Ho scoperto una cosa del passato sessuale del mio partner e difficoltà ad accettarlo
Il mese scorso ho accompagnato il mio partner nel suo paese di origine perché c'è stato un lutto nella sua famiglia, mentre stavamo sistemando delle cose in casa è venuto a fare le condoglianze un suo conoscente.
Conoscevo questo ragazzo e circa una decina di anni fa ci eravamo anche usciti insieme, mi sembrava molto a modo, però quest'anno l'ho visto cambiato e dopo un po' che parlavamo ha iniziato a dire che delle tipe (che conosco di vista) si erano risentite quando il mio ragazzo si è messo con me e che ne parlavano al bar del paese e poi ha detto che queste facevano molti complimenti, a quel punto il mio ragazzo l'ha interrotto e gli ha detto che non era mai stato con loro, questo conoscente ha subito replicato che però era stato con un altra, descrivendo la scena e che questa tipa si era molto impegnata per convincerlo e altri particolari, al punto che il mio ragazzo ha cercato di cambiare discorso ed io alla fine l'ho interrotto.
So che con queste due ragazze che gli facevano complimenti non c'è mai stato niente, ma so che c'era un'altra ragazza che era interessata a lui e che usciva in comitiva con loro e che queste due e gli altri del gruppo ci tenevano molto che si mettevano insieme, quindi ho subito sospettato fosse questa la ragazza con cui avrebbe avuto il rapporto.
Il conoscente del mio ragazzo sapeva tutte queste cose perché queste due ragazze avrebbero raccontato del rapporto e del fisico al bar del paese e in altri luoghi, insomma penso che all'epoca la cosa l'abbiano saputa in tanti.
Quando il conoscente è andato via ho provato a farmi raccontare dal mio ragazzo, ma lui ha negato e chiedendogli se quella con cui era stato era la ragazza che pensavo io ha negato ancora.
Io a quel punto ho smesso di insistere perché non mi sembrava il momento adatto, visto che aveva appena perso un parente, aveva da sgomberare la casa e da fare cose burocratiche, non volevo stressarlo con cose accadute tempo prima che stesse con me, ma così facendo ho solo alimentato il mio risentimento, ho cominciato a pretendere di più a letto, ho iniziato a trattarlo male, a rispondergli risentita e lui penso che ci sia stato male perché mi ha detto che lo sto trattando malissimo, che sto rovinando tutto, io non penso che abbia capito il motivo del mio comportamento.
Ieri ha fatto pure un errore al lavoro, dopo che io gli avevo detto che secondo me se avesse fatto così avrebbe di sicuro sbagliato e quindi ieri sera me la sono presa tantissimo con lui e abbiamo litigato, ora mi sento anche in colpa.
Nei giorni scorsi volevo chiarire e dirgli che stavo male per quello che avevo saputo e soprattutto volevo sapere se era vero e se lo fosse stato se la ragazza in questione fosse quella che pensavo io, ma non ci sono riuscita e poi è successo questo errore al lavoro e adesso mi sento stupida ad averlo fatto star male per questa cosa quando ci sono cose più serie.
A questo punto dovrei chiarire con lui?
Dirgli come mi sono sentita o dovrei dimenticare tutto?
Conoscevo questo ragazzo e circa una decina di anni fa ci eravamo anche usciti insieme, mi sembrava molto a modo, però quest'anno l'ho visto cambiato e dopo un po' che parlavamo ha iniziato a dire che delle tipe (che conosco di vista) si erano risentite quando il mio ragazzo si è messo con me e che ne parlavano al bar del paese e poi ha detto che queste facevano molti complimenti, a quel punto il mio ragazzo l'ha interrotto e gli ha detto che non era mai stato con loro, questo conoscente ha subito replicato che però era stato con un altra, descrivendo la scena e che questa tipa si era molto impegnata per convincerlo e altri particolari, al punto che il mio ragazzo ha cercato di cambiare discorso ed io alla fine l'ho interrotto.
So che con queste due ragazze che gli facevano complimenti non c'è mai stato niente, ma so che c'era un'altra ragazza che era interessata a lui e che usciva in comitiva con loro e che queste due e gli altri del gruppo ci tenevano molto che si mettevano insieme, quindi ho subito sospettato fosse questa la ragazza con cui avrebbe avuto il rapporto.
Il conoscente del mio ragazzo sapeva tutte queste cose perché queste due ragazze avrebbero raccontato del rapporto e del fisico al bar del paese e in altri luoghi, insomma penso che all'epoca la cosa l'abbiano saputa in tanti.
Quando il conoscente è andato via ho provato a farmi raccontare dal mio ragazzo, ma lui ha negato e chiedendogli se quella con cui era stato era la ragazza che pensavo io ha negato ancora.
