Ansia, depressione e ossessioni

Salve dottori, avevo scritto qualche tempo fa un consulto, proprio all’inizio della situazione che sto vivendo e volevo aggiornarvi e chiedervi un consulto.

Con la fine del lavoro ho iniziato verso la metà di giugno ad avere pensieri intrusivi che mi hanno portato in un mese ad avere ansia e continu3 ossessioni verso quello che mi aveva destabilizzato.
Tutto è partito da un: E se non mi piacesse più niente di quello che faccio?

A questo pensiero ho creduto, e da lì ogni cosa che facevo era sotto continua osservazione delle mie ossessioni, anche parlare con un amico, dovevo di continuo chiedermi se mi piaceva ciò che stavo facendo, e da lì il crollo totale: i pensieri sono arrivati anche ad essere esistenziali, a chiedermi chi fossi, a cosa servisse ogni cosa che facevo, e tante altre domande assurde. Come se vivessi solo nella mia mente e la realtà fosse assurda, pur rendendomi sempre conto che erano i miei pensieri ad esserlo.

Dopo soli due giorni dai primi pensieri ho chiamato la psicoterapeuta e abbiamo iniziato il percorso, ma visto che ad inizio agosto non miglioravo perché la paura era troppo forte e lei non riusciva a lavorare in modo decente con me, mi ha consigliato di chiamare uno psichiatra che mi ha visitato e mi ha prescritto mezza pasticca di Sereupin (i primi giorni 1/4) che prendo a questa dose da 33 giorni circa.
Non mi ha prescritto ansiolitici perché riesco a gestire i miei attacchi d’ansia che sono diciamo fastidiosi per me, ma che riesco a non portare a livelli estremi.

Ho cercato di mantenermi attiva anche quando stavo molto male, tenendo un minimo di relazioni sociali e fare almeno le cose di tutti i giorni, di certo stare senza lavoro l’estate non mi ha aiutata.

Da quando ho iniziato la cura ho sentito dei piccoli miglioramenti ogni giorno, e a fine mese ho scritto allo psichiatra che stavo meglio (non al 100 %) ma sentivo piccoli passetti che mi portavano a gestire i pensieri e a sentirli come meno minacciosi, quindi mi ha detto di non alzare la dose.

Ora improvvisamente da ieri ho riavuto un crollo, e mi sento come se tutto non avesse senso e tutto il mio percorso fosse vano.

Sono una persona da sempre ansiosa (un’ansia gestibile) anche se mi rendo conto che negli ultimi anni ho tirato troppo la mano ignorando troppe cose e situazioni che mi hanno forse lasciato delle ferite aperte.
Mi chiedevo però se si può avere in percorsi di miglioramenti anche dei crolli come il mio ora e se potrebbe essere necessario un aumento della pasticca (vedrò lo psichiatra a fine mese).
Faccio psicoterapia ogni settimana, ma la paura di non farcela e il fatto che siano passati tre mesi dall’inizio di tutto mi fa sembrare che ci stia mettendo troppo tempo e che forse rimarrò invischiata in questo meccanismo per sempre.

Inoltre penso sempre di poter impazzire e di essere pazza.
Ovviamente anche l’umore non è dei migliori.

Vi ringrazio e mi scuso per il messaggio lungo.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il dosaggio di trattamento è piuttosto basso per cui i risultati sono parziali e non soddisfacenti.


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2021
Ex utente
Grazie dottore, ne parlerò con il medico al prossimo appuntamento.

So che i tempi di ognuno possono variare, ma ci sono dei tempi medi di guarigione per queste problematiche?

Grazie
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