Cos'è e cosa s'intende per personalità abbandonica?

Buongiorno a tutti,

Ultimamente ho spesso attacchi d'ansia e attacchi di panico quando mio padre esce di casa e rimango sola con mia madre.

Il mio psicologo (già dalla prima seduta) dice che lavoreremo sugli attacchi di panico che secondo lui sono derivati da questa mia personalità abbandonica e che non essendo psichiatra non può lavorare su atro.
Io però non ho problemi di questo genere con il mio ragazzo ma solo con mio papà.

Mi sono un po' informata e quello che mi sembra strano è che io non ho problemi in rapporti di amicizia, lavorativi o d'amore (forse un po' in passato ma ora non piu'), il mio problema è che mi sento sola quando sono in situazioni che io PERCEPISCO come pericolo tipo: guidare di sera al buio, essere a casa di notte da sola, camminare in una via buia senza nessuno, etc etcc...
Ho un po' di perplessità a riguardo...
Volevo sapere cos'è e cosa s'intende per "PERSONALITà ABBANDONICA".

E' differente dalla SINDROME DELL'ABBANDONO?


Ringrazio chi potrà chiarirmi le idee sull'argomento.


Giusy
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Non esiste diagnosi di personalità abbandonica, se mai la paura dell'abbandono o l'ansia dell'abbandono come sintomi, sì, e si riferiscono alla paura di essere lasciati o messi in secondo piano o ignorati, non necessariamente per volontà altrui ma anche per fatalità.
Però non significa quel che ha specificato poi sopra come sue paure. Parla di panico e di paure legate verosimilmente a quello. Non so se "panico" corrisponda ad una diagnosi fatta, se così fosse la descrizione tornerebbe.
Non capisco però che c'entri la paura dell'abbandono.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, intanto la ringrazio tanto per la risposta.
Credo che in base alle sensazioni che io provo quando sono sola( cioè sentirmi abbandonata ) lui abbia compreso questo. In realtà non abbiamo parlato molto della mia vita passata in quanto essendo in una fase molto acuta d'asia e di attacchi di panico probabilmente ha pensato fosse meglio agire subito su quelli.
Tra l'altro è la prima volta che mi rivolgo ad uno specialista che usi una terapia cognitivo-comportamentale che io trovo un po' tanto diretta e poco empatica per me e mi trovo spesso un po' spiazzata.
Non so se sia la via giusta per me...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 992 248
Io farei fare una diagnosi. Quel che riferito all'inizio non era relativo a sensazioni di abbandono. Se poi c'è anche quel tipo di sensazione lì, ok. Ma l'importante è che si definisca una diagnosi, altrimenti parliamo di un'entità poco chiara.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio, chiederò meglio nella prossima seduta e magari la terrò informata!
Le auguro una buona serata