Non so cosa mi sia successo, ma il mio corpo parla: è possibile un abuso dimenticato?

Buongiorno,
sono una donna di 28 anni e vi scrivo perché sto attraversando un momento di grande confusione e vorrei un parere perché credo di star diventando pazza.

Da anni soffro, a periodi, di disfagia psicogena ma di recente, in seguito a un focus specifico su questo sintomo all’interno del mio percorso terapeutico, abbiamo iniziato a lavorare con tecniche EMDR.
Durante una delle prime sedute in cui mi veniva chiesto di concentrarmi sulla sensazione alla gola, ho iniziato ad avvertire sensazioni insolite e disturbanti: tensioni alle braccia, immagini corporee non chiare, attivazione genitale improvvisa non legata a desiderio, e un forte senso di nausea.
La settimana dopo, sotto la doccia, senza alcuna volontà cosciente, ho avuto una sorta di flash corporeo: ho sentito qualcosa di ruvido che sfregava tra le gambe e delle mani che mi spingevano giù per le spalle, con una pressione nella zona genitale. Non c’erano immagini, suoni o emozioni riconoscibili: solo una sensazione corporea nuda, tattile, molto concreta. Il mio corpo sembrava reagire da sé. Subito dopo ho avuto una crisi: iperattivazione, sensazione di impazzire, rabbia incontenibile, impulso a colpirmi, nausea violenta, pianto. È stato un momento di shock mai provato prima.
Il punto più difficile è stato quando il mio ragazzo, nel contesto di uno scherzo (che però io gli avevo già chiesto in passato di evitare), mi ha toccata nella zona genitale sopra i vestiti. La mia reazione è stata completamente fuori controllo: rabbia esplosiva, urla, bisogno urgente di rifugiarmi, sensazione di essere in pericolo, conati di vomito che ho faticato a contenere. Da allora faccio fatica a tollerare la sua vicinanza fisica: mi sento ipervigilante, come se il mio sistema nervoso lo percepisse come una minaccia, anche se razionalmente so che non c'è intenzionalità.
Fatico a mangiare e dormire, mi sento estraniata dal mio stesso corpo. Non ho mai avuto un'esperienza simile, nonostante abbia vissuto episodi di depressione e disagio emotivo in passato, ma questo è completamente diverso: non parte da un pensiero o da un'emozione, è il corpo che parla per conto proprio.
Non ho ricordi narrativi di abusi o esperienze sessuali traumatiche, ma ora mi chiedo:
- È possibile che il corpo reagisca in questo modo anche in assenza di memoria cosciente?
- Questo tipo di reazioni fisiche e psico-emotive possono derivare da un trauma relazionale precoce, o sono più tipiche di esperienze fisiche (ad es.
abuso reale)?
- Come si può distinguere, se possibile, una memoria implicita da una rappresentazione simbolica?

Sto seguendo il mio percorso terapeutico con attenzione, ma... sinceramente mi sembra di star impazzendo e non so da che parte girarmi.
Sento che se non trovo una spiegazione sicura, certa e comprovata perdo la test... Grazie mille.
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 40
Le consiglio di parlarne con la terapeuta che ha utilizzato l'EMDR, che dovrebbe essere edotta sulle possibili reazioni e controindicazioni all'uso di questa tecnica.
Sotto i 3 anni di solito non c'è memoria cosciente, ma le esperienze vissute fino a quell'età, in particolare traumatiche, possono restare impresse ed operanti per molto tempo, per il cosiddetto fenomeno dell'"imprinting".

Valentina Sciubba Psicoterapeuta
Terapia Breve strategico-gestaltica
Colloqui a distanza
www.valentinasciubba.it
3381762781

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Grazie delle velocissima risposta, dottoressa. Sì, ne parlerò con la mia terapeuta nel prossimo appuntamento, ma queste cose sono emerse da così poco tempo e in un lasso di tempo così ristretto tra loro, che ancora non ho avuto tempo di parlargliene (non voglio disturbarla fuori orario o durante il weekend).
Io vorrei solo capire se può trattarsi di un qualcosa di "fabbricato" dalla mia mente, anche se il segnale corporeo è così forte, oppure se posso fidarmi di quello che mi dice il corpo. Può essere che magari stia somatizzando qualcosa di psicologico, invece? O... non lo so, che la mia mente stia facendo qualche scherzo che non capisco? In questo periodo sento come se la mia consapevolezza fosse solo un ospite e il mio corpo padrone di casa.
La mia terapeuta è molto cauta nell'esporsi, e capisco lo faccia perché teme che dire "sì, probabilmente è questo o quello" finirebbe con il condizionarmi... ma io ho bisogno di qualche certezza, ho bisogno di sapere di cosa fidarmi. Ho il terrore che non riaffiorino memorie certe e chiare e io rimarrò col dubbio per tutta la vita... non riesco ad accettare questa cosa.
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