Consiglio
Buonasera, sono un ragazzo di 33 anni.
Vivo ancora con i miei e non lavoro da 3 anni.
Dal 2021 la mia vita ha subito uno stop totale, mi sono rassegnato.
Prima ho anche vissuto all' estero da solo.
Nel 2021 a causa di ossessioni strane mi sono rivolto da una psicologa, dalla quale ci sono andato per 3 anni.
Abbiamo fatto psicoanalisi.
Quell' estate riesco a lavorare, era un lavoro stagionale, ho lavorato solo 3 mesi.
Successivamente inizio a soffrire di derealizzazione e mi rivolgo anche a uno psichiatra, il quale mi diagnostica un disturbo ossessivo e un disturbo dissociativo.
Inizio ad assumere psicofarmaci.
La mia psicologa insiste sul fatto di trovare lavoro, ma la paura mi blocca.
Non so cosa succede, sono completamente bloccato.
Esco poco, ho pochi amici.
Dopo un po' inizio ad avere nuove ossessioni e mi rivolgo ad un altra psicologa, la quale pratica EMDR, facciamo Emdr, ma nulla cambia, anche lei insiste sul fatto che devo lavorare e andare via da casa... ma niente, cioè mando curriculum, ma appena mi chiamano mi sale un ansia fino a svenire.
Interrompo anche questo percorso psicoterapeutico perché l' emdr non mi stava aiutando.
Passo l' estate a casa, e a settembre mi rivolgo ad un associazione per avere una psicologa gratis e così inizio un nuovo percorso psicoterapeutico, ma è sempre la stessa storia, devi lavorare e andare via da casa...
In questi giorni ho anche cambiato terapia farmacologica, quindi sono un po' in sballo.
Oggi la psicologa mi ha comunicato che avremo soltanto altri due incontri e che se voglio può seguirmi un altra psicologa del centro.
La mia domanda è questa: ha senso fare psicoterapia se sto sempre chiuso a casa?
Il problema è il lavoro, so che dovrei lavorare ma proprio non ci riesco.
In passato ho lavorato eh, come detto prima ho anche vissuto all estero da solo ed ero completamente indipendente.
La causa di tutti i miei problemi nascono da abusi infantili subiti da mio zio.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
Vivo ancora con i miei e non lavoro da 3 anni.
Dal 2021 la mia vita ha subito uno stop totale, mi sono rassegnato.
Prima ho anche vissuto all' estero da solo.
Nel 2021 a causa di ossessioni strane mi sono rivolto da una psicologa, dalla quale ci sono andato per 3 anni.
Abbiamo fatto psicoanalisi.
Quell' estate riesco a lavorare, era un lavoro stagionale, ho lavorato solo 3 mesi.
Successivamente inizio a soffrire di derealizzazione e mi rivolgo anche a uno psichiatra, il quale mi diagnostica un disturbo ossessivo e un disturbo dissociativo.
Inizio ad assumere psicofarmaci.
La mia psicologa insiste sul fatto di trovare lavoro, ma la paura mi blocca.
Non so cosa succede, sono completamente bloccato.
Esco poco, ho pochi amici.
Dopo un po' inizio ad avere nuove ossessioni e mi rivolgo ad un altra psicologa, la quale pratica EMDR, facciamo Emdr, ma nulla cambia, anche lei insiste sul fatto che devo lavorare e andare via da casa... ma niente, cioè mando curriculum, ma appena mi chiamano mi sale un ansia fino a svenire.
Interrompo anche questo percorso psicoterapeutico perché l' emdr non mi stava aiutando.
Passo l' estate a casa, e a settembre mi rivolgo ad un associazione per avere una psicologa gratis e così inizio un nuovo percorso psicoterapeutico, ma è sempre la stessa storia, devi lavorare e andare via da casa...
In questi giorni ho anche cambiato terapia farmacologica, quindi sono un po' in sballo.
Oggi la psicologa mi ha comunicato che avremo soltanto altri due incontri e che se voglio può seguirmi un altra psicologa del centro.
La mia domanda è questa: ha senso fare psicoterapia se sto sempre chiuso a casa?
Il problema è il lavoro, so che dovrei lavorare ma proprio non ci riesco.
In passato ho lavorato eh, come detto prima ho anche vissuto all estero da solo ed ero completamente indipendente.
La causa di tutti i miei problemi nascono da abusi infantili subiti da mio zio.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
Ha senso continuare. Tutto il lavoro svolto fino ad oggi non è svanito, sono certa che hai acquisito maggiore consapevolezza, più chiarezza, hai conquistato nuovi strumenti, risorse, competenze, hai sperimentato piccoli successi, seppur per un tempo breve.
Tutto questo diventerà una nuova base di partenza per il prossimo percorso, che ti auguro vivamente ti porti ad una risoluzione definitiva, magari che ti aiuti a più ampio spettro. Il lavoro è sicuramente una dimensione importante, così come quella del Trauma da guarire, ma occorre anche potenziare o sviluppare risorse che ti permettano di reggere la "fatica" quotidiana della vita.
Tutto questo diventerà una nuova base di partenza per il prossimo percorso, che ti auguro vivamente ti porti ad una risoluzione definitiva, magari che ti aiuti a più ampio spettro. Il lavoro è sicuramente una dimensione importante, così come quella del Trauma da guarire, ma occorre anche potenziare o sviluppare risorse che ti permettano di reggere la "fatica" quotidiana della vita.
Psicologa Patrizia Tummolo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 198 visite dal 23/04/2025.
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