Scoperta paternità
Buongiorno ho 42 anni e convivo con la mia compagna che ne ha 41, Da poche settimane abbiamo scoperto della sua gravidanza.
Solo che sto vivendo questa cosa con molta ansia (essere ansioso fa parte di me lo sono sempre stato) mi sono venuti un sacco di dubbi sulla nostra relazione.
La nostra relazione procede da 3 anni e le cose non posso dire che siano andate male a volte però qualche dubbio su quello che provavo e sulla nostra compatibilità l ho avuto, diciamo che da parte mia ho avuto qualche intoppo o ripensamento in questi anni soprattutto da quando abbiamo incominciato a convivere.
Avevamo già avuto dei discorsi sulla possibilità di diventare genitori, ma ora che la cosa è diventata realtà ho paura di aver sbagliato tutto... mi viene molta ansia e rimugino mentale negativo riguardo la mia relazione e la mia compagna soprattutto nel tardo pomeriggio.
Solo che sto vivendo questa cosa con molta ansia (essere ansioso fa parte di me lo sono sempre stato) mi sono venuti un sacco di dubbi sulla nostra relazione.
La nostra relazione procede da 3 anni e le cose non posso dire che siano andate male a volte però qualche dubbio su quello che provavo e sulla nostra compatibilità l ho avuto, diciamo che da parte mia ho avuto qualche intoppo o ripensamento in questi anni soprattutto da quando abbiamo incominciato a convivere.
Avevamo già avuto dei discorsi sulla possibilità di diventare genitori, ma ora che la cosa è diventata realtà ho paura di aver sbagliato tutto... mi viene molta ansia e rimugino mentale negativo riguardo la mia relazione e la mia compagna soprattutto nel tardo pomeriggio.
Gentile Utente,
diventare genitori è un passaggio esistenziale che smuove molte parti di noi, anche quelle che pensavamo di aver già chiarito. Può accadere che una gravidanza (anche se desiderata, anche se già contemplata razionalmente) porti alla luce interrogativi profondi sulla propria identità, sulla relazione, sulle scelte fatte. In momenti così carichi di cambiamento, non è raro che emergano ansie, dubbi, timori, e che si affaccino pensieri a tratti disorientanti.
Lei parla di un vissuto ansioso che l’accompagna da sempre, dice di aver paura di aver sbagliato tutto . Le chiedo: secondo lei, cosa sta cercando di dirle in questo momento la sua ansia? Da dove viene questa voce? A chi appartiene questo timore? E cosa, dentro di lei, ha bisogno di essere visto o accolto proprio ora?
Ha menzionato alcuni dubbi emersi nella convivenza e, a tratti, sulla compatibilità con la sua compagna. Queste domande che oggi si fanno più pressanti potrebbero avere radici che vale la pena esplorare con attenzione. Ad esempio: come ha vissuto in passato i legami stretti? Quali aspettative porta nella relazione? E quali modelli relazionali le sono familiari, forse anche senza esserne del tutto consapevole?
Non c’è una risposta giusta o sbagliata a questi interrogativi, ma solo un percorso possibile di esplorazione che potrebbe aiutarla a distinguere ciò che appartiene a una risposta emotiva temporanea da ciò che invece chiede un cambiamento più profondo.
Si dia il permesso di ascoltarsi senza fretta e senza la necessità immediata di trovare soluzioni. A volte, è proprio dallo spazio delle domande che cominciano a emergere risposte autentiche.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
diventare genitori è un passaggio esistenziale che smuove molte parti di noi, anche quelle che pensavamo di aver già chiarito. Può accadere che una gravidanza (anche se desiderata, anche se già contemplata razionalmente) porti alla luce interrogativi profondi sulla propria identità, sulla relazione, sulle scelte fatte. In momenti così carichi di cambiamento, non è raro che emergano ansie, dubbi, timori, e che si affaccino pensieri a tratti disorientanti.
Lei parla di un vissuto ansioso che l’accompagna da sempre, dice di aver paura di aver sbagliato tutto . Le chiedo: secondo lei, cosa sta cercando di dirle in questo momento la sua ansia? Da dove viene questa voce? A chi appartiene questo timore? E cosa, dentro di lei, ha bisogno di essere visto o accolto proprio ora?
Ha menzionato alcuni dubbi emersi nella convivenza e, a tratti, sulla compatibilità con la sua compagna. Queste domande che oggi si fanno più pressanti potrebbero avere radici che vale la pena esplorare con attenzione. Ad esempio: come ha vissuto in passato i legami stretti? Quali aspettative porta nella relazione? E quali modelli relazionali le sono familiari, forse anche senza esserne del tutto consapevole?
Non c’è una risposta giusta o sbagliata a questi interrogativi, ma solo un percorso possibile di esplorazione che potrebbe aiutarla a distinguere ciò che appartiene a una risposta emotiva temporanea da ciò che invece chiede un cambiamento più profondo.
Si dia il permesso di ascoltarsi senza fretta e senza la necessità immediata di trovare soluzioni. A volte, è proprio dallo spazio delle domande che cominciano a emergere risposte autentiche.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 405 visite dal 27/05/2025.
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