Il mio partner è sempre timoroso di vedersi privato della sua libertà

Buongiorno, ho un dubbio su come comportarmi con mio marito, perché da quando l’ho conosciuto ha sempre manifestato spesso in maniera decisa di voler fare come gli pare, senza poi aver quasi mai avuto riscontri oggettivi da parte mia di questa privazione della sua libertà.
Gli episodi di litigio sono molteplici e quasi quotidiani sul suo risentimento in merito e questo basta anche per la richiesta di una spiegazione a determinati suoi comportamenti spesso torbidi come li definisco io o un mio commento a qualcosa che fa che lui recepisce come privazione della libertà. Devo sottolineare che al contrario verso di me lui spesso chiede consiglia suggerisce ect ect
C’è stato un tradimento da parte sua durato un anno, circa 10 anni fa, a cui ha fatto seguito una terapia che poi lui non ha ritenuto utile continuare per il risolversi della crisi, io per un po’ l’ho continuata da sola ma poi la terapista mi ha liquidato dicendo che non ero io che dovevo sedermi davanti a lei ma lui! Lui si professa innamorato (? ) di me, ma da ormai 3/4 anni che sua madre e’ deceduta per una malattia, con la quale aveva un rapporto piuttosto esclusivo tanto da rivolgersi a lei piuttosto che a me (giustificando la cosa per non pesare su di me) e nascondendomi cose che mi riguardavano tipo il tradimento a cui mia suocera ha cercato il rimedio prima che fossi messa al corrente di eventuali problematiche legali prendendo un appuntamento da un avvocato informando il figlio.
A volte penso che ha un insoluto con il passato visto che suo padre li ha lasciati per un’ altra donna mentre lui e la sorella erano adolescenti chiudendo quasi del tutto i rapporti con loro ma frequentando i figli di questa nuova compagna..
Inoltre da quando è morta la mamma quasi all’improvviso lui dice di non avere più emozioni, voglie ect ect come se avesse vissuto tutto... non lo emoziona più nulla, non ha interessi per le situazioni, i viaggi, e anche sessualmente non ha più desiderio di avere rapporti (in 3/4 anni e’ accaduto forse 10 volte e spesso è stato solo un flop).
Il suo medico dopo esami vari ha escluso un deficit erettivo dovuto a problemi fisici e lo ha indirizzato verso uno psicologo che si occupa di queste problematiche.
Visto che questa problematica lo deprime moltissimo e si sente uomo a metà e anche se non ha fiducia negli psicologi ha deciso di prendere l’appuntamento (così mi ha detto ma non so con certezza se andrà o meno).
Adesso la crisi è peggiorata per una collega che lui dice che è un’amica e niente più però in diverse occasioni sono successi dei fatti che mi hanno dato da pensare e alla richiesta di spiegazione lui si è subito alterato mettendosi sulla difensiva e peggiorando così la mia idea dell’accaduto, sbandierando la sua cosiddetta violazione della libertà.

Sono ancora al palo in questa storia, ma adesso sono veramente stanca, e mi sento veramente fallita sotto questo aspetto.

Grazie in anticipo per eventuale risposta
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Sono trascorsi ben otto anni da quando Lei ci ha fatto presente qui la sua sofferenza.
Ad un certo punto del consulto Lei replicava così:
" il mio pensiero è che sia effettivamente l'unica strada percorribile il fatto di lasciarlo.."

Già quell'epoca la situazione fra voi era ai minimi termini.

Ora si è aggiunto il deficit erettile (D.E.) con causa psicogena:
".. anche sessualmente non ha più desiderio di avere rapporti (in 3/4 anni e’ accaduto forse 10 volte e spesso è stato solo un flop).
Il suo medico dopo esami vari ha escluso un deficit erettivo dovuto a problemi fisici .."

Ci si chiede sempre - se non altro noi sessuolog* clinic* - se in altro contesto l'erezione lui ce l'abbia; oppure se il D.E. è generalizzato.
Ci si interroga inoltre sul desiderio sessuale della persona, di cui troverà scritto qui:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html .

Le consigliamo vivamente di riprendere il percorso psicologico individuale. Un consulto qui può unicamente indicarle la via da intraprendere in presenza, come sempre quando si tratta di situazioni aggrovigliate e complesse, statiche nel tempo.
Se lui intende intraprendere un percorso per la disfunzione sessuale, indicazioni su psicoterapeut* competenti specificamente in sessuologia clinica li trova sul sito della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, qui: https://fissonline.it/registro-interno/ .

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/