Ho dei dubbi che la mia compagna sia bisessuale
Buonasera Dottori,
Gentilmente sono a sottoporvi una domanda sperando in una vostra cordiale risposta.
Ho una compagna da 9 anni e abbiamo una bambina 6, una vita sensuale con la mia compagna mai stata per così dire "brillante", non ha mai amato farsi vedere nuda più di tanto ne abbandonarsi a pratiche come la masturbazione da parte mia oppure baci un po più passionali.
Ha sempre giustificato questi aspetti con un semplice "mi ha sempre dato noia anche prima di conoscerti, sono fatta cosi".
Ho sempre trovato particolare questo tipo di atteggiamento ma ho sempre cercato di non darvi un peso eccessivo in quanto ognuno deve sentirsi libero di esprimersi per come meglio crede. All'inizio mi confesso' di aver sempre saputo di attrarre le donne e che la donna in senso generale (nelle forme femminili) la trova attraente ma di aver sempre respinto questo che per lei era dato di fatto.
Una volta per diciamo "scherzare" gli ho proposto di andare sola in casa di una nostra vicina di casa sapevamo entrambi che era bisex, volevamo stuzzicarla un po, dopo una lieve resistenza ha accettato.
Preciso che la vicina ogni volta guardava la mia compagna con un "certo esplicito appetito", noi su questo abbiamo sempre"scherzato verbalmente"
La "visita alla vicina" non ha sortito nessun effetto "pratico tra di loro", ne sonio certo perché dal muro confinante sentivo ogni cosa.
Tornando agli ultimi due anni ha mostrato sempre meno interesse per il sesso con me, complice dice lei, lo stress quotidiano. Il sesso è sempre più sporadico e "essenziale".
Arrivati entrambi all orgasmo immediatamente si alza e finisce tutto lì, senza effusioni di nessun tipo.
Percepisco che non ha interesse per il sesso ma non capisco se con me o con l uomo in generale. Ultimamente mi parla spesso di una sua compagna d infanzia che ha ritrovato sul posto di lavoro e da un po che frequenta anche fuori. si è anche sbilanciata dicendo che l uomo tradizionale ormai è passato, il genitale dell uomo non interessa più anche visivamente e che è molto più bella una donna nuda che un uomo nudo.
Provocandola gli detto "fettivamente molte donne stanno perdendo interesse per il genere maschile scoprendosi piacevolmente bisex" rimasta in silenzio ha continuato a dire che il "giocattolino" dell uomooggi giorno non serve più o perlomeno non più essenziale.
Vorrei un vostro cordiale punto di vista in merito a ciò che vi ho esposto, il mio pensiero è che possa essere all'atto pratico bisessuale, non sarebbe un problema parlarne se lo si aprisse, sa che sono molto liberale (agli inizi del rapporto incuriositi abbiamo avuto un esperienza piu che piacevole a tre con un transessuale e con me passivo, piaciuto voluto da entrambi ma piu replicato) e molta della sua insoddisfazione quotidiana sia anche dettata da questa "scoperta".
Ogni giorno è nervosa dando colpa ad un quotidiano pieno di stress e problematiche gestionali a livello familiare.
In attesa di un cordiale riscontro
Saluti
Gentilmente sono a sottoporvi una domanda sperando in una vostra cordiale risposta.
Ho una compagna da 9 anni e abbiamo una bambina 6, una vita sensuale con la mia compagna mai stata per così dire "brillante", non ha mai amato farsi vedere nuda più di tanto ne abbandonarsi a pratiche come la masturbazione da parte mia oppure baci un po più passionali.
Ha sempre giustificato questi aspetti con un semplice "mi ha sempre dato noia anche prima di conoscerti, sono fatta cosi".
Ho sempre trovato particolare questo tipo di atteggiamento ma ho sempre cercato di non darvi un peso eccessivo in quanto ognuno deve sentirsi libero di esprimersi per come meglio crede. All'inizio mi confesso' di aver sempre saputo di attrarre le donne e che la donna in senso generale (nelle forme femminili) la trova attraente ma di aver sempre respinto questo che per lei era dato di fatto.
Una volta per diciamo "scherzare" gli ho proposto di andare sola in casa di una nostra vicina di casa sapevamo entrambi che era bisex, volevamo stuzzicarla un po, dopo una lieve resistenza ha accettato.
