Disturbo schizo-affettivo
Mio padre ha 65 anni e soffre da circa 30 anni di un disturbo schizo-affettivo. Per anni gli è stato somministrato haldol intra-muscolo ogni 15 giorni (insieme ad altri farmaci, ovviamente), il quale si è dimostrato un ottimo farmaco. Ultimamente lo psichiatra, che lo tiene in cura, ha deciso di cambiare la terapia e sostituire l'haldol con il clopixol 200 da somministrare intra-muscolo ogni 15 giorni, asserendo che l'haldol provochi rischi cardiaci troppo elevati e sostenendo quindi la necessità di un cambiamento di cura.
Da quello che mi è sembrato di leggere riguardo questi due farmaci gli effetti sono pressocchè simili, quindi la mia domanda è:
a) è vero che il clopixol comporta effetti collaterali inferiori rispetto all'haldol?
b) potendo scegliere tra i due, quale ritiene possa essere il più efficace?
La ringrazio anticipatamente,
Cordialmente.
Da quello che mi è sembrato di leggere riguardo questi due farmaci gli effetti sono pressocchè simili, quindi la mia domanda è:
a) è vero che il clopixol comporta effetti collaterali inferiori rispetto all'haldol?
b) potendo scegliere tra i due, quale ritiene possa essere il più efficace?
La ringrazio anticipatamente,
Cordialmente.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
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Gentile utente,
le terapie che funzionano in genere non si cambiano.
Ad ogni modo, ultimamente escono continue notizie in merito alla tossicita' cardiologica di alcuni psicofarmaci che, a mio modesto parere, sono solo tendenziose e fuori da ogni ragionamento clinico.
Se a suo padre non e' venuto nulla per 30 anni non vedo perche' imputare ora ad un farmaco un eventuale decesso per infarto (speriamo di no).
Comunque, era sufficiente il controllo cardiologico in corso di trattamento con Haldol e valutazione del tratto QT per comprendere se ci fossero variazioni elettrocardiografiche che potessero far pensare ad un effetto tossico cardiologico dell'aloperidolo.
le terapie che funzionano in genere non si cambiano.
Ad ogni modo, ultimamente escono continue notizie in merito alla tossicita' cardiologica di alcuni psicofarmaci che, a mio modesto parere, sono solo tendenziose e fuori da ogni ragionamento clinico.
Se a suo padre non e' venuto nulla per 30 anni non vedo perche' imputare ora ad un farmaco un eventuale decesso per infarto (speriamo di no).
Comunque, era sufficiente il controllo cardiologico in corso di trattamento con Haldol e valutazione del tratto QT per comprendere se ci fossero variazioni elettrocardiografiche che potessero far pensare ad un effetto tossico cardiologico dell'aloperidolo.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 09/07/2009.
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