Doc e ossessione
Buongiorno, soffro di disturbo ossessivo da quando sono piccolino, associato ad un ansia generalizzata abbastanza forte, da dieci anni assumo zoloft 100 e risperidone o.
5 per attenuare appunto le ossessioni... le mie erano più legate all ipocondria con tic motori ed irrequietezza.
Quest anno a causa di un lavoro stressante e a causa di varie mie domande esistenziali mi si è spostato il focus più sul piano mentale...con compulsioni mentali quali il continuo ragionamento ecc...ho sempre praticato anche la corsa a livello agonistico e da quest' anno non riesco più a farla a causa delle domande ossessive e dubbi sul senso che ha correre e se sia giusto per me come sport ecc...e appena lo penso mi scatta subito lo stato d'animo angosciante che mi fa passare la voglia di praticarlo... Faccio fatica ad uscire da questo loop a differenza di una volta che le compulsioni erano più fisiche...la strategia è sempre quella di non fornire risposte e di non farsi domande?
5 per attenuare appunto le ossessioni... le mie erano più legate all ipocondria con tic motori ed irrequietezza.
Quest anno a causa di un lavoro stressante e a causa di varie mie domande esistenziali mi si è spostato il focus più sul piano mentale...con compulsioni mentali quali il continuo ragionamento ecc...ho sempre praticato anche la corsa a livello agonistico e da quest' anno non riesco più a farla a causa delle domande ossessive e dubbi sul senso che ha correre e se sia giusto per me come sport ecc...e appena lo penso mi scatta subito lo stato d'animo angosciante che mi fa passare la voglia di praticarlo... Faccio fatica ad uscire da questo loop a differenza di una volta che le compulsioni erano più fisiche...la strategia è sempre quella di non fornire risposte e di non farsi domande?
Gentile utente,
in sintesi ciò che mi sento di interpretare in base alla breve descrizione di quanto sta vivendo è un momento di transizione nelle sue ossessioni, passando da manifestazioni fisiche (tic motori e irrequietezza) ad un piano più mentale e cognitivo, può capitare quando il livello di stress aumenta per qualsivoglia motivazione e quando vi è un cambiamento nella vita personale al quale corpo e mente devono adattarsi. Ne trovo esemplificativa la sua preoccupazione sulla corsa e i dubbi sul significato e sul valore di praticarla, tipici dell'influenza che la componente ossessiva può avere nei suoi pensieri.
Anche il DOC evolve nel tempo e potrebbe essere entrato in una nuova fase, che vuole comunicarle qualcosa. La ascolti, ne ascolti le sue manifestazioni. Accetti i suoi pensieri ossessivi,
la via dell'accettazione può aiutare nel ridurre l'intensità l'ansia legata proprio a quei pensieri e interrompere il ciclo di compulsioni che ne derivano. Non pensi ai suoi pensieri insomma, li tenga lì al suo fianco accettandoli senza eluderli.
Inoltre, se la corsa era una parte importante della tua vita, dovrebbe provare a mantenerla anche se ciò può essere difficile all'inizio, vada per gradi, un po' intorno a casa, finchè se la sente, provando ogni giorno a fare un passo in più. L'attività fisica aiuta a ridurre lo stress e sposta il focus su altro rispetto alle sue ossessioni. La domanda è giusto continuare a correre? mi sembra centrata nelle manifestazioni del suo disturbo, ma è importante riconoscere che ogni domanda ossessiva non deve avere per forza una immediata risposta e che questa debba risuonare come una sentenza definitiva. Corra, e basta. Senza pensarci, dosando le sue energie. Quando un problema, in questo caso la sua domanda, appare troppo grande o più grande di quanto ci sentiamo di affrontare, può essere utile approcciarla con gradualità scomponendo la domanda in quesiti più piccoli: oggi, che cosa penso a riguardo e quale è il mio dubbio? Ma tenga bene a mente che è essenziale ridurre il potere che questi interrogativi hanno su di lei: il problema non è il pensiero in sé, ma il tentativo di risolverlo con una certezza che il DOC non consente.
Riprendere una migliore qualità di vita è importante, ma può farlo accompagnati, in un percorso di supporto psicoterapeutico, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), con professionisti che trattino in modo particolare problematiche DOC e che utilizzino tecniche di gestione delle ossessioni e delle compulsioni, potrà trovare benefici nell'apprendere come gestire questo tipo di pensieri. Non trovo corretta la strategia di risolvere i problemi ignorandoli, senza farsi domande e dare delle risposte, quanto piuttosto applicare questa logica da soli. E' invece utile portare queste domande al terapeuta e fidarsi nel corso del percorso supportivo. Nello stesso contesto potrebbe lavorare anche sullo stress legato al lavoro, purtroppo sempre più presente e invasivo nel momento storico che stiamo vivendo.
Non da ultimo, essendo lei in trattamento farmacologico, le consiglio di consultare uno psichiatra e di aggiornarlo sul suo stato, potrebbe essere necessario, solo per aiutarla a superare la fase acuta, un aggiustamento dei dosaggi in particolare della sertralina, il corpo aiuta la mente e viceversa, e pianifichi con lo psichiatra dei momenti di confronto più regolari fintanto che lo riterrà opportuno.
Con i migliori auguri.
in sintesi ciò che mi sento di interpretare in base alla breve descrizione di quanto sta vivendo è un momento di transizione nelle sue ossessioni, passando da manifestazioni fisiche (tic motori e irrequietezza) ad un piano più mentale e cognitivo, può capitare quando il livello di stress aumenta per qualsivoglia motivazione e quando vi è un cambiamento nella vita personale al quale corpo e mente devono adattarsi. Ne trovo esemplificativa la sua preoccupazione sulla corsa e i dubbi sul significato e sul valore di praticarla, tipici dell'influenza che la componente ossessiva può avere nei suoi pensieri.