Preciso che la vicina ogni volta guardava la mia compagna con un "certo esplicito appetito", noi su questo abbiamo sempre"scherzato verbalmente"
La "visita alla vicina" non ha sortito nessun effetto "pratico tra di loro", ne sonio certo perché dal muro confinante sentivo ogni cosa.
Tornando agli ultimi due anni ha mostrato sempre meno interesse per il sesso con me, complice dice lei, lo stress quotidiano. Il sesso è sempre più sporadico e "essenziale".
Arrivati entrambi all orgasmo immediatamente si alza e finisce tutto lì, senza effusioni di nessun tipo.
Percepisco che non ha interesse per il sesso ma non capisco se con me o con l uomo in generale. Ultimamente mi parla spesso di una sua compagna d infanzia che ha ritrovato sul posto di lavoro e da un po che frequenta anche fuori. si è anche sbilanciata dicendo che l uomo tradizionale ormai è passato, il genitale dell uomo non interessa più anche visivamente e che è molto più bella una donna nuda che un uomo nudo.
Provocandola gli detto "fettivamente molte donne stanno perdendo interesse per il genere maschile scoprendosi piacevolmente bisex" rimasta in silenzio ha continuato a dire che il "giocattolino" dell uomooggi giorno non serve più o perlomeno non più essenziale.
Vorrei un vostro cordiale punto di vista in merito a ciò che vi ho esposto, il mio pensiero è che possa essere all'atto pratico bisessuale, non sarebbe un problema parlarne se lo si aprisse, sa che sono molto liberale (agli inizi del rapporto incuriositi abbiamo avuto un esperienza piu che piacevole a tre con un transessuale e con me passivo, piaciuto voluto da entrambi ma piu replicato) e molta della sua insoddisfazione quotidiana sia anche dettata da questa "scoperta".
Ogni giorno è nervosa dando colpa ad un quotidiano pieno di stress e problematiche gestionali a livello familiare.
In attesa di un cordiale riscontro
Saluti
Grazie per aver condiviso con così tanta apertura e rispetto un tema complesso e delicato.
Dal punto di vista sistemico-relazionale, ciò che emerge è la presenza di più livelli intrecciati: il desiderio sessuale, l’identità e l’orientamento sessuale, il modo in cui vi percepite e vi esprimete nella relazione, il peso del quotidiano e dei ruoli familiari, e infine il "non detto".
La sessualità nella coppia è un linguaggio, non un gesto, che può rivelare stati emotivi, bisogni, ferite, cambiamenti di identità o distanza nella relazione. Il suo racconto restituisce l’immagine di una partner che forse sta attraversando un momento di cambiamento interno, e che sta (ri)esplorando, magari in modo non del tutto consapevole, alcune dimensioni del proprio desiderio, del proprio corpo e della propria identità sessuale.
Il calo di desiderio verso di lei e l’interesse ricorrente verso una figura femminile significativa (e alcune affermazioni apparentemente provocatorie) potrebbero essere letti come segnali di una fase di transizione o di conflitto. Allo stesso tempo, la sua posizione (da quanto racconta) è aperta, accogliente, non giudicante.
Forse nella coppia sta emergendo un bisogno di ridefinizione di intimità, identità, confini e desiderio. Non si tratta solo di capire se è bisessuale (cosa le cambierebbe?), ma di comprendere cosa sta accadendo nella relazione, come si sente lei e come si sente la sua compagna in questo momento della vita, e se ci sono ancora spazi di intimità condivisa possibili, anche diversi da quelli del passato.
Consideri che lo stress quotidiano e la gestione familiare possono rappresentare un contenitore che catalizza tensioni più profonde, e che il silenzio, l’ironia o l’ambiguità comunicativa (come nel caso delle sue affermazioni o provocazioni) possono nascondere difficoltà nel confrontarsi apertamente, per timore di ferire o di essere fraintesi.
Se sentisse il bisogno di un accompagnamento, una consulenza di coppia sistemico-relazionale potrebbe offrirvi la possibilità di rimettere in circolo il dialogo, con rispetto e autenticità.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto,
Dal punto di vista sistemico-relazionale, ciò che emerge è la presenza di più livelli intrecciati: il desiderio sessuale, l’identità e l’orientamento sessuale, il modo in cui vi percepite e vi esprimete nella relazione, il peso del quotidiano e dei ruoli familiari, e infine il "non detto".
