Ho perso l’anima ?

Dottori ho bisogno di voi.
Ieri mettevo in atto una compulsione.
Quando ho chiuso lo schema mi sono messo a letto e mi sentivo benissimo.
Provavo un amore meraviglioso, desideravo scrivere a una mia amica, di vedere la mia famiglia.
Come se in quella dimensione nessun problema esistesse.
Poi arriva un pensiero intrusivo e improvvisamente l’amore sparisce.
Sono preoccupato.
Ho per caso perso l’amore e quindi la mia anima?
Secondo voi si può perdere il sentimento d’amore?
Anima e amore sono la stessa cosa?
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Grazie per averci scritto con così tanta autenticità.
Secondo lei, nel suo corpo, dove si trova l'amore? E dove collocherebbe l'anima, fisicamente?

Quando dice "mi sentivo benissimo, provavo un amore meraviglioso, desideravo scrivere a una mia amica, vedere la mia famiglia" sta parlando di un momento di connessione profonda con sé stesso, con gli altri, col mondo.
Ma poi arriva quel pensiero intrusivo e improvvisamente l’amore sparisce: sta descrivendo un fenomeno molto frequente in chi ha vissuti ansiosi o compulsivi. L'amore c’è, ma viene messo in ombra dalla mente che teme di perderlo.

L’amore autentico non si perde: può affievolirsi, può essere nascosto, congelato, interrotto da pensieri intrusivi, modificarsi, ma non si cancella. L'amore è uno stato interno, una forma di apertura. I pensieri possono coprirlo, ma non distruggerlo.

L’amore è una delle espressioni più alte dell’anima (non sono certo la stessa cosa, ma si "toccano"). La nostra anima è molto più ampia e complessa: contiene anche il dubbio, la rabbia, la paura, la vergogna, e persino i pensieri intrusivi. Non sono nemici dell’anima, ma una delle sue tante espressioni.

Nel momento in cui lei chiude lo "schema" (immagino intenda un rituale compulsivo), sente un sollievo immediato. Ma poi arriva il pensiero disturbante, il dubbio che tutto sia fragile, e allora ritorna la paura: e se lo perdo?
È un circolo molto comune nelle persone con DOC o tratti ossessivi: più voglio proteggere qualcosa che amo, più ho paura di perderlo. Ma il sentimento autentico non si spegne solo perché un pensiero lo attraversa.

In terapia, potrebbe lavorare sulla tolleranza al dubbio e all’imperfezione: l’amore non è uno stato puro e costante, è un fluire che va e viene, anche nel corso della giornata.
Concedersi uno spazio terapeutico in cui esplorare senza giudizio questi vissuti profondi, in un contesto sicuro, potrebbe aiutarla.

Un caro saluto,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Utente
Utente
Buonasera dottoressa. Innanzitutto grazie per la bellissima risposta. L’amore lo collocherei nel petto proprio dove lo sento e la stessa cosa mi sento di fare con l’anima . Volevo chiederle. Secondo lei cos’è l’amore? È un’energia o uno stato di coscienza?
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Buonasera,

Lo sa che mi ha fatto proprio una bella domanda? È una questione che mi pongo spesso, sia sul piano personale che su quello professionale. Alla fine amiamo tante cose (il lavoro, la famiglia, la casa, dio, il partner, gli amici, i genitori...) eppure non ci soffermiamo mai su cosa sia la vera essenza dell'amore.

Le risponderei, forse, che è una sorta di energia che, come un filo, lega le persone ma senza fare nodi: permette di avvicinarsi e di allontanarsi. Quando stringe, costringe, obbliga, non è più amore.

Lei colloca l'amore e l'anima nel petto, dove alberga il cuore. Non è sicuramente un caso se li percepisce così indissolubilmente legati.

Si ricordi che, anche quando mette in atto le compulsioni, lei è degno d'amore.

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
A me personalmente spaventa l’idea che l’amore possa essere un’energia perché in quel caso la percepirei come un qualcosa che si può perdere. (Sicuramente mi sbaglio). Se invece considero l’amore come uno stato di coscienza, in quel caso sarebbe come una dimensione accessibile in determinate circostanze e che quindi non può essere perduta
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
È destabilizzante pensare all’amore come qualcosa di incerto, fluido o non pienamente controllabile. Il bisogno di definizioni stabili e rassicuranti nasce da una profonda esigenza di sicurezza emotiva: è un tentativo assolutamente umano di proteggersi da ciò che non si può prevedere o trattenere.

Può vedere questo suo timore come un importante messaggio relazionale: forse le sta parlando del suo rapporto con la vulnerabilità, con il desiderio di permanenza o con esperienze in cui l’accesso all’amore è sembrato instabile o condizionato.

L’amore, se inteso come stato di coscienza può effettivamente essere uno spazio interiore che si coltiva... Ma anche in questo caso, non si tratta di qualcosa da possedere una volta per tutte. Forse il punto non è se si possa perdere o meno, ma se possiamo tollerare l’idea che l’amore (come ogni esperienza umana) sia dinamico, e che il nostro compito non sia controllarlo, ma incontrarlo ogni volta da capo, con presenza e fiducia... Anche l’incertezza può diventare meno minacciosa e più viva!

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie per le belle parole dottoressa
Segnala un abuso allo Staff
Utente
Utente
Dottoressa buonasera . Le scrivo per parlarle di quello che mi è successo stasera che premetto è molto simile alla scorsa volta. Stavo con la mia famiglia e mi sentivo molto pieno emotivamente, sentivo amore anche se c’era anche la paura molto forte. Dentro di me l’istinto a concludere uno schema, così mi isolo nella mia stanza e inizio a ripeterlo compulsivamente. Ho dovuto ripeterlo almeno 50 volte prima di risolverlo e quando ho finito non sentivo più l’amore che sentivo all’inizio . Mi sento tanto in colpa per avere messo in atto le compulsioni e ho paura di avere commesso qualcosa di irreparabile e irreversibile : perdere l’amore . È possibile che sia successo e che nel mettere in atto le compulsioni quell’energia sia stata dispersa o dissipata ? Spero possa rassicurarmi
Segnala un abuso allo Staff

Consulti su disturbi d'ansia

Altri consulti in psicologia