Psicofarmaci e sentimenti

Pregiatissimi Dottori, ho 31 anni, nella vita esercito la professione di avvocato e sono affetto sin dalla tenera età dalla sindrome di Tourette in comorbidità con il disturbo ossessivo-compulsivo.
La diagnosi, tuttavia, è arrivata solo due anni addietro.
Assumevo fino a qualche settimana fa Abilify e Fevarin che, lo dico senza dubbi, hanno cambiato enormemente in meglio la mia vita.
Da poco, però, ho interrotto di botto i farmaci perché avevo guadagnato ben 27 kg.
Lo so che ho sbagliato ad interromperli di botto, ci mancherebbe, ma mi guardavo allo specchio e non riuscivo ad accettarmi.
La mia domanda, per farla breve, è la seguente: prima di assumere questi farmaci ero fortemente innamorato della mia ex fidanzata (la storia più importante della mia vita) e, da quando ho iniziato ad assumerli, le emozioni verso di lei si sono notevolmente assottigliate.
Ora, invece, dopo qualche giorno dalla sospensione repentina dei farmaci, sembra che si sia aperto il vaso di Pandora: la penso sempre ed intensamente.
Penso di provare ancora qualcosa per lei.
È possibile che ci sia un collegamento con l’interruzione della terapia farmacologica?
Grazie per la vostra attenzione e buon lavoro!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
È probabile che questi nuovi pensieri siano il riflesso di una ricaduta sintomatologica.


Dr. F. S. Ruggiero


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