La sessualità nella coppia è un linguaggio, non un gesto, che può rivelare stati emotivi, bisogni, ferite, cambiamenti di identità o distanza nella relazione. Il suo racconto restituisce l’immagine di una partner che forse sta attraversando un momento di cambiamento interno, e che sta (ri)esplorando, magari in modo non del tutto consapevole, alcune dimensioni del proprio desiderio, del proprio corpo e della propria identità sessuale.
Il calo di desiderio verso di lei e l’interesse ricorrente verso una figura femminile significativa (e alcune affermazioni apparentemente provocatorie) potrebbero essere letti come segnali di una fase di transizione o di conflitto. Allo stesso tempo, la sua posizione (da quanto racconta) è aperta, accogliente, non giudicante.
Forse nella coppia sta emergendo un bisogno di ridefinizione di intimità, identità, confini e desiderio. Non si tratta solo di capire se è bisessuale (cosa le cambierebbe?), ma di comprendere cosa sta accadendo nella relazione, come si sente lei e come si sente la sua compagna in questo momento della vita, e se ci sono ancora spazi di intimità condivisa possibili, anche diversi da quelli del passato.
Consideri che lo stress quotidiano e la gestione familiare possono rappresentare un contenitore che catalizza tensioni più profonde, e che il silenzio, l’ironia o l’ambiguità comunicativa (come nel caso delle sue affermazioni o provocazioni) possono nascondere difficoltà nel confrontarsi apertamente, per timore di ferire o di essere fraintesi.
Se sentisse il bisogno di un accompagnamento, una consulenza di coppia sistemico-relazionale potrebbe offrirvi la possibilità di rimettere in circolo il dialogo, con rispetto e autenticità.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Gentile Dott.ssa Carbone sono a ringraziarla per il tempo dedicatomi. La sua è ovviamente una disamina di interesse e motivo di riflessione. Sono un compagno del tutto fuori o da ogni giudizio, la mia lei mi lascia libero di esprimere le mie preferenze o interessi (in generale ma soprattutto sessulmente parlando, visto la nostra pregressa esperienza a tre è decisamente a conoscenza del mio "interesse e compiacimento " anche verso il fallo) dicendomi nell'occasione dell'argomento "Come io sono libera lo sei anche tu in quello che ti piace (riferito al fallo) e io non ti giudico". "Come io sono libera...", parole interessanti sulle quali ho riflettuto, che siano una richiesta di accoglimento? Un voler dire senza farlo esplicitamente nella speranza che io capisca?
Non ho trovato risposta a queste domande ma solo una negazione da parte sua alla mia domanda in forma gentile e accogliente se provava interesse per le donne. Però questo esordio " Cone io sono libera. " credo contenga profondità e sfumature che io mio malgrado non riesco a cogliere. Per la sua presunta possibile o concreta bisessualità non sarebbe ne un ostacolo ne ovviamente motivo di dissidio con lei,ma da parte sua perdura la negazione. Ha ammesso di sentirsi confusa e in tale maniera spesso si comporta.
32 anni lei, ed ha realizzato e concretizzato aspetti portanti della vita individuale e di coppia, laurea magistrale , lavoro stabile con prospettive interessanti, famiglia. Nonostante gli obiettivi di vita raggiunti guarda con insoddisfazione a ciò che non ha raggiunto, una solidità economica a livello familiare ed un altro aspetto di natura puramente pratica di cui preferisco non fare menzione. l insoddisfazione in lei la fa da padrona, senz'altro esagecerbata da un quotidiano pressante e ciclicamente ripetitivo nella quotidianità delle dinamiche familiari.
A lei e alle sue indubbie competenze mi rimetto qualora abbia piacere di dedicarmi un piccoli spazio del suo tempo rispondendomi.
Cordialmente saluti
Non ho trovato risposta a queste domande ma solo una negazione da parte sua alla mia domanda in forma gentile e accogliente se provava interesse per le donne. Però questo esordio " Cone io sono libera. " credo contenga profondità e sfumature che io mio malgrado non riesco a cogliere. Per la sua presunta possibile o concreta bisessualità non sarebbe ne un ostacolo ne ovviamente motivo di dissidio con lei,ma da parte sua perdura la negazione. Ha ammesso di sentirsi confusa e in tale maniera spesso si comporta.
