Presunto doc omosessualità

Buonasera Dottori,
Sono una donna di 31 anni che spesso e volentieri soffre di pensieri ossessivi.

Sono sempre stata attratta da uomini, ho pianto per uomini, mi sono fatta bella per uomini...
Il problema subentra quando incontro una donna omosessuale.
Li iniziano giorni di loop in cui mi domando se possa essere anche io omosessuale.
SENZA PERO PROVARE NESSUN TIPO DI ATTRAZIONE per queste donne e senza aver mai provato attrazione per nessuna donna in generale.
Certo, quando esco e vedo belle donne le guardo, ma non provo assolutamente attrazione, ma piuttosto penso "mi piacerebbe essere bella come te ", ma non "conquistarti".

Anche all'università mi ero resa conto di essere stata notata da una ragazza omosessuale ed ero completamente entrata in crisi perché a casa ci pensavo, mi ero incuriosita, ma sentivo che si trattava più di una volontà di "trasgressione" o in generale della volontà di essere notata per la mia estetica anche da una donna del mio stesso sesso, piuttosto che altro.
Mi capita lo stesso quando in determinate situazione lavorative ci tengo ad essere notata anche dal punto di vista fisico da uomini che stimo, pur essendo certa di non nutrire un'attrazione per loro, ma in questo caso non vivo la preoccupazione perché riesco a riconoscere la mia voglia di emergere.

Quando mi sono interfacciata nella mia vita con donne omosessuali sono sempre inciampata in pensieri ossessivi che mi durano per tanto tempo in cui tendo a controllare ogni mio atteggiamento nei confronti di queste donne per confermare o smentire i miei pensieri, pur consapevole che non sento nessun tipo di pulsione fisica.
Diciamo che il mio problema si pone quando percepisco di essere notata da qualche donna, dal punto di vista sentimentale.

È un continuo rimurginio dove cerco rassicurazioni sul fatto che non è un caso di omosessualità latente.
Quando conduco una vita serena e non sono ossessionata da questi pensieri, sono certa che la mia attrazione ed i miei sentimenti sono rivolti solo verso gli uomini, mi viene naturale, alle donne non ci penso affatto.
Mi domando appunto se possa trattarsi di omosessualità latente o se anche questo sia l'ennesimo caso in cui il pensiero niente ha a che fare con la realtà è costituisce un limite per la mia serenità.

Potreste aiutarmi?!

Grazie
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 696 14
Buongiorno,
dice di essere una donna "che spesso e volentieri soffre di pensieri ossessivi" perché così le sono stati inquadrati da uno specialista?
Glielo chiedo perché, sia che sia un suo modo di definirli sia che sia una diagnosi, non pensa che sarebbe più utile per lei affrontarli con una terapia, piuttosto che cercare qui una rassicurazione, fino al prossimo che arriva ad "ossessionarla"?

"Mi domando appunto se possa trattarsi di omosessualità latente o se anche questo sia l'ENNESIMO caso in cui il pensiero niente ha a che fare con la realtà è costituisce un LIMITE per la mia serenità"
Il modo in cui posso aiutarla è spiegarle che per dare una risposta sensata a questa domanda chiunque di noi psicologi ha bisogno di conoscerla approfonditamente: a partire da una stessa "descrizione" di un fatto, il senso che assume è diverso per ciascuno di noi, e può essere compreso solo a partire dalla storia personale.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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Grazie Dottoressa per la sua gentile risposta.
Si, anni fa affrontai un percorso di psicoterapia dove la mia Dottoressa diagnosticò ansia generalizzata e pensieri ossessivi con la costante ricerca di rassicurazioni.
Anche sulla base della sua risposta ho deciso ieri di contattare nuovamente la mia terapeuta che mi ha detto che ho un "problema" di rigidità mentale, tendo a non avere mezze misure. Mi ha spiegato che è assolutamente normale anche in persone eterosessuali a volte domandarsi come sarebbe baciarsi con l'altro sesso ( questo sulla base dello stimolo dato da un eventuale incontro con una donna omosessuale), non implicando un'attrazione sessuale o sentimentale. E che esistono diversi tipi di attrazione per cui possiamo sentirci attratti anche da una donna, ma anche in questo caso per qualche qualità che non necessariamente sia riconducibile alla sessualità. E soprattutto mi ha ricordato che le infatuazione non non comandano, per cui i miei sono solo pensieri di entità ansiosa dovuti ad altro e non ad una omosessualita latente.Lei cosa ne pensa?

Grazie
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 696 14
Mi sembra una spiegazione molto sensata.
Il passo successivo a imparare a gestirli, sarebbe un lavoro in psicoterapia per capire da dove arrivano e a cosa le "servono" questi pensieri ossessivi, in modo da depotenziare questo meccanismo che costituisce un limite alla sua serenità.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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Utente
Grazie Dottoressa per avermi dato il suo parere.
Le pongo un'ultima domanda, la rivolgo a lei essendomi vergognata a farla di persona alla mia terapeuta.
È normale provare eccitazione sessuale guardando foto/video/persone anche dello stesso sesso che rimandano a riferimenti sessuali?
È un po come chiederle: è normale provare eccitazione anche guardando due donnein atteggiamenti intimi che rimandano al sesso pur essendo eterosessuali?
Ho sempre pensato fosse normale in quanto l eccitazione si genera al pensiero del sesso e del piacere, sia se questo sia generato da rapporti uomo/donna che da rapporti donna/donna. Non mi capita mai di provare eccitazione quando si tratta di vedere rapporti uomo/uomo, ma anche qui ho pensato che la mia eccotazione nel vedere rapporti donna/donna fosse più collegato ad un immedesimazione piuttosto che ad un'attrazione.
Potrebbe darmi delle delucidazioni?

Grazie ancora!
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Utente
E soprattutto vorrei chiederle perché è normale provare eccitazione alla vista di materiale pornografico omosessuale, pur essendo eterosessuali, quindi sempre essendo stati attratti dall'altro sesso ? Per trasgressione? Per normale risposta al piacere dato dal sesso?
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 696 14
"ho pensato che la mia eccitazione nel vedere rapporti donna/donna fosse più collegato ad un immedesimazione piuttosto che ad un'attrazione" è un pensiero plausibile. Inoltre, nell'atto sessuale che coinvolge due donne i neuroni specchio possono rimandare alle sensazioni di un piacere femminile provato sia dall'una che dall'altra partner.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicoterapeuta Torino
pg.cattelan@hotmail.it

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Utente
La ringrazio davvero Dottoressa.
Ho trovato il consulto con lei in aggiunta alla chiacchierata con la mia terapeuta, davvero d'aiuto.
Probabilmente l anonimato mi ha consentito di fare domande senza vergogna ed ho trovato lei disponibile ad aiutarmi.
Le sue risposte mi danno la consapevolezza che è un pensiero ossessivo e nulla di concreto.
So che le rassicurazioni rientrano nel circolo vizioso dei disturbi di natura ossessiva, ma in questo caso ho finito le domande da pormi e dal momento in cui ho avuto tutti i chiarimenti sul mio orientamento, ho l'unica alternativa di far scorrere i miei pensieri senza dargli peso.

Grazie ancora.
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