Fobia del lavoro - Ansia

Buongiorno sono un ragazzo di 26 anni diplomato che da quando ha finito la scuola nel 2015 ha svolto tutti lavori stagionali o brevi.
L'ultimo risulta da Agosto a Dicembre 2021.

Tutti lavori che appena iniziati non vedevo l'ora di concludere già, non mi sono mai trovato bene... ho sempre avuto l'ansia e ogni volta andavo a lavoro con il rigetto.

Nel momento in cui invio curriculum non ho problemi perchè penso che magari mi faccia piacere lavorare in quel posto ma poi nel momento in cui veramente mi chiamano per lavorare mi blocco e inizio ad avere una serie di pensieri insistenti su come sarà il lavoro, sugli orari che sono scomodi, se si lavora il weekend e sul posto che è lontano da raggiungere con tutti i rischi connessi (35 minuti, 80KM al giorno).

Premetto che sicuramente la voglia non è dalla mia parte ma fino al giorno prima che mi chiamassero avevo voglia di lavorare perchè sono a casa da circa un anno e mi sento che sto buttando il tempo inutilmente.

Ma dal momento che ho ricevuto la chiamata sono crollato (Come sono crollato quando ho iniziato tutti i lavori precedenti) , non scherzo più come prima, sono triste o forse inizio ad avere un accenno di depressione perchè e' come se mi abbattesse psicologicamente in tutto.

Inizio a trovare una serie di scuse che sono reali ma forse non giustificano il fatto di lasciare il lavoro... ovvero che il posto di lavoro è lontano, che mi devo svegliare a volte alle 5... che la turnazione è notturna... che si lavora il sabato e la domenica... come penso queste cose è la fine.
Vado in crisi e non vedo l'ora che finisca il tutto.

Il problema forse è che non ho una passione o forse si... l'informatica.

Ho anche pensato di iniziare l'università nel campo in cui mi sono diplomato (Informatico) ma non sono mai stato una cima a scuola e questo mi preoccupa perchè ho delle grosse lacune in matematica e sarebbe un problema per quell'indirizzo.

La mia ragazza (Non conviviamo) mi ha sempre sostenuto e stiamo bene insieme... però giustamente lei ora si chiede come possiamo andare avanti se non riesco a tenermi un lavoro... non c'è futuro insieme così.

Io vivo con mia madre e mi occupo di tutte le pratiche e tutti i problemi che ci sono in famiglia da quando Mio padre è venuto a mancare nel 2021 per una malattia.
(Questa cosa ha inciso molto su di me ma questi problemi si presentavano da ben 3 anni prima).

Vorrei un consiglio da voi su come risolvere questa problematica che mi affligge da tanti anni e mi logora ogni volta che inizio un lavoro... non so più cosa fare... prima dicevo passerà e invece mi ritrovo 7/8 anni dopo a non aver concluso niente e sono davvero preoccupato del mio futuro.

Grazie mille.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Attualmente la sintomatologia si presenta su diversi fronti sebbene per lei sia più evidente nell'ambito delle scelte lavorative che impongono una certa regola di vita per poter svolgere l'attività.

La presenza di questi sintomi andrebbe inquadrata in modo appropriato con una visita specialistica per comprendere se siano effettivamente dovuti ad un quadro patologico o ad un atteggiamento di vita.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Dottore grazie per avermi risposto.

C'è qualche altro dottore che mi può consigliare in particolare cosa devo fare? Volevo capire se è una patologia o semplicemente un atteggiamento che ho avuto nel tempo che mi ha portato in questa situazione..
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
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