. ho chiesto qui un consulto perchè non ho mai la possibilità di confrontarmi su certi argomenti. ma grazie a lei ora mi sento bene a riguardo. per il resto dei miei problemi li affronterò uno ad uno come ho fato fin'ora. sono psicotico schizzoaffettivo in via di guarigione perciò ogni piccola conquista di salute per me è un problema in meno da risolvere. il mio sogno è farmi una famiglia e prendermi le responsabilità del caso e vorrei farlo da sano. la ringrazio per la sua attenzione e le faccio i miei complimenti per la sua professionalità ed umanità.

cordialmente
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Quindi ha una diagnosi di disturbo schizoaffettivo. E presumo sia anche in trattamento farmacologico.
Questo spiega un po' meglio il modo di ragionare, però "cerco di risolvene uno ad uno sforzandomi di ricordarmi di averli risolti"...questo sforzo sembra appunto il meccanismo del dubbio, non una soluzione.
Se uno ha dolore, e poi lo risolve, non c'è bisogno che si ricordi se lo ha risolto o sappia se lo ha risolto. Mi spiego ?
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Utente
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non si spiega, ma è colpa mia se non capisco. addio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non saprei come spiegarmi meglio. Se uno ha un sintomo e poi va via, che senso ha dire che deve avere sicurezza che non c'è più ?