Lui ha dei dubbi: non sa se è cambiato caratterialmente o se il problema è la nostra relazione
Buonasera,
sto con il mio ragazzo da tre anni e nel corso degli ultimi sei mesi lui ha espresso dei dubbi che mi turbano non poco e che non riesco a comprendere.
In particolare, mi ripete più volte che secondo lui io meriterei di più (più attenzioni, gesti romantici, coccole e tenerezze di vario tipo) e che non capisce come mai io, che sono più tenera e coccolona, stia bene nella nostra relazione.
Ho più volte provato a spiegargli che per me contano più i gesti quotidiani che le sviolinate sentimentali; è molto più importante che lui sia presente, pronto a supportarmi e che possa avere fiducia in lui piuttosto che mi ricopra di attenzioni romantiche che lasciano il tempo che trovano.
Lui è del parere che io sia "accecata" dall'amore e che presto aprirò gli occhi e quando accadrà lo lascerò; è convinto, non so per quale ragione, che io alcune volte faccia le cose solo per farlo felice (cosa assolutamente non vera).
Inoltre si interroga spesso sul motivo per il quale certe volte sente bisogno dei suoi spazi (cosa che non gli ho mai negato) oppure non presta attenzione alle cose più "leggere" che dico (ad es.
gossip, libri, etc).
Io ho provato a spiegargli che si tratta di una cosa normale, che succede un po' a tutti, ma lui sembra vederlo come un problema che non riesce a comprendere: non sa se è cambiato caratterialmente lui (ha affermato di avere poca voglia di ascoltare la gente in generale e di non sentire più la spinta a fare grandi gesti romantici come quando era più giovane) o se è dovuto alla relazione.
Gli ho chiesto se avesse dubbi sull'amore che prova e lui ha affermato di no, che si tratta di un dubbio esistenziale.
Continuiamo a fare progetti: dove e come festeggiare il terzo anniversario, viaggi, vacanze estive... quindi sarei propensa a pensare che sia vero e che lui non abbia dubbi sul volere stare con me.
Ho imputato la cosa al fatto che in passato lui ha avuto una storia molto lunga (7 anni) con una ragazza che non lo ha mai messo al primo posto e che lo ha a lungo illuso dicendo di voler convivere con lui e costruire una famiglia, ma che poi lo ha scaricato di punto in bianco (i suoi amici sostengono che lei lo abbia sempre trattato come se venisse al secondo posto mentre sono entusiasti di me.
Anche i miei amici e parenti hanno solo buone parole per lui, a dimostrazione che non sono la sola a non vedere le mancanze che lui sostiene di avere nei miei riguardi.
)
Nell'anno successivo alla loro separazione lui ha frequentato molte donne, ma con nessuna è andata oltre il paio di settimane di conoscenza... poi sono arrivata io e nel giro di un mese abbiamo ufficializzato la relazione.
Mi fa stare male non capire se lui sia effettivamente pronto a mettersi in gioco fino in fondo e a valutare una futura convivenza (io vorrei già ora e glielo ho fatto presente, ma lui sostiene di aver bisogno di essere certo che sia la persona giusta e quindi non voglio forzarlo).
Vi chiedo aiuto, non so cosa pensare nè come agire.
sto con il mio ragazzo da tre anni e nel corso degli ultimi sei mesi lui ha espresso dei dubbi che mi turbano non poco e che non riesco a comprendere.
In particolare, mi ripete più volte che secondo lui io meriterei di più (più attenzioni, gesti romantici, coccole e tenerezze di vario tipo) e che non capisce come mai io, che sono più tenera e coccolona, stia bene nella nostra relazione.
Ho più volte provato a spiegargli che per me contano più i gesti quotidiani che le sviolinate sentimentali; è molto più importante che lui sia presente, pronto a supportarmi e che possa avere fiducia in lui piuttosto che mi ricopra di attenzioni romantiche che lasciano il tempo che trovano.
Lui è del parere che io sia "accecata" dall'amore e che presto aprirò gli occhi e quando accadrà lo lascerò; è convinto, non so per quale ragione, che io alcune volte faccia le cose solo per farlo felice (cosa assolutamente non vera).
Inoltre si interroga spesso sul motivo per il quale certe volte sente bisogno dei suoi spazi (cosa che non gli ho mai negato) oppure non presta attenzione alle cose più "leggere" che dico (ad es.
gossip, libri, etc).
