Lavorare con l'ansia sociale
Salve a tutti, sono una ragazza di 24 anni e ho questo problema che mi sta letteralmente facendo impazzire.
Sin da piccola soffro di ansia sociale, ma non mi ha mai dato tanto peso fino adesso sapendo che devo trovare un lavoro per essere autonoma, ma il solo pensiero mi blocco e inizio ad avere la tachicardia.
Non ho mai parlato di questo problema con nessuno, tanto meno alla mia famiglia, perché so che al 100% che non capirebbero.
Anzi... a volte litigo con loro per il fatto che non ho ancora trovato lavoro alla mia età.
Tra l'altro non ho mai tentato di trovare lavoro è perché per 5 anni ho sempre badato al mio fratellino, ma a quanto pare per mia mamma e il suo compagno non è più abbastanza è che quindi devo lavorare.
Cosa che voglio fare, ma come faccio se il solo pensiero di stare a contatto con la gente mi mette nausea?
In tutto ciò non ho nè un diploma e nè una laurea perché ho smesso con gli studi a 16 anni, quindi non avrei esperienza non niente.
Un anno fa provai a fare la cameriera ma durante il primo giorno di prova ho avuto degli attacchi di panico che mi ha costretto a non andarci più.
Cosa mi consigliate di fare?
Vorrei andare in terapia, ma non so come parlarne alla mia famiglia, perché come ho detto: loro la troverebbero una cosa inutile...
Sin da piccola soffro di ansia sociale, ma non mi ha mai dato tanto peso fino adesso sapendo che devo trovare un lavoro per essere autonoma, ma il solo pensiero mi blocco e inizio ad avere la tachicardia.
Non ho mai parlato di questo problema con nessuno, tanto meno alla mia famiglia, perché so che al 100% che non capirebbero.
Anzi... a volte litigo con loro per il fatto che non ho ancora trovato lavoro alla mia età.
Tra l'altro non ho mai tentato di trovare lavoro è perché per 5 anni ho sempre badato al mio fratellino, ma a quanto pare per mia mamma e il suo compagno non è più abbastanza è che quindi devo lavorare.
Cosa che voglio fare, ma come faccio se il solo pensiero di stare a contatto con la gente mi mette nausea?
In tutto ciò non ho nè un diploma e nè una laurea perché ho smesso con gli studi a 16 anni, quindi non avrei esperienza non niente.
Un anno fa provai a fare la cameriera ma durante il primo giorno di prova ho avuto degli attacchi di panico che mi ha costretto a non andarci più.
Cosa mi consigliate di fare?
Vorrei andare in terapia, ma non so come parlarne alla mia famiglia, perché come ho detto: loro la troverebbero una cosa inutile...
Gentile utente,
il disagio che descrive merita attenzione e ascolto.
L’ansia sociale può essere estremamente invalidante, soprattutto quando si intreccia con le pressioni familiari. È normale che si senta bloccata e sopraffatta di fronte a questa situazione.
Parlarne qui è però già un passo importante verso la comprensione di ciò che sta vivendo. Anche la manifestazione del suo desiderio di lavorare e acquisire autonomia denota una volontà di superare le difficoltà attuali.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere un’opportunità preziosa per comprendere meglio l’origine della sua ansia, esplorare le sue emozioni e sviluppare strategie per gestirla in modo più efficace.
Non è necessario che la sua famiglia comprenda subito: potrebbe iniziare a parlarne con una persona di fiducia o cercare supporto autonomamente, magari attraverso un consulto nei servizi pubblici o in associazioni che offrono sostegno psicologico gratuito o a costi ridotti. Inoltre non è da escludere la possibilità che i professionisti si interfaccino coi suoi familiari e facciano appello a un loro atteggiamento collaborativo.
Resto a disposizione.
il disagio che descrive merita attenzione e ascolto.
L’ansia sociale può essere estremamente invalidante, soprattutto quando si intreccia con le pressioni familiari. È normale che si senta bloccata e sopraffatta di fronte a questa situazione.
Parlarne qui è però già un passo importante verso la comprensione di ciò che sta vivendo. Anche la manifestazione del suo desiderio di lavorare e acquisire autonomia denota una volontà di superare le difficoltà attuali.
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere un’opportunità preziosa per comprendere meglio l’origine della sua ansia, esplorare le sue emozioni e sviluppare strategie per gestirla in modo più efficace.
Non è necessario che la sua famiglia comprenda subito: potrebbe iniziare a parlarne con una persona di fiducia o cercare supporto autonomamente, magari attraverso un consulto nei servizi pubblici o in associazioni che offrono sostegno psicologico gratuito o a costi ridotti. Inoltre non è da escludere la possibilità che i professionisti si interfaccino coi suoi familiari e facciano appello a un loro atteggiamento collaborativo.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 416 visite dal 06/01/2025.
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