Sensazione di vuoti alla testa

buongiorno, da circa 3 anni durante un episodio influenzale ho iniziato a soffrire di vertigini.


24h sento una sensazione di "vuoti alla testa", vedo gli oggetti in movimento (soprattutto oggetti con varietà geometriche tipo tappeti, piumoni, li vedo muoversi o come se "respirassero"), a volte mi capita di avere veri e propri attacchi di vertigini oggettive che mi costringono immobile a letto, anche quando mi stendo ho sempre la sensazione alla testa di "vuoti" e di vedere il soffitto in movimento (come dopo che si affronta un lungo viaggio in auto e ci si stende).


ultimamente avverto anche una sensazione come di ovattamento, di stordimento, soprattutto la prima metà della giornata.


diagnosi iniziale con questi sintomi spostamento di otoliti, sottoposto a manovra liberatoria, nessun risultato.


poi girandola di medici.


subentrata ansia e stato depressivo.


successivamente in un noto centro specializzato in disturbi vestibolari diagnosi di deficit vestibolare probabilmente di natura virale (diagnosi iniziale di spostamento otoliti non corretta), eseguita riabilitazione.


ora il medico mi ha detto che il deficit è minimo, che è il cervello che non riesce a compensare.


effettuata 3 anni fa RM cervello, tutto nella norma.



insomma, in 3 anni ho sperimentato sia cure vestibolari, sia psichiatriche (ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici e compagnia bella).



sono attualmente in cura, ma queste sensazioni permangono.



possibile non ci sia una soluzione?


sono disperato
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Un chiarimento: le cure psichiatriche in cosa sono consistite, e servivano a qualcosa di secondario, o si è comunque sempre nel dubbio che la natura del disturbo non dipenda da quel deficit vestibolare ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
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buongiorno,
la prima psichiatra che ho consultato mi ha detto che erano cose diverse e mi avrebbe aiutato per la sua diagnosi di ansia e depressione (proprio cosi, molto generica)
ho fatto lorazepam mattina e sera e sertralina mattina e pranzo piu una mezza compressa di un farmaco per l'astenia, mi scuso ma trattandosi ormai di 3 anni fa non ricordo i dosaggi.
non avendo effetti, ho consultato un altro specialista, che sosteneva invece che il vestibolo non centrasse nulla e la sua diagnosi fu di disturbo da panico e derealizzazione.
la cura ha previsto lo scalaggio dell'ansiolitico piu antidepressivo a regime (li ho provati diversi, anafranil, daparox, tofranil, anche in associazione tra loro) piu antipsicotico (anche qui diversi, olanzapina devastante aumento ponderale di 20kg in un anno, poi seroquel, risperdal, abilify) ed un antiepilettico che non ho tollerato e poi ho chiesto di non prendere (gabapentin, non so se era intolleranza al farmaco o mia suggestione, e credo non lo sapremo mai). ho raggiunto uno stato di gestione dell ansia e dell umore accettabile con il tofranil a regime e l'abilify ma ero disperato per il peso.
le sensazioni erano migliorate ma non passavano.
cosi ho chiesto di procedere allo scalaggio dei farmaci.
dopo 2 mesi ho avuto una ricaduta probabilmente, e ho dovuto chiedere supporto nuovamente ma non avendo lo specialista ben interpretato la mia sofferenza sull aumento di peso che nel frattempo stavo recuperano, non capendo che io mangiavo allo stesso modo ma alludendo che io mangiassi di piu soprattutto dolci, mi sentivo poco compreso e ho cambiato specialista.
ora sono in cura con un 3 specialista con diagnosi di disturbo depressivo persistente (mi ha parlato di una depressione cognitiva), disturbo di ansia generalizzato e prendo xanax 1mg rp e fluoxetina mattina e cena 20+20 , + due gocce di haldol. ho iniziato solo con antidepressivo, poi l'ansia persisteva e mi ha agiutato con lo xanax, poi l'ansia persisteva e mi ha aiutato con l'haldol. non mi sento per nulla stabile ne dal punto di vista dell'ansia che dell'umore ma lo specialista ritiene l'antidepressivo corretto per la mia necessita di non aumentare di peso che è fonte di ulteriore depressione. peso sotto controllo, ora ammetto di aver preso qualche chiletto ma da quando ho lo xanax e l'haldol mi è aumentato l'appetito quindi ci puo stare. l'attuale specialista ritiene che le vertigini le debba accettare, che purtroppo non hanno una causa ben precisa. sono anche in cura psicoterapeutica con approccio cognitivo-comportamentale.
insomma, le ho provate tutte ma non ne vengo fuori e sono sicuro che se questi maledetti vuoti in testa e pseudo vertigini passassero, avrei benefici su ansia e umore.
non so piu a cosa appellarmi, ma non riesco ad accettarle vorrei provare di tutto per questo mi ritrovo qui
grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ora le definisce "pseudo", ma allora furono riconosciute come vertigini presumo.

