Come affrontare la depressione in premenopausa?
Salve, ho 44 anni e due anni fa ho perso la mia terza gravidanza.
La causa mi è stato detto, l'età avanzata.
Mio marito non ha più voluto provare a fare un altro figlio.
Dopo due mesi dal raschiamento, mi confessa che una ragazza di 25 anni ci provava con lui.
Tutto ciò mi ha messo un tarlo in testa: sono vecchia e ormai finita.
Ho iniziato a capire che noi donne invecchiamo prima, che l'uomo di 50 anni è molto attraente per le ragazze giovani e quindi mi sono depressa ancora di più.
Vivo male ogni ruga e ogni mio difetto fisico.
Mi sembra che nè le creme nè la dieta nè la ginnastica possano fare miglioramenti in me.
Da giovane ero molto bella, prima di sposarmi ho fatto anche la ragazza immagine.
Oggi mi sento un fagotto.
I figli sono cresciuti, io non sono più indispensabile.
Non ho un lavoro fuori casa e cerco di distrarmi leggendo.
Ieri sera a cena mio marito ha fatto un apprezzamento a una velina in TV, e mi sono sentita uno scarafaggio.
Ogni like che lui mette alle ragazze giovani sui social mi fa male, ogni volta gli chiedo perché lo fai?
E lui mi risponde che per lui il like non è importante.
Non riesco ad affrontare il tempo che passa, il corpo che cambia, e temo che appena il ciclo sparirà per me sarà come morire.
Non apprezzo nulla di me, ho forti complessi perché ho un seno piccolo.
Mi sento uno straccio perché la notte non dormo e ho spesso ansia e tachicardia.
Grazie.
La causa mi è stato detto, l'età avanzata.
Mio marito non ha più voluto provare a fare un altro figlio.
Dopo due mesi dal raschiamento, mi confessa che una ragazza di 25 anni ci provava con lui.
Tutto ciò mi ha messo un tarlo in testa: sono vecchia e ormai finita.
Ho iniziato a capire che noi donne invecchiamo prima, che l'uomo di 50 anni è molto attraente per le ragazze giovani e quindi mi sono depressa ancora di più.
Vivo male ogni ruga e ogni mio difetto fisico.
Mi sembra che nè le creme nè la dieta nè la ginnastica possano fare miglioramenti in me.
Da giovane ero molto bella, prima di sposarmi ho fatto anche la ragazza immagine.
Oggi mi sento un fagotto.
I figli sono cresciuti, io non sono più indispensabile.
Non ho un lavoro fuori casa e cerco di distrarmi leggendo.
Ieri sera a cena mio marito ha fatto un apprezzamento a una velina in TV, e mi sono sentita uno scarafaggio.
Ogni like che lui mette alle ragazze giovani sui social mi fa male, ogni volta gli chiedo perché lo fai?
E lui mi risponde che per lui il like non è importante.
Non riesco ad affrontare il tempo che passa, il corpo che cambia, e temo che appena il ciclo sparirà per me sarà come morire.
Non apprezzo nulla di me, ho forti complessi perché ho un seno piccolo.
Mi sento uno straccio perché la notte non dormo e ho spesso ansia e tachicardia.
Grazie.
Gentile utente,
".. e temo che appena il ciclo sparirà per me sarà come morire..."
Perchè mai? Sarà sessualmente libera come mai lo è stata prima nella vita, senza spauracchio di gravidanze indesiderate. Ovviamente SE la sessualità femminile si è conservata giocosa fino a quella fase dell'esistenza.
Il problema non è la menopausa, ma il tempo che passa; e il confronto con l'uomo che sicuramente invecchia in un altro modo.
Però il problema principale sta nella propria identità di donna e nella autorealizzazione.
- Chi ha puntato troppo - o unicamente - sulla bellezza fisica, sicuramente è svantaggiat* dal trascorre dell'età. Non esiste crema o dieta che annulli il passare del tempo.
- Chi non possiede fonti importanti di autorealizzazione si sente svuotat*, soprattutto nel delicato passaggio in cui i figli/e non hanno più così bisogno della madre.. Non a caso si parla di "sindrome del nido vuoto" (empty nest)
- Forse Lei ha provato con la terza gravidanza a riempire tale vuoto. Ma non pare sia una strada percorribile.
E dunque occorre re-inventarsi la vita.
E interessata a farlo, o almeno a provarci? Potremmo parlarne qui.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
".. e temo che appena il ciclo sparirà per me sarà come morire..."
