È possibile soffrire di DOC e, contestualmente, essere un Asperger?

Gentili Dottori,
chi scrive è un ragazzo di 23 anni.
A novembre ho sospeso in modo non graduale una terapia che comprendeva anafranil, lamictal e abilify.
L'ho fatto perchè da mesi mi sentivo vuoto, apatico, come se non avessi nulla da dire al mondo.
Avevo anche preso abbastanza peso, sudavo profusamente e avevo dei tremori.
Non ne potevo più.
Sono consapevole che tale pratica sia fortemente sconsigliata, per le ripercussioni che ne possono scaturire, ma in realtà, almeno fino ad adesso, ho solo tratto giovamento dalla sospensione.
Ho assunto psicofarmaci per 7 anni e non avrei avuto problemi di sorta nel prenderli a vita, ma credo che la premessa per assumere un farmaco sia ottenere un beneficio terapeutico, piccolo o grande che sia.
Quando questo è venuto meno, ho cercato di manifestare a diversi psichiatri la volontà di iniziare un percorso di sospensione graduale, ma non si sono mai trovati d'accordo e piuttosto hanno preferito aggiungere/togliere/cambiare farmaci.

A 15 anni un neuropsichiatra infantile mi ha diagnosticato un DOC.
Quando mi sono presentato al medico effettivamente avevo un'ossessione e delle compulsioni.
Avendo sempre ottenuto ottimi risultati a scuola senza sforzi, temevo che avrei potuto perdere la mia "intelligenza".
Le mie compulsioni consistevano nel mangiare quello che avevo mangiato fino alla mia ultima pagella, sistemare oggetti in maniera simmetrica, evitare di camminare sulle fughe o fare su e giù con la maniglia della porta.
Il medico diceva che il mio era un "pensiero magico": non posso dargli torto, suona persino gradevole come definizione se ripenso a quei momenti.
Le compulsioni sono terminate dopo circa un anno di trattamento con Zoloft e Risperdal e anche la mia ossessione verso l'intelligenza in seguito è sparita. Ho assunto un dosaggio di mantenimento fino al 2018, dopodiché per 3 anni si è andati a tentoni (fevarin, zarelis, anafranil), poichè erano subentrati tristezza, attacchi di panico, sonnolenza, apatia.

Oggi vi chiedo un parere, più per curiosità ormai.
Sin da piccolo ho mostrato difficoltà nel rapportarmi alle persone (bambini prima, adulti adesso).
Mi capita di dire cose considerate dagli altri inadeguate a un determinato contesto, di non comprendere le emozioni altrui (es. quando un amico piange mi sento in imbarazzo, non so come comportarmi), sono goffo e cammino inspiegabilmente sulle punte da sempre.
Mi focalizzo molto su me stesso e ho sempre temuto il cambiamento.

È possibile che io sia un Asperger e che all'epoca abbia curato un DOC in una situazione di comorbidità?
O in genere un Asperger, di suo, manifesta pensieri ossessivi?
Se vi fosse il sospetto, farei i relativi test.

Vi chiedo inoltre se il fatto che per anni io abbia sperimentato molteplici cure, con scarsi risultati, e che poi abbia iniziato a sentirmi meglio solo dopo averle smesse totalmente, abbia un significato o meno.

Mi scuso per la lunghezza del testo ma ritenevo utile delineare un quadro generale della situazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Ha ricevuto una diagnosi di DOC nel momento in cui è stato visitato e non si può andare a ritroso sulla base di sue considerazioni.


Dr. F. S. Ruggiero


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