Sì, la cosa non è chiara. Del resto le cure per quanto si tratta di una sindrome di tipo ansioso, somatoforme, sono state provate.
Certo, ne rimangono alcune, come quella che fa ora, analoghe però nella composizione.
Non ha provato l'amitriptilina.
L'ansiolitico in generale che effetto le dà ?

Dr.Matteo Pacini
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[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie per la corrispondenza.
in realtà le mie sono state sempre pseudovertigini, vertigini rotative vere e proprie solo in alcune occasioni ma la costante sono i "vuoti" alla testa, la sensazione di oggetti in movimento e quanto descritto inizialmente. purtroppo io leggo molto e non mi ritrovai infatti con la diagnosi iniziale di spostamento di otoliti che provoca vertigini parossistiche posizionali, quindi brevi intense e posizione-dipendenti. i vestibologi consultati successivamente infatti mi dissero che la diagnosi iniziale fu sbagliata e che il nistagmo oculare fu mal interpretato. ad oggi l'ipotesi resta quella di un deficit vestibolare probabilmente di origine virale compensato a livello periferico dal vestibolo ma non assimilato a livello centrale dal cervello e/o somatizzazioni ansione-depressive.
ci aggiungiamo anche che non ho una buona postura e che ho una pessima chiusura mandibolare.
tutte cose che impattano sicuramente e contribuiscono in misura diversa ma la mia vita è cambiata da un giorno all'altro e l'unica cosa che so è che avevo la febbre.
farmaci ne ho provati tanti, sinceramente l'ansiolitico a volte mi sembra poco, altre volte mi sento di poter ridurre e riduco la compressa a 0,5 ma poi per necessita o suggestione torno dopo poco ad 1.
le due gocce di haldol per quanto siano 2 gocce mi hanno un po aiutato.
fatto sta che non sento la cura molto efficace, dopo sei mesi a mio avviso non posso avere ancora ansia e avere in terapia l'ansiolitico. ho espresso tale perplessita al medico che mi ha detto che purtroppo l'antidepressivo non vuole cambiarlo per via dell'impatto sul peso e che la mia è una condizione ansioso depressiva molto cognitiva, quindi poco sensibile ai farmaci e che devo lavorare molto di psicoterapia.
il problema è che questa sensazione alla testa mi perseguita, mi invalida e nessun farmaco mi aiuta a toglierla. poi ovviamente sono sempre stato un soggetto propenso all'ansia e questo ha comportato uno stato ansioso patologico che riconosco io stesso, ma che credo sia la cobseguenza e non la causa dei miei sintomi. ad ogni modo, complessivamente, sono 2 anni che tranne un periodo di 3 mesi in cui ho interrotto, assumo una cura psichiatrica seppur con combinazioni di molecole e dosaggi diverse. per questo mi sento ormai perso
grazie mille
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non esiste "poco sensibile ai farmaci", visto che sono tutti della stessa classe. Va bene che si vada anche per prove, perché è una diagnosi non chiara, o forse nasce male ma in realtà non c'entra con il problema vestibolare.

Dr.Matteo Pacini
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[#6]
dopo
Utente
Utente
se crede di potermi aiutare vorrei capire come mettermi in contatto con lei. lei pensa che il disturbo vertiginoso abbia una diagnosi rintracciabile in un problema psichiatrico? se si quale? e ci sarebbe una cura?
grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
la mail la trova cliccando sulla mi scheda, comunque è paciland@virgilio.it

Pe il resto, non so altro di preciso. Le posso solo dire che queste situazioni a partenza x che poi risulterebbero anche psichiatriche e infine sono trattate come sindromi "miste" in cui c'è una componente psichiatrica però su base di un elemento corporeo, rimangono un po' sempre confuse a volte perché non è chiaro che poi ciò che si è riscontrato avesse a che vedere con i sintomi iniziali.

Dr.Matteo Pacini
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