Perchè mai? Sarà sessualmente libera come mai lo è stata prima nella vita, senza spauracchio di gravidanze indesiderate. Ovviamente SE la sessualità femminile si è conservata giocosa fino a quella fase dell'esistenza.
Il problema non è la menopausa, ma il tempo che passa; e il confronto con l'uomo che sicuramente invecchia in un altro modo.
Però il problema principale sta nella propria identità di donna e nella autorealizzazione.
- Chi ha puntato troppo - o unicamente - sulla bellezza fisica, sicuramente è svantaggiat* dal trascorre dell'età. Non esiste crema o dieta che annulli il passare del tempo.
- Chi non possiede fonti importanti di autorealizzazione si sente svuotat*, soprattutto nel delicato passaggio in cui i figli/e non hanno più così bisogno della madre.. Non a caso si parla di "sindrome del nido vuoto" (empty nest)
- Forse Lei ha provato con la terza gravidanza a riempire tale vuoto. Ma non pare sia una strada percorribile.
E dunque occorre re-inventarsi la vita.
E interessata a farlo, o almeno a provarci? Potremmo parlarne qui.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Mi scusi, ma parlarmi di gravidanza INDESIDERATA dopo che ho spiegato che tutto é nato dall'aver perduto la mia gravidanza, e dal rifiuto di mio marito a provarci di nuovo, lo trovo sinceramente di cattivo gusto.
Saluti.
Saluti.
Che peccato, questa utente non ha nemmeno letto il consulto fino in fondo!
Dispiace per lei, che avrebbe potuto capire che con quella frase la dr.ssa Brunialti si riferiva in generale ai vantaggi della menopausa, e dispiace per tutti gli utenti interessati a sapere come si può superare la "sindrome del nido vuoto".
Dispiace per lei, che avrebbe potuto capire che con quella frase la dr.ssa Brunialti si riferiva in generale ai vantaggi della menopausa, e dispiace per tutti gli utenti interessati a sapere come si può superare la "sindrome del nido vuoto".
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Gentile utente,
A fronte della Sua "depressione in premenopausa" [titolo] Lei ci dice: che "tutto é nato dall'aver perduto la mia gravidanza".
E ne è talmente convinta che un punto di vista specialistico differente La indispettisce tanto da non prendere nemmeno in considerazione altri aspetti della articolata risposta in #1. Si tenga anche conto - elemento importante - che l'interruzione di gravidanza in questione è avvenuta ben due anni fa.
E' ovvio che l* Psicoterapeuta offra talvolta un punto di vista *differente* sulle problematiche che la persona porta; per sentirsi dare ragione è preferibile una amica.
Risulta comprensibile che Lei attribuisca la sua crisi alla gravidanza perduta, ma non è detto che sia condivisibile. Se la sua ipotesi fosse corretta infatti, elaborato il lutto entro il tempo fisiologico di qualche mese, la sua vita sarebbe ripresa come prima della gravidanza.
E dunque si sarebbe trattato di un down transitorio.
Ma così non è stato. A distanza di due anni dal lutto soffre tuttora di una serie di difficoltà adeguatamente elencati nel testo del Consulto.
La sua richiesta, espressa nel titolo del consulto, è:
>> "Come affrontare la depressione in premenopausa?"
E noi Le abbiamo risposto quanto segue.
Innanzi tutto è fondamentale esaminare
- con lucidità
- con ampiezza di sguardo
le molte possibili cause di quella che Lei definisce "depressione in premenopausa" e le caratteristiche complesse e sfidanti di questa fase di vita.
Il secondo punto rappresenta l'obiettivo, che consiste nel porvi rimedio.
Questo è il nostro parere specialistico.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
A fronte della Sua "depressione in premenopausa" [titolo] Lei ci dice: che "tutto é nato dall'aver perduto la mia gravidanza".
E ne è talmente convinta che un punto di vista specialistico differente La indispettisce tanto da non prendere nemmeno in considerazione altri aspetti della articolata risposta in #1. Si tenga anche conto - elemento importante - che l'interruzione di gravidanza in questione è avvenuta ben due anni fa.
E' ovvio che l* Psicoterapeuta offra talvolta un punto di vista *differente* sulle problematiche che la persona porta; per sentirsi dare ragione è preferibile una amica.
Risulta comprensibile che Lei attribuisca la sua crisi alla gravidanza perduta, ma non è detto che sia condivisibile. Se la sua ipotesi fosse corretta infatti, elaborato il lutto entro il tempo fisiologico di qualche mese, la sua vita sarebbe ripresa come prima della gravidanza.
E dunque si sarebbe trattato di un down transitorio.
