Rapporto di coppia/ansia/malinconia/tristezza
Salve e in anticipo vi ringrazio per il servizio offerto.
Ho 35 anni e sono con la mia attuale moglie da 17 anni (7anni di fidanzamento e 10 di matrimonio) durante i quali abbiamo avuto tre bellissime bimbe.
Eravamo la coppia perfetta in tutto, lavoro, casa, amore, benessere psicofisico, economico e familiare.
Unica pecca che fin da giovani ci siamo dedicati sempre ed esclusivamente a noi lasciando (entrambi) molte passioni e molte amicizie (da un lato eravamo felici così e nn avevamo problemi nel farlo/non era un sacrificio perché continuava sempre ad essere tutte rose e fiori.
). Un giorno (circa 6 anni fa) purtroppo mia moglie ha avuto problemi di salute, inizialmente una specie di depressione che però sfociava in veri e proprio deliri.
Uno stato paranoide con deliri.
Purtroppo io ero il soggetto su cui ricadevano tutte le colpe e tutto il mondo nero che lei vedeva.
Per i primi anni soffrivo tantissimo ma cercavo di fare sempre il mio meglio per pensare solo ed esclusivamente alla sua salute e quella delle mie figlie (io non esistevo più).
Diciamo che non è stato un sacrificio perché il matrimonio è nel bene e nel male.
Facendo la terapia ha cominciato a riprendersi e diciamo che piano piano nel giro di parecchi mesi la situazione si è stabilizzata.
Però la preoccupazione di una ricaduta era sempre nella mia testa.
Preciso durante il primo delirio io venivo considerato brutto, obeso, trascurato, un lavoratore di poco valore e un marito e padre odioso.
Inoltre diceva che aveva sempre un altro uomo davanti agli occhi che lei aveva visto a scuola di ballo di mia figlia.
Questa cosa è stata molto dolorosa anche perché fino ad allora il nostro rapporto era basato anche su un certo pudore e rispetto su queste cose.
Evitavamo anche per rispetto apprezzamenti che potevano infastidire.
Per non tirarla troppo alle lunghe: Durante questi sei anni ci sono state ben 4 ricadute e l ultima è stata devastante per tantissimi motivi: la durata della stessa (una decina di mesi) , le parole dette (mi cacciava fuori di casa e supplicava il padre di allontanarmi perché non voleva più vedermi); durante queste ricadute io continuavo ad essere un mostro brutto e di poco valore ma stavolta in ben due ricadute a distanza di un annetto tra le due lei mi ha detto di essere innamorata di mio fratello.
Ad oggi, continua la cura, dice che è stato uno dei suoi deliri e che mi ama.
Il mio cuore non vuole più dare una possibilità a questa coppia perché so che a breve sarò disprezzato e dovrò soffrire ancora.
Allo stesso tempo ho incontrato una persona che inizialmente con i suoi complimenti mi ha rianimato completamente.
Ho scoperto la cura del mio fisico, della mia mente, dei miei interessi, del mio corpo, la lettura, l alimentazione.
Ora questa persona non vuole intromettersi (giustamente) nella coppia e non ne vuole più sapere nulla di me.
Xk non sto aiutando mia moglie?
Perché nel dolore il mio cuore si è chiuso e nn è rimasto chiuso di fronte ad altre opportunità
Ho 35 anni e sono con la mia attuale moglie da 17 anni (7anni di fidanzamento e 10 di matrimonio) durante i quali abbiamo avuto tre bellissime bimbe.
Eravamo la coppia perfetta in tutto, lavoro, casa, amore, benessere psicofisico, economico e familiare.
Unica pecca che fin da giovani ci siamo dedicati sempre ed esclusivamente a noi lasciando (entrambi) molte passioni e molte amicizie (da un lato eravamo felici così e nn avevamo problemi nel farlo/non era un sacrificio perché continuava sempre ad essere tutte rose e fiori.