32 anni lei, ed ha realizzato e concretizzato aspetti portanti della vita individuale e di coppia, laurea magistrale , lavoro stabile con prospettive interessanti, famiglia. Nonostante gli obiettivi di vita raggiunti guarda con insoddisfazione a ciò che non ha raggiunto, una solidità economica a livello familiare ed un altro aspetto di natura puramente pratica di cui preferisco non fare menzione. l insoddisfazione in lei la fa da padrona, senz'altro esagecerbata da un quotidiano pressante e ciclicamente ripetitivo nella quotidianità delle dinamiche familiari.
A lei e alle sue indubbie competenze mi rimetto qualora abbia piacere di dedicarmi un piccoli spazio del suo tempo rispondendomi.
Cordialmente saluti
Nel leggerla, il suo desiderio di comprensione mi sembra sincero, come il profondo rispetto per la libertà sessuale della sua partner e l'esigenza di sentirsi comunque accolto nel suo vissuto.
L’espressione da lei riportata ( Come io sono libera, lo sei anche tu ) può effettivamente aprire molteplici scenari interpretativi, soprattutto quando si inserisce in una relazione affettiva dove coesistono autenticità, curiosità e come lei sottolinea anche momenti di confusione.
Talvolta, parole apparentemente semplici possono celare inviti impliciti, tentativi di esplorazione o il bisogno di rassicurarsi che l’amore non venga meno, anche di fronte a sfumature incerte dell’identità...
Il suo interrogativo mi sembra profondo: si chiede se quelle parole siano state una richiesta di accoglimento, oppure una forma indiretta di comunicazione emotiva.
In assenza di una conferma esplicita da parte dell’altra persona, ogni interpretazione rimane sospesa, e forse l’unico terreno solido su cui posarsi resta l’ascolto reciproco, paziente e sincero. A volte la confusione dell’altro può disorientare, ma può anche essere il riflesso di un processo interno che ha bisogno di tempo per decantare, e che può trovare nel dialogo autentico un prezioso spazio di fioritura.
Ma il dialogo non può essere mai forzato... è un fiore che nasce se entrambi i partner lo coltivano.
Nel frattempo, credo sia importante che anche lei possa esplorare e custodire i suoi bisogni, i suoi desideri e i suoi vissuti, senza che siano invalidati dal silenzio o dall’ambiguità.
Resto a disposizione se desidera approfondire questi temi in un contesto più strutturato, dove poter dare voce a tutto ciò che in questo momento sente così vivo e complesso.
Grazie per la fiducia che ha riposto nelle mie parole,
L’espressione da lei riportata ( Come io sono libera, lo sei anche tu ) può effettivamente aprire molteplici scenari interpretativi, soprattutto quando si inserisce in una relazione affettiva dove coesistono autenticità, curiosità e come lei sottolinea anche momenti di confusione.
Talvolta, parole apparentemente semplici possono celare inviti impliciti, tentativi di esplorazione o il bisogno di rassicurarsi che l’amore non venga meno, anche di fronte a sfumature incerte dell’identità...
Il suo interrogativo mi sembra profondo: si chiede se quelle parole siano state una richiesta di accoglimento, oppure una forma indiretta di comunicazione emotiva.
In assenza di una conferma esplicita da parte dell’altra persona, ogni interpretazione rimane sospesa, e forse l’unico terreno solido su cui posarsi resta l’ascolto reciproco, paziente e sincero. A volte la confusione dell’altro può disorientare, ma può anche essere il riflesso di un processo interno che ha bisogno di tempo per decantare, e che può trovare nel dialogo autentico un prezioso spazio di fioritura.
Ma il dialogo non può essere mai forzato... è un fiore che nasce se entrambi i partner lo coltivano.
Nel frattempo, credo sia importante che anche lei possa esplorare e custodire i suoi bisogni, i suoi desideri e i suoi vissuti, senza che siano invalidati dal silenzio o dall’ambiguità.
Resto a disposizione se desidera approfondire questi temi in un contesto più strutturato, dove poter dare voce a tutto ciò che in questo momento sente così vivo e complesso.