Ma così non è stato. A distanza di due anni dal lutto soffre tuttora di una serie di difficoltà adeguatamente elencati nel testo del Consulto.
La sua richiesta, espressa nel titolo del consulto, è:
>> "Come affrontare la depressione in premenopausa?"
E noi Le abbiamo risposto quanto segue.
Innanzi tutto è fondamentale esaminare
- con lucidità
- con ampiezza di sguardo
le molte possibili cause di quella che Lei definisce "depressione in premenopausa" e le caratteristiche complesse e sfidanti di questa fase di vita.
Il secondo punto rappresenta l'obiettivo, che consiste nel porvi rimedio.
Questo è il nostro parere specialistico.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
La gravidanza perduta non è stata cercata, é capitata.
Nonostante ciò, non l'abbiamo mai ritenuta indesiderata o sgradita.
Avevamo scelto il nome e stavamo preparando i mobili per accogliere un neonato...queste non sono cose che si superano dopo pochi mesi dal raschiamento...
Non ho puntato la mia vita sulla bellezza...non faccio la modella.
Ero una insegnante, sono laureata.
Vedere mio marito attratto da giovani mentre io invecchio mi devasta, tutto qui.
Non avrei mai scritto qui se sapevo che avrei ricevuto codeste risposte.
Vi saluto, buon lavoro.
Nonostante ciò, non l'abbiamo mai ritenuta indesiderata o sgradita.
Avevamo scelto il nome e stavamo preparando i mobili per accogliere un neonato...queste non sono cose che si superano dopo pochi mesi dal raschiamento...
Non ho puntato la mia vita sulla bellezza...non faccio la modella.
Ero una insegnante, sono laureata.
Vedere mio marito attratto da giovani mentre io invecchio mi devasta, tutto qui.
Non avrei mai scritto qui se sapevo che avrei ricevuto codeste risposte.
Vi saluto, buon lavoro.
Gentile utente,
dispiace che Lei sia tuttora ferma sull'evento dell'aborto spontaneo che - per quanto vissuto come molto molto doloroso per Lei -
è avvenuto ben due anni fa,
e che, purtroppo, dopo i 40 anni colpisce statisticamente 1 gravidanza su 3.
Ciò sembrerebbe averLa resa impermeabile ad ogni ragionamento e punto di vista che non siano la Sua tristezza e luttuosità.
La nostra professionalità ed esperienza portano peraltro a comprendere tale tipologia di chiusura.
Se, trascorsi altri mesi, lei si rendesse conto di essere "bloccata lì",
chieda aiuto psicologico.
Può darsi che chiedere aiuto Le faccia "sentire male", come forse le hanno fatto provare dolore e rabbia dolorosa le risposte qui, fornite peraltro in scienza e coscienza. Capita anche quando si va dal medico per un malessere e lui, ponendo inaspettatamente il dito su una certa parte del corpo, provoca un sussulto, un *Ahi!* di dolore: 'Ma come, io ti chiedo aiuto e tu mi fai male?' Accade quando si tocca il punto giusto del corpo.
Tenga conto che l'aiuto specifico per la "depressione in premenopausa" esiste;
esiste per l'elaborazione del lutto,
per la coppia,
ed altro.
L* specialista di riferimento è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
dispiace che Lei sia tuttora ferma sull'evento dell'aborto spontaneo che - per quanto vissuto come molto molto doloroso per Lei -
è avvenuto ben due anni fa,
e che, purtroppo, dopo i 40 anni colpisce statisticamente 1 gravidanza su 3.
Ciò sembrerebbe averLa resa impermeabile ad ogni ragionamento e punto di vista che non siano la Sua tristezza e luttuosità.
La nostra professionalità ed esperienza portano peraltro a comprendere tale tipologia di chiusura.
Se, trascorsi altri mesi, lei si rendesse conto di essere "bloccata lì",
chieda aiuto psicologico.
Può darsi che chiedere aiuto Le faccia "sentire male", come forse le hanno fatto provare dolore e rabbia dolorosa le risposte qui, fornite peraltro in scienza e coscienza. Capita anche quando si va dal medico per un malessere e lui, ponendo inaspettatamente il dito su una certa parte del corpo, provoca un sussulto, un *Ahi!* di dolore: 'Ma come, io ti chiedo aiuto e tu mi fai male?' Accade quando si tocca il punto giusto del corpo.
Tenga conto che l'aiuto specifico per la "depressione in premenopausa" esiste;
esiste per l'elaborazione del lutto,
per la coppia,
ed altro.
L* specialista di riferimento è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 931 visite dal 14/01/2025.
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