E’ possibile guarire dal disturbo bipolare senza farmaci?

Nel 1996 ho ricevuto diagnosi di Disturbo Bipolare da una psichiatra della mia città che mi ha seguita con diversi farmaci per alcuni anni, ma non stavo meglio.
Ad un certo punto ho intrapreso vari percorsi di psicoterapia e non ho più fatto uso di farmaci, ho anche cambiato radicalmente la mia attività lavorativa con una più soddisfacente.
Nel tempo non ho avuto più i sintomi che avevano portato alla diagnosi, quindi forti sbalzi di umore, attacchi di panico, depressione, tutti i miglioramenti sono avvenuti dalla mia decisione di non prendere farmaci.
In un periodo ho anche avuto delle allucinazioni.
E’ possibile quindi guarire dal DB senza farmaci o era un errori di diagnosi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Verosimilmente nessuna delle due.
" tutti i miglioramenti sono avvenuti dalla mia decisione di non prendere farmaci."

Quando si sta meglio, si fanno queste scelte, e non è raro che dopo seguano periodi anche lunghi di benessere. Il che non significa né che il disturbo sia guarito, né che la diagnosi era sbagliata.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
Questa scelta che ho fatto risale al 2006, sono passati più di 15 anni e non ho avuto mai peggioramenti, solo miglioramenti, cosa che non accadeva quando prendevo farmaci. Per questo non capisco se era un errore di diagnosi oppure esiste la possibilità di guarire senza farmaci.
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Utente
Utente
Quello che mi era stato prospettato al tempo della diagnosi dalla psichiatra erano farmaci a vita. Dato che io vivo dal 2006 senza farmaci e faccio una vita normale, gestisco una mia azienda, ho una famiglia, mi sono chiesta quindi se sia possibile guarire da questa malattia senza farmaci o se fosse un errore di diagnosi. Ho anche contattato la psichiatra che a suo tempo mi aveva in cura, per un consulto in tal senso ma al momento non mi ha risposto, per questo scrivo sul vostro sito. Tra l’altro una cosa che mi è accaduta quando ho avuto le allucinazioni sul momento ero solo in preda a questo fenomeno, ma col tempo ho capito per ogni allucinazione quale era il significato, come quando capisci il significato di un sogno insolito. Da quando ho iniziato a capire il significato delle allucinazioni avute non mi sono più venute.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non mi sembra che abbia capito, o si sia informato, sulla natura del disturbo. Continua a insistere su questa cosa che sta bene senza medicine, il che non significa niente né circa la diagnosi, né circa il fatto che smettendole ha prodotto qualcosa di positivo.

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Utente
Utente
Sulla natura del disturbo mi sono informata, sicuramente non sono un medico quindi quello che ho capito è parziale. Quindi se senza farmaci sto bene e li ho smessi nel 2006 ormai cosa significa? Dal mio punto di vista significa o che da questo disturbo si può guarire senza farmaci o che forse la diagnosi era sbagliata e io non lo avevo. A me era stato spiegato che avrei dovuto prendere determinati farmaci per tutta la vita. Quindi il mio caso cosa significa invece secondo il parere di un esperto in disturbi mentali?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Quindi se senza farmaci sto bene e li ho smessi nel 2006 ormai cosa significa? "

Niente. Significa che se un disturbo bipolare ha un periodo di attività e poi entra in quiescenza, può benissimo essere. Vuol dire anche che non ha avuto recidive importanti in questi anni, però questo a posteriori si può dire, a priori il consiglio è sempre cautelativo. La revisione della diagnosi la può fare se crede, e non saprei ovviamente dire qui se è giusta o meno, però neanche ci sono elementi chiari che non lo sia. Gli episodi del disturbo bipolare non necessariamente vengono ogni anno o ogni due anni, ci sono casi in cui gli intervalli sono lunghi.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Sicuramente al tempo della diagnosi un malessere era presente anche se ad esempio io non ho mai fatto cose pericolose tipo uso di droghe o alcool, spese fuori dalla mia possibilità, vita sregolata. Anzi proprio in quegli anni ho anche smesso di fumare sigarette. Se io dovessi fare una revisione della diagnosi nel caso che la psichiatra non mi risponda, quale sarebbe la via più corretta? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
A meno che non intenda dei fattori tipo quelli che ha citato, e che non la riguardano, cosa intende per "vita corretta" ? Ripeto, forse insieme alla diagnosi da rivedere comunque è il caso che abbia idee più chiare sul disturbo. Da dove le viene l'idea che ci sia uno stile di vita "per non ricadere" ?

Dr.Matteo Pacini
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Salve ho scritto chiedendo quale sarebbe la via più corretta per avere una revisione della diagnosi, nel caso che la psichiatra che me la aveva fatta non risponda alla mia richiesta, non vita corretta per evitare le ricadute. Perché dal suo messaggio avevo capito che è possibile fare una revisione della diagnosi, chiedevo quale e’ la via più corretta per farla.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Ah, ho capito, avevo frainteso. Un secondo parere. Naturalmente potrebbe ottenere semplicemente due pareri diversi, non è che il tutto può ridursi ad una misurazione in cui, come per un diabete, se si rimisura la glicemia e viene normale, evidentemente non era quello.

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Grazie
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