Da anni ho difficoltà con il sonno

Mi sono rivolta ad uno psichiatra per difficoltà con il sonno, insonnia che nn so se sia la causa o la conseguenza di uno stato ansioso depressivo.
Mi sono state prescritte 10 gocce di cipralex, stilnox (1 compressa) e rivotril (5gocce) che assumo da un anno e mezzo e psicoterapia.

Per lo stesso problema avevo già preso rivotril la sera 10gg, negli anni precedenti e prima surmontil.

Da qualche mese sto bene.

Per il momento il sonno dura massimo 6 ore, con qualche risveglio e difficoltà nel riaddormentarmi.
Spesso mi sveglio stanca ma riesco ad affrontare abbastanza bene le giornate.

Adesso vorrei riuscire a smettere stilnox perché so che non è consigliato prenderlo a lungo e soprattutto perché la mia difficoltà non è più addormentarmi, ma mantenere il sonno.

Chiedo cosa ne pensiate mentre sono in cerca di uno psichiatra per rivedere la terapia.

Vorrei aggiungere che il pomeriggio, nei giorni in cui ho la possibilità e la necessità di dormire (anche solo una mezzoretta), non riesco a rilassarmi.
Nel momento in cui mi sdraio, sento un po' di tachicardia e la testa che non si lascia andare, seppur in assenza di pensieri.
A volte credo che il cipralex possa attivarmi troppo e non permettermi momenti di riposo durante il giorno.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
"nn so se sia la causa o la conseguenza di uno stato ansioso depressivo."

Nessuna delle due, ne è un sintomo.
Se sta bene perché ha necessità di avere commenti in attesa di trovare qualcuno che le dia ulteriori istruzioni ? A mio parer perché ancora tende a porsi domande, e forse anche a documentarsi in rete (la parola "attivare" temo derivi da letture di quel tipo).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
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Buonasera e gazie per l'attenzione.
Chiedevo commenti perché nonostante i miglioramenti ottenuti (anche con la psicoterapia), sono presenti sintomi che vorrei poter migliorare (sonno frammentato, impossibilità di riposare naturalmente). Mi chiedevo se esistano farmaci più adeguati al disturbo o se va bene continuare così...
Può darsi che il termine "attivare" possa averlo letto sul web .
Volevo dire che mi sento attivata, attiva, accesa....incapace di rilassarmi in momenti di stanchezza dovuti ,credo, al sonno disturbato, insufficiente, allo stress del lavoro....al farmaco?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Capisco, ma tutto questo appunto lo valuta il medico. Che quei medicinali siano l'unica possibilità, no.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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