Senso di colpa in una bambina
Buongiorno,
ho una bambina di 9 anni, da sempre molto molto sensibile.
Fin da quando era piccola ha fatto psicomotricità e teatro per imparare a gestire meglio le sue emozioni.
È una bambina estremamente buona, lettrice accanita, con una fantasia impressionante.
Però fa fatica a gestire le relazioni (si offende per cose banali, piange se altri litigano, soffre per quelle che lei reputa ingiustizie).
Ha un senso fortissimo delle regole e è da sempre terrorizzata dai rimproveri.
È una bimba molto distratta, sempre persa nel suo mondo e la sensazione è che questo mondo fantastico e il suo senso del dovere non vadano molto d'accordo.
Durante i primi due anni di elementari queste sue particolarità sono venute fuori.
Piangeva spesso, aveva sempre paura di deluderci.
Fino ad ora si è dimostrata molto brava a scuola, soprattutto nelle materie umanistiche che le consentono di dar sfogo alla fantasia.
Ora è un terza.
Quella parte estremamente emotiva sembrava essere migliorata.
Ultimamente però sembra essere molto regredita.
Fortunatamente parla e prova a spiegare.
Dice di sentirsi sempre un po' male, dice di avere un mal di pancia che le sembra quello che le viene quando è spaventata per qualcosa e che questo le viene ogni volta che tiene un segreto o dice una bugia.
Ma i suoi segreti sono spesso piccoli: "ho detto alla maestra di aver capito e invece non ne sono sicura", "si è rotto un pezzo di un mio giochino e non te l' ho detto", "non sono stata attentissima per tutte le ore" "ho parlato con la mia maestra ma non sono riuscita a guardarla negli occhi".
Per cose come questa lei dorme male, si sveglia in ansia, chiama il papà e parla con lui.
Non lo vuole fare con me perché al papà ha detto che io sono troppo severa e ha paura che la rimproveri.
Io mi sto facendo aiutare da una psicologa (ho appena iniziato) per capire come aiutarla.
Forse sono davvero troppo severa, sicuramente qualcosa ho sbagliato.
Chiedo però un parere anche a voi.
Lei è molto introspettiva e mi dice che crescendo molte cose sono complicate perché le sembra che crescano anche le paure che prova.
Grazie per qualunque consiglio possiate darmi
ho una bambina di 9 anni, da sempre molto molto sensibile.
Fin da quando era piccola ha fatto psicomotricità e teatro per imparare a gestire meglio le sue emozioni.
È una bambina estremamente buona, lettrice accanita, con una fantasia impressionante.
Però fa fatica a gestire le relazioni (si offende per cose banali, piange se altri litigano, soffre per quelle che lei reputa ingiustizie).
Ha un senso fortissimo delle regole e è da sempre terrorizzata dai rimproveri.
È una bimba molto distratta, sempre persa nel suo mondo e la sensazione è che questo mondo fantastico e il suo senso del dovere non vadano molto d'accordo.
Durante i primi due anni di elementari queste sue particolarità sono venute fuori.
Piangeva spesso, aveva sempre paura di deluderci.
Fino ad ora si è dimostrata molto brava a scuola, soprattutto nelle materie umanistiche che le consentono di dar sfogo alla fantasia.
Ora è un terza.
Quella parte estremamente emotiva sembrava essere migliorata.
Ultimamente però sembra essere molto regredita.
Fortunatamente parla e prova a spiegare.
Dice di sentirsi sempre un po' male, dice di avere un mal di pancia che le sembra quello che le viene quando è spaventata per qualcosa e che questo le viene ogni volta che tiene un segreto o dice una bugia.
Ma i suoi segreti sono spesso piccoli: "ho detto alla maestra di aver capito e invece non ne sono sicura", "si è rotto un pezzo di un mio giochino e non te l' ho detto", "non sono stata attentissima per tutte le ore" "ho parlato con la mia maestra ma non sono riuscita a guardarla negli occhi".
Per cose come questa lei dorme male, si sveglia in ansia, chiama il papà e parla con lui.
Non lo vuole fare con me perché al papà ha detto che io sono troppo severa e ha paura che la rimproveri.
Io mi sto facendo aiutare da una psicologa (ho appena iniziato) per capire come aiutarla.
Forse sono davvero troppo severa, sicuramente qualcosa ho sbagliato.
Chiedo però un parere anche a voi.
Lei è molto introspettiva e mi dice che crescendo molte cose sono complicate perché le sembra che crescano anche le paure che prova.
Grazie per qualunque consiglio possiate darmi
Carissima,
quello che descrive è il ritratto di una bambina con un’intelligenza emotiva molto sviluppata, una grande sensibilità e un senso profondo del giusto e dello sbagliato.
Sua figlia sembra vivere ogni emozione con grande intensità: le bugie o i segreti che la fanno stare male non sono reali violazioni etiche, ma piccoli eventi che per lei assumono un valore enorme. Questo è tipico dei bambini molto sensibili e riflessivi, ma può diventare un peso se non si aiuta il bambino a contestualizzare ciò che vive.
Una domanda utile da farsi potrebbe essere: Quale messaggio implicito ha ricevuto sul valore dell’errore, del fallimento, della disobbedienza? .
Da ciò che descrive, la sua bambina ha già una notevole capacità di introspezione: il fatto che dica Crescendo crescono anche le mie paure è un pensiero che denota maturità, non regressione.
Può essere utile confrontarsi con sua figlia sul fatto che anche noi adulti abbiamo paura. La differenza è che impariamo a parlarne, a fare pace con le emozioni, e a non lasciarci comandare da esse. Aiutarla a distinguere tra ciò che sente e ciò che è (tra ho paura e sono la paura ) è un grande passo verso l'autoregolazione.
Il percorso che ha intrapreso con la Collega è importante: si è messa in discussione, sta lavorando su di sé, sta cercando supporto. Questo è il miglior messaggio che può dare a sua figlia: Non dobbiamo essere perfetti, ma possiamo imparare insieme.
Un caro saluto
E.S.
quello che descrive è il ritratto di una bambina con un’intelligenza emotiva molto sviluppata, una grande sensibilità e un senso profondo del giusto e dello sbagliato.
Sua figlia sembra vivere ogni emozione con grande intensità: le bugie o i segreti che la fanno stare male non sono reali violazioni etiche, ma piccoli eventi che per lei assumono un valore enorme. Questo è tipico dei bambini molto sensibili e riflessivi, ma può diventare un peso se non si aiuta il bambino a contestualizzare ciò che vive.
Una domanda utile da farsi potrebbe essere: Quale messaggio implicito ha ricevuto sul valore dell’errore, del fallimento, della disobbedienza? .
Da ciò che descrive, la sua bambina ha già una notevole capacità di introspezione: il fatto che dica Crescendo crescono anche le mie paure è un pensiero che denota maturità, non regressione.
Può essere utile confrontarsi con sua figlia sul fatto che anche noi adulti abbiamo paura. La differenza è che impariamo a parlarne, a fare pace con le emozioni, e a non lasciarci comandare da esse. Aiutarla a distinguere tra ciò che sente e ciò che è (tra ho paura e sono la paura ) è un grande passo verso l'autoregolazione.
Il percorso che ha intrapreso con la Collega è importante: si è messa in discussione, sta lavorando su di sé, sta cercando supporto. Questo è il miglior messaggio che può dare a sua figlia: Non dobbiamo essere perfetti, ma possiamo imparare insieme.
Un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa
Ricevo a Genova e online
Raggiungere i tuoi obiettivi è possibile, serve solo il percorso adatto a te
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 269 visite dal 30/04/2025.
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