Io ho provato a spiegargli che si tratta di una cosa normale, che succede un po' a tutti, ma lui sembra vederlo come un problema che non riesce a comprendere: non sa se è cambiato caratterialmente lui (ha affermato di avere poca voglia di ascoltare la gente in generale e di non sentire più la spinta a fare grandi gesti romantici come quando era più giovane) o se è dovuto alla relazione.
Gli ho chiesto se avesse dubbi sull'amore che prova e lui ha affermato di no, che si tratta di un dubbio esistenziale.
Continuiamo a fare progetti: dove e come festeggiare il terzo anniversario, viaggi, vacanze estive... quindi sarei propensa a pensare che sia vero e che lui non abbia dubbi sul volere stare con me.
Ho imputato la cosa al fatto che in passato lui ha avuto una storia molto lunga (7 anni) con una ragazza che non lo ha mai messo al primo posto e che lo ha a lungo illuso dicendo di voler convivere con lui e costruire una famiglia, ma che poi lo ha scaricato di punto in bianco (i suoi amici sostengono che lei lo abbia sempre trattato come se venisse al secondo posto mentre sono entusiasti di me.
Anche i miei amici e parenti hanno solo buone parole per lui, a dimostrazione che non sono la sola a non vedere le mancanze che lui sostiene di avere nei miei riguardi.
)
Nell'anno successivo alla loro separazione lui ha frequentato molte donne, ma con nessuna è andata oltre il paio di settimane di conoscenza... poi sono arrivata io e nel giro di un mese abbiamo ufficializzato la relazione.
Mi fa stare male non capire se lui sia effettivamente pronto a mettersi in gioco fino in fondo e a valutare una futura convivenza (io vorrei già ora e glielo ho fatto presente, ma lui sostiene di aver bisogno di essere certo che sia la persona giusta e quindi non voglio forzarlo).
Vi chiedo aiuto, non so cosa pensare nè come agire.
Gent.ma,
Ho letto con attenzione la storia che ci sottopone. Partendo dal punto fondamentale che non possiamo parlare di persone terze senza consenso.
Ho provato a rileggere il racconto al contrario e partendo dalla fine dove emerge la sua esigenza di vivere serenamente la convivenza con il suo compagno. Cosa che, in questo momento, Lui non può darle. Tantomeno può forzare la mano e costringerlo alla convivenza. Il suo compagno ha espresso onestamente dei dubbi che, con tutta probabilità, dovrà chiarire. Nessuno può sapere il tempo e l'esito. Lei è disposta ad attendere questo tempo?
Gli interrogativi sono tanti e sono tanti gli aspetti che andrebbero approfonditi.
Potrebbe essere che siate in due "tempi di vita" diversi così come sarebbe da capire meglio il rapporto che lui ha con il suo passato. Diverse possono essere le situazioni che necessariamente devono essere guardate e risolte a livello individuale. Niente può fare lei se non concentrarsi su se stessa: rimanga in ascolto del suo vissuto interiore, dei suoi bisogni e comprendere se il suo attuale compagno è in grado di "rispondere" alle sue necessità.
Un consulto individuale o di coppia con un* professionista sarebbe utile
Mi tenga aggiornato
Saluti
Ho letto con attenzione la storia che ci sottopone. Partendo dal punto fondamentale che non possiamo parlare di persone terze senza consenso.
Ho provato a rileggere il racconto al contrario e partendo dalla fine dove emerge la sua esigenza di vivere serenamente la convivenza con il suo compagno. Cosa che, in questo momento, Lui non può darle. Tantomeno può forzare la mano e costringerlo alla convivenza. Il suo compagno ha espresso onestamente dei dubbi che, con tutta probabilità, dovrà chiarire. Nessuno può sapere il tempo e l'esito. Lei è disposta ad attendere questo tempo?
Gli interrogativi sono tanti e sono tanti gli aspetti che andrebbero approfonditi.
Potrebbe essere che siate in due "tempi di vita" diversi così come sarebbe da capire meglio il rapporto che lui ha con il suo passato. Diverse possono essere le situazioni che necessariamente devono essere guardate e risolte a livello individuale. Niente può fare lei se non concentrarsi su se stessa: rimanga in ascolto del suo vissuto interiore, dei suoi bisogni e comprendere se il suo attuale compagno è in grado di "rispondere" alle sue necessità.
Un consulto individuale o di coppia con un* professionista sarebbe utile
Mi tenga aggiornato
Saluti
Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 511 visite dal 10/01/2025.
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