Anche il DOC evolve nel tempo e potrebbe essere entrato in una nuova fase, che vuole comunicarle qualcosa. La ascolti, ne ascolti le sue manifestazioni. Accetti i suoi pensieri ossessivi,
la via dell'accettazione può aiutare nel ridurre l'intensità l'ansia legata proprio a quei pensieri e interrompere il ciclo di compulsioni che ne derivano. Non pensi ai suoi pensieri insomma, li tenga lì al suo fianco accettandoli senza eluderli.
Inoltre, se la corsa era una parte importante della tua vita, dovrebbe provare a mantenerla anche se ciò può essere difficile all'inizio, vada per gradi, un po' intorno a casa, finchè se la sente, provando ogni giorno a fare un passo in più. L'attività fisica aiuta a ridurre lo stress e sposta il focus su altro rispetto alle sue ossessioni. La domanda è giusto continuare a correre? mi sembra centrata nelle manifestazioni del suo disturbo, ma è importante riconoscere che ogni domanda ossessiva non deve avere per forza una immediata risposta e che questa debba risuonare come una sentenza definitiva. Corra, e basta. Senza pensarci, dosando le sue energie. Quando un problema, in questo caso la sua domanda, appare troppo grande o più grande di quanto ci sentiamo di affrontare, può essere utile approcciarla con gradualità scomponendo la domanda in quesiti più piccoli: oggi, che cosa penso a riguardo e quale è il mio dubbio? Ma tenga bene a mente che è essenziale ridurre il potere che questi interrogativi hanno su di lei: il problema non è il pensiero in sé, ma il tentativo di risolverlo con una certezza che il DOC non consente.
Riprendere una migliore qualità di vita è importante, ma può farlo accompagnati, in un percorso di supporto psicoterapeutico, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), con professionisti che trattino in modo particolare problematiche DOC e che utilizzino tecniche di gestione delle ossessioni e delle compulsioni, potrà trovare benefici nell'apprendere come gestire questo tipo di pensieri. Non trovo corretta la strategia di risolvere i problemi ignorandoli, senza farsi domande e dare delle risposte, quanto piuttosto applicare questa logica da soli. E' invece utile portare queste domande al terapeuta e fidarsi nel corso del percorso supportivo. Nello stesso contesto potrebbe lavorare anche sullo stress legato al lavoro, purtroppo sempre più presente e invasivo nel momento storico che stiamo vivendo.
Non da ultimo, essendo lei in trattamento farmacologico, le consiglio di consultare uno psichiatra e di aggiornarlo sul suo stato, potrebbe essere necessario, solo per aiutarla a superare la fase acuta, un aggiustamento dei dosaggi in particolare della sertralina, il corpo aiuta la mente e viceversa, e pianifichi con lo psichiatra dei momenti di confronto più regolari fintanto che lo riterrà opportuno.
Con i migliori auguri.
Utente
Grazie mille per la risposta ! Si condivido pienamente tutto quello che ha scritto al 100% .. ha azzeccato in pieno ...Le compulsioni più fisiche riuscivo a gestirle ,mentre queste cognitive non riesco a gestirle e mi fanno entrare sempre in overthinking.. soprattutto riguardano la corsa a cui ci tenevo molto e anche la ragazza ...con la corsa ho proprio un chiodo fisso perché mi piaceva ma evidentemente visto che era una delle uniche soddisfazioni che avevo ci ho dato tantissima importanza e non mi sono reso conto che stava diventando ossessiva ..infatti prima di entrare in crisi dubitavo che la svolgessi solo per apparire e farmi notare e che quindi non la praticassi per vera passione ..poi nell' ultimo periodo ero un po' stufo e sta cosa ha fatto da amo per tutte le ossessioni ... Ormai son parecchi mesi che non riesco più a correre ..cmq contatterò uno psicologo cognitivo comportamentale che possa aiutarmi
Vedrà che le sarà di grande supporto, si dia pazienza perchè i benefici si apprezzano con gradualità e sia gentile con se stesso: è solo un momento della sua vita, che non toglie valore nè alla sua persona nè le può impedire di riprendere il controllo sulla sua vita e su ciò che le piace fare. Anzi nel percorso terapeutico porti anche le ultime riflessioni e dubbi sul significato che ha la corsa per lei. La terapia è un percorso che le sarà d'aiuto per conoscere meglio se stesso e a che punto della sua vita si trova.
Le faccio ancora i miei migliori auguri
Le faccio ancora i miei migliori auguri
Utente
Buongiorno dottoressa ,intanto grazie per le risposte .. mi ritrovo pienamente in tutto ciò che ha detto . Riguardo alla corsa ,ne ho fatti proprio un ossessione nel senso che all inizio la praticavo in modo leggero ,poi a causa di un lavoro stressante e per niente appagante ,ho compensato attribuendo più impegno e dedizione alla corsa ed è diventata una compulsione .. poi appunto quest' anno non ho più capito il senso per cui la facevo e tutt'ora mi sembra di non capire ..più ci penso più vado in tilt .. dovrei cambiare approccio e farla senza pensarci su credo ..
Vada a correre e non ci pensi, l'attività fisica è fondamentale per mantenere un buon tono dell'umore e fa bene alla salute.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 924 visite dal 06/02/2025.
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