Dubbi inizio terapia con fluvoxamina

Buongiorno,

ho 43 anni e soffro di tic nervosi da quando ne ho circa 10.
Mi era stato diagnosticato il DOC già all’età di 16 anni e consigliata una terapia con farmaci triciclici, cosa che non feci perché all’epoca bevevo, facevo uso di sostanze stupefacenti leggere e sono sempre stato avvezzo a prendere farmaci che in qualche modo mi togliessero lucidità.
Ho sempre convissuto con i miei tic, sono solo
motori non vocali, a volte più accentuati a volte meno, ho una vita normale, non ho mai avuto problemi ad avere rapporti personali sia di amicizia sia affettivi.


Decido recentemente, dopo che un amico mi ha parlato della sindrome di Pandas di tornare da un neurologo ma mi viene confermata la diagnosi dì DOC consigliandomi terapia con Fluvoxamina.


Sinceramente leggendo varie esperienze su vari forum e confrontandomi con conoscenti che hanno fatto o fanno uso dì ssri sono sempre meno propenso ad iniziare la terapia: partiamo dal presupposto che non soffro d’ansia, né di depressione, ho un carattere forte, ho avuto come tante persone periodi in cui ho avuto attacchi di panico e problemi d’ansia ma ne sono sempre venuto fuori da solo, la mia paura è che iniziando questa terapia potrei guarire dal DOC, ma gli effetti collaterali del farmaco o della futura sospensione da esso potrebbero portarmi ad avere problemi di depressione o problemi sulla sfera sessuale.
I tic non mi ostacolano le normali attività quotidiane, semplicemente mi mettono un po’ in imbarazzo quando conosco persone nuove.
Vorrei sapere gentilmente che percentuali di probabilità di avere effetti collaterali ci siano.

Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Mi scusi ma l'amico, i forum e i conoscenti devono prevalere sul confronto diretto col medico ? Perché capisce che se così è, il medico non ha più senso come figura.


Le percentuali di probabilità non le servono a nulla.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
No certo,assolutamente,solo che dallo specialista non mi è stato accennato dì eventuali effetti collaterali che ho poi sentito essere abbastanza debilitanti in più persone..se fossi in una situazione dì estremo disagio psico-fisico non ci penserei neanche un secondo ad iniziare la cura come ho fatto in altre situazioni (vaccino compreso) il mio dubbio è se vale la pena correre il rischio visto che fortunatamente ho almeno al momento una vita tranquilla sotto quel punto dì vista proverò a confrontarmi nuovamente con lo specialista affrontando la questione in modo più approfondito la ringrazio ad ogni modo per la sua risposta..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Certamente che ragiona in questo modo perché è in uno stato ansioso, questo si capisce dal tipo di domande.

Non credo abbia bisogno di affrontare la cosa in maniera più approfondita, se mai il contrario. Ma si confronti pure con il suo specialista.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Non voglio abusare del suo tempo ed è stato gentilissimo a rispondermi semplicemente lo stato ansioso è dato dal fatto che io con questi tic ci convivo da 30 anni con pochissimi problemi,certo vorrei farne a meno ma se il probabile prezzo da pagare è dover prendere il cialis a vita o rischiare di cadere in depressione sinceramente mi tengo i tic ed il mio lieve doc si parla spesso di rapporto benefici/rischi,la mia domanda era data per capire se ne valesse la pena .sarò stato sfortunato ma ad oggi non ho sentito nessuno che non abbia avuto un calo della libido prendendo farmaci ssri..
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Tutto comprensibile, soltanto che appunto non vedo a cosa le serva ragionare sulle percentuali di ciò che potrebbe accadere sospendendo i medicinali. La cosa più probabile è che vadano via gli effetti sia terapeutici che collaterali dopo un po' di tempo.

Dr.Matteo Pacini
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