). Un giorno (circa 6 anni fa) purtroppo mia moglie ha avuto problemi di salute, inizialmente una specie di depressione che però sfociava in veri e proprio deliri.
Uno stato paranoide con deliri.
Purtroppo io ero il soggetto su cui ricadevano tutte le colpe e tutto il mondo nero che lei vedeva.
Per i primi anni soffrivo tantissimo ma cercavo di fare sempre il mio meglio per pensare solo ed esclusivamente alla sua salute e quella delle mie figlie (io non esistevo più).
Diciamo che non è stato un sacrificio perché il matrimonio è nel bene e nel male.
Facendo la terapia ha cominciato a riprendersi e diciamo che piano piano nel giro di parecchi mesi la situazione si è stabilizzata.
Però la preoccupazione di una ricaduta era sempre nella mia testa.
Preciso durante il primo delirio io venivo considerato brutto, obeso, trascurato, un lavoratore di poco valore e un marito e padre odioso.
Inoltre diceva che aveva sempre un altro uomo davanti agli occhi che lei aveva visto a scuola di ballo di mia figlia.
Questa cosa è stata molto dolorosa anche perché fino ad allora il nostro rapporto era basato anche su un certo pudore e rispetto su queste cose.
Evitavamo anche per rispetto apprezzamenti che potevano infastidire.
Per non tirarla troppo alle lunghe: Durante questi sei anni ci sono state ben 4 ricadute e l ultima è stata devastante per tantissimi motivi: la durata della stessa (una decina di mesi) , le parole dette (mi cacciava fuori di casa e supplicava il padre di allontanarmi perché non voleva più vedermi); durante queste ricadute io continuavo ad essere un mostro brutto e di poco valore ma stavolta in ben due ricadute a distanza di un annetto tra le due lei mi ha detto di essere innamorata di mio fratello.
Ad oggi, continua la cura, dice che è stato uno dei suoi deliri e che mi ama.
Il mio cuore non vuole più dare una possibilità a questa coppia perché so che a breve sarò disprezzato e dovrò soffrire ancora.
Allo stesso tempo ho incontrato una persona che inizialmente con i suoi complimenti mi ha rianimato completamente.
Ho scoperto la cura del mio fisico, della mia mente, dei miei interessi, del mio corpo, la lettura, l alimentazione.
Ora questa persona non vuole intromettersi (giustamente) nella coppia e non ne vuole più sapere nulla di me.
Xk non sto aiutando mia moglie?
Perché nel dolore il mio cuore si è chiuso e nn è rimasto chiuso di fronte ad altre opportunità
Non mi sembra che lei ponga domande, per quale motivo richiede un comsulto? vorrei chiederle: sua moglie ha seguito anche una psicoterapia? di quale indirizzo? avete mai seguito anche una terapia di coppia? I disturbi psichiatrici molto spesso abbisognano di una terapia familiare, bisogna cioè coinvolgere la famiglia (nel suo caso presumibilmente la coppia) per ottenere risultati.
Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781
Utente
Dottoressa grazie per avermi risposto. purtroppo il mio messaggio era molto lungo ed è stata tolta tutta la parte finale. Non ho molte domande se non sensi di colpa ma soltanto legati al fatto che il mio cuore si è pietrificato nei confronti di mia moglie e questa cosa nn so se fa parte di un qualcosa di cattivo dentro di me o se può essere giustificata da tutto ciò che ho scritto sopra. Ho bisogno sicuramente di uno psicoterapeuta perché ormai sono in un loop di pensieri e stati d animo continui. Ho dovuto idealizzare una persona a me completamente sconosciuta pur di avere uno spiraglio di luce da guardare durante tutti questi miei giorni tempestosi. D altra parte non sono più felice quando sono in casa e quando sto con mia moglie. Vorrei accettare questa cosa e accantonare la mia felicità per quella della mia famiglia e soprattutto delle Mie figlie ma una piccola voce dentro di me mi dice di essere felice di cercare la felicità anche se non saprei dove.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 596 visite dal 23/12/2024.
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