Sogno incubo

Buona serata ho 62 anni purtroppo soffro da più di 30 anni di attacchi di panico e agarofobia.
Dal 2020 non esco più da sola e quindi devo attendere che ci sia mio marito a casa (la mia abitazione è isolata e per raggiungere i negozi dovrei prendere 2/3 autobus).
La mia situazione è peggiorata e sono sola completamente (e’ deceduta mia suocera e non ho nessuno tranne mio marito, in quanto mio figlio non ha più rapporti con noi, tranne economici col padre perché, pur lavorando, fa uso di droghe e alcol ed è violento).
Dormo poco di notte ma sono due giorni che mi sveglio urlando all’una di notte per sogni brutti.
Nel primo sogno ero in una stanza dove c’erano seduti i miei genitori, i miei suoceri e mio marito (sembravano delle sagome di cartone) e mio figlio era coricato su una brandina.
Entra una donna sulla cinquantina che chiamo zia (ma non era la mia prozia vera che è deceduta nel 99 all’età di 90 anni) che mi dice che ha bisogno di me per portarla a farsi curare ed entrano due donne (mai viste) che mi insultano.
A quel punto si alza mia madre ma dall’aspetto giovane (era come la ricordavo a 40 anni) che le affronta dicendo di lasciarmi in pace e di andare via.
Io allora prendo per mano mia zia e le dico che l’accompagno.
Apro la porta e una lunga scalinata si presenta e non ne vedo il fondo.
Diluvia in maniera molto forte e mia zia scende di corsa.
Io non riesco a starle dietro.
Le urlo di fermarsi.
Lei cade la raggiungo ma corre via.
Improvvisamente arrivano delle persone dal viso diabolico che mi vengono addosso e una di lotti morde il braccio.
Mi sveglio urlando.

Dopo un giorno di pausa la notte successiva sogno di essere in una casa buia, grigia e c’è mio figlio a letto (l’età di mio figlio e’ di 23/24 anni, quella che aveva fino che è stato con noi, adesso ne ha 29).
Mi chiede aiuto perché ha bisogno delle medicine.
Io vado da lui con un vassoio pieno di farmaci.
Lui mi dice che non riesce ad alzarsi e mi chiede aiuto.
Io lo prendo sotto le ascelle per farlo sollevare.
A quel punto lui mi afferra la testa, mi butta a faccia sotto sul cuscino e preme forte e con l’altra mano fa un pugno e me lo infila nel sedere e spinge forte urlandomi che sono una madre schifosa, che mi odia e che sono sola e non c’è più nessuno che mi aiuterà e così la pagherò e lui ne uscirà tranquillamente.
Io no riesco a respirare e poi finalmente esce l’urlo e mi sveglio, urlando a più non posso.

Cosa può essere successo?
Normalmente non sogno mai ma adesso per me è veramente brutto.

Grazie per la risposta
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

non esiste un significato per i sogni che possa andare bene per tutti o che si possa interpretare a distanza, in quanto il significato del sogno non sempre e non da tutti gli psicologi viene preso in considerazione.

Ciò detto, comprendo che possa essersi spaventata, ma più che soffermarmi sui brutti sogni che ha fatto, darei molto peso al fatto che da troppo tempo soffre di attacchi di panico e agorafobia.

E' davvero importante che Lei faccia luce su queste difficoltà, oltre che sulle problematiche relazionali con Suo figlio. Evidentemente la pandemia ha peggiorato ulteriormente una situazione già pesante, dal momento che dal 2020 non esce più.

Ne ha mai parlato con il medico di base delle Sue difficoltà per poter avere poi accesso ad un primo colloquio psicologico?

Cordiali saluti,
Angela Pileci

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta Dottoressa. Io e’ dal 2016 che vado da una psicologa e continuo tuttora una volta ogni 15 giorni. Purtroppo anche lei non sa cosa fare e mi dice che devo prendere un taxi e uscire. Ma il fatto è che io il taxi lo prendo per andare dalla parrucchiera e poi viene mio marito a riportarmi a casa perché non saprei dove andare a causa degli attraversamenti e anche perché la parrucchiera è nel luogo dove abitava mia suocera. Il medico di famiglia è purtroppo inesistente scrive solo ricette. La mia psicologa ha detto a mio marito che sarebbe l’ora dì portarmi in una zona più accessibile dato che è in pensione e fa il consulente fuori regione.