Grazie per la fiducia che ha riposto nelle mie parole,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Gentile Dottoressa,
Nella convicine che molte situazioni che viviano ed il modo in cui le viviamo con le "aspettative" che ci auspichiano non siano altro che la proiezione i cio' che in noi riecheggia piu' o meno sottovoce, mi sono preso volutamente qualche giorno per risponderle così da poter fare una valutazione introspettiva che fosse il più lucida possibile. I contatti della mia compagna con questa amica più o meno "particolare" sono sempre telelefonici e non ho modo di sapere che ve ne siano di altra tipologia in quanto colleghe di lavoro che tra l altro dista anche un po da dove abitiamo noi quindi i loro contatti che siano effusioni o anhe di natura più intima possono accadere lontano dai miei occhi o da chi conosciamo senza pressoché alcuna concreta possibilità che se ne venga a conoscenza. Detto questo, torno su di me in questi giorni cercando una valutazione obiettiva e priva di autocritica, ho sempre avuto una notevole passione per il fallo ma sempre strettamente collegato al transessuale ( prima della mia compagna ho avuto diverse esperienze complete e sempre da passivo) e sempre ripudiato l idea di quello di un uomo. Ma ultimamente sto maturando l idea che forse, non disdegnerei un esperienza di sola natura sensuale anche con un uomo. Prima questo pensiero era disturbante, ora non più e mi rendo conto che anche nelle piccolezze come gli esercizi fisici ho propensione per lavorare le parti che creano un corpo femminile, gambe e glutei per esempio il che mi da compiacimento e serenità e di tutto questo la mia compagna w abbondantemente a conoscenza, come sa che amo indossossare indumenti maschili ma con connotazioni femminili come il classico perizoma, ma non me ne ha mai fatto un problema assolutamente. Credo in un analisi lucida che nella ricrrca di conferma che la mia compagna sia bisessuale ci il desiderio da parte mia di confessarmi la stessa cosa e quindi poterlo dite a lei così da poter vivete una vita di coppia e completamente sincera w piena di ogni sfumatura, senza precludere niente e allo stesso tempo continuando ad amarci come abbiamo sempre fatto fino ad ora.
Cordialmente
Nella convicine che molte situazioni che viviano ed il modo in cui le viviamo con le "aspettative" che ci auspichiano non siano altro che la proiezione i cio' che in noi riecheggia piu' o meno sottovoce, mi sono preso volutamente qualche giorno per risponderle così da poter fare una valutazione introspettiva che fosse il più lucida possibile. I contatti della mia compagna con questa amica più o meno "particolare" sono sempre telelefonici e non ho modo di sapere che ve ne siano di altra tipologia in quanto colleghe di lavoro che tra l altro dista anche un po da dove abitiamo noi quindi i loro contatti che siano effusioni o anhe di natura più intima possono accadere lontano dai miei occhi o da chi conosciamo senza pressoché alcuna concreta possibilità che se ne venga a conoscenza. Detto questo, torno su di me in questi giorni cercando una valutazione obiettiva e priva di autocritica, ho sempre avuto una notevole passione per il fallo ma sempre strettamente collegato al transessuale ( prima della mia compagna ho avuto diverse esperienze complete e sempre da passivo) e sempre ripudiato l idea di quello di un uomo. Ma ultimamente sto maturando l idea che forse, non disdegnerei un esperienza di sola natura sensuale anche con un uomo. Prima questo pensiero era disturbante, ora non più e mi rendo conto che anche nelle piccolezze come gli esercizi fisici ho propensione per lavorare le parti che creano un corpo femminile, gambe e glutei per esempio il che mi da compiacimento e serenità e di tutto questo la mia compagna w abbondantemente a conoscenza, come sa che amo indossossare indumenti maschili ma con connotazioni femminili come il classico perizoma, ma non me ne ha mai fatto un problema assolutamente. Credo in un analisi lucida che nella ricrrca di conferma che la mia compagna sia bisessuale ci il desiderio da parte mia di confessarmi la stessa cosa e quindi poterlo dite a lei così da poter vivete una vita di coppia e completamente sincera w piena di ogni sfumatura, senza precludere niente e allo stesso tempo continuando ad amarci come abbiamo sempre fatto fino ad ora.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 864 visite dal 07/07/2025.
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