Sono una ragazza di 22 anni e da circa 3 mesi soffro di attacchi di panico e ansia generalizzata

Buongiorno, vorrei spiegare la mia situazione.
Sono una ragazza di 22 anni e da circa 3 mesi soffro di attacchi di panico e ansia generalizzata. In seguito ad una visita psichiatrica, mi è stata prescritta una cura farmacologica composta da Percitale (antidepressivo) e Frontal (ansiolitico). Riflettendoci un po', ho deciso di non iniziare la cura farmacologica, anche perché l'idea di dover prendere dei farmaci mi faceva sentire ancora più in ansia, avendo paura di una futura dipendenza o dei vari effetti collaterali.
Ho, quindi, deciso di intraprendere un percorso di terapia psicologica.
Il problema è che praticamente ogni giorno sento dei sintomi fisici diversi, ma quelli più frequenti sono:
- mal di testa, focalizzato soprattutto nelle tempie;
- sensazione strana, quasi di torpore al piede sinistro;
- formicolio alla mano sinistra che, ogni tanto, si estende al braccio;
- forte pressione al petto che, nei momenti in cui sono più in ansia, diventa vero e proprio dolore mirato alla zona del cuore.
In seguito ad un forte attacco di panico sono andata al pronto soccorso in cui mi hanno fatto le analisi del sangue e l'elettrocardiogramma e i risultati erano tutti nella norma.
Alcune volte riesco a tranquillizzarmi, a gestire l'ansia e a dire al mio cervello che tutti i sintomi sono psicologici e non fisici; altre volte, invece, mi faccio assalire dall'irrazionalità e i sintomi diventano veramente invalidanti.
Molte volte, in seguito ad un attacco di panico, i sintomi persistono per almeno i 3/4 giorni successivi (ogni giorno sempre più lievi); ma, in quei giorni, mi riesce difficile "tornare alla vita normale".
La cosa che più mi spaventa, però, è questa: nei giorni in cui sono tranquilla sento sempre un minimo di fastidio alla mano sinistra e al piede sinistro, e lo sento già da appena sveglia. È normale che, essendo in un periodo di forte stress e ansia, anche quando sono tranquilla senta comunque questi sintomi?
Purtroppo, è molto facile che nell'arco della giornata mi faccia sopraffare dalla "paura della paura" e che ogni cosa che faccio puntualmente mi viene in mente il pensiero "oddio sto per morire" oppure "oddio mi sta per venire un attacco di panico".
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Se ha deciso di non curarsi la conseguenza diretta è avere dei sintomi su cui ovviamente rimugina.


Dr. F. S. Ruggiero

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