Io a quel punto ho smesso di insistere perché non mi sembrava il momento adatto, visto che aveva appena perso un parente, aveva da sgomberare la casa e da fare cose burocratiche, non volevo stressarlo con cose accadute tempo prima che stesse con me, ma così facendo ho solo alimentato il mio risentimento, ho cominciato a pretendere di più a letto, ho iniziato a trattarlo male, a rispondergli risentita e lui penso che ci sia stato male perché mi ha detto che lo sto trattando malissimo, che sto rovinando tutto, io non penso che abbia capito il motivo del mio comportamento.
Ieri ha fatto pure un errore al lavoro, dopo che io gli avevo detto che secondo me se avesse fatto così avrebbe di sicuro sbagliato e quindi ieri sera me la sono presa tantissimo con lui e abbiamo litigato, ora mi sento anche in colpa.
Nei giorni scorsi volevo chiarire e dirgli che stavo male per quello che avevo saputo e soprattutto volevo sapere se era vero e se lo fosse stato se la ragazza in questione fosse quella che pensavo io, ma non ci sono riuscita e poi è successo questo errore al lavoro e adesso mi sento stupida ad averlo fatto star male per questa cosa quando ci sono cose più serie.
A questo punto dovrei chiarire con lui?
Dirgli come mi sono sentita o dovrei dimenticare tutto?
Grazie per aver condiviso una situazione così complessa e delicata.
Quello che descrive riguarda non solo un evento del passato, ma il modo in cui emozioni non espresse, come insicurezza, rabbia e bisogno di chiarezza, possono farsi spazio nei gesti quotidiani, nei silenzi e nei conflitti, fino a diventare incomprensioni dolorose per entrambi.
Il punto non è solo sapere la verità, ma capire insieme cosa ha smosso in lei quell’episodio e come questo stia influenzando oggi la relazione, anche in termini di fiducia, vicinanza e comunicazione.
Spesso, in questi casi, parlarne insieme in uno spazio protetto e guidato può fare la differenza.
Se lo desidera, possiamo fissare un primo colloquio (individuale o di coppia) per aiutarla a fare chiarezza e ritrovare un modo più sereno di stare in relazione.
Resto a disposizione,
Quello che descrive riguarda non solo un evento del passato, ma il modo in cui emozioni non espresse, come insicurezza, rabbia e bisogno di chiarezza, possono farsi spazio nei gesti quotidiani, nei silenzi e nei conflitti, fino a diventare incomprensioni dolorose per entrambi.
Il punto non è solo sapere la verità, ma capire insieme cosa ha smosso in lei quell’episodio e come questo stia influenzando oggi la relazione, anche in termini di fiducia, vicinanza e comunicazione.
Spesso, in questi casi, parlarne insieme in uno spazio protetto e guidato può fare la differenza.
Se lo desidera, possiamo fissare un primo colloquio (individuale o di coppia) per aiutarla a fare chiarezza e ritrovare un modo più sereno di stare in relazione.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Grazie Dottoressa, purtroppo quando ho scritto la mia richiesta non sono riuscita a dire tutto perché non bastavano i caratteri a disposizione.
Comunque si, il fatto che probabilmente il mio ragazzo ha taciuto su un evento del passato, che poi è venuto a galla anche in maniera non proprio delicata, visto le parole usate dall'amico per descrivere la cosa, mi ha causato molta rabbia e frustrazione, è come se dopo questa cosa che ho saputo avessi visto il mio ragazzo per la prima volta, come se non sapessi chi ho accanto. Questo è dato anche dal fatto che mi aveva detto di non aver mai avuto rapporti occasionali e anche dal fatto che la nostra vita sessuale non sia mai stata perfetta, non riesco ad accettare che se fosse come ha detto il suo conoscente, questa ragazza abbia avuto da lui in una sola volta molto di più di quello che ho avuto in questi anni insieme.
In più ho iniziato a fare paragoni, ho paragonato il bello e il divertimento che può derivare da una frequentazione breve e fatta solo di uscite, ad una relazione lunga dove inevitabilmente ci sono anche momenti brutti e problemi da affrontare insieme.
Inoltre è come se questa cosa che è successa, mi avesse rivelato tante cose, come ad esempio il disinteresse del mio ragazzo al sesso, diciamo che non l'ho mai visto poi tanto interessato a me dal punto di vista fisico, non mi è mai sembrato troppo interessato al sesso. Solo inizialmente prima di avere rapporti completi era più affettuoso, dopo piano piano si è raffreddato ed ora penso che sia così perché magari è rimasto deluso da me.
Ora vorrei sapere la verità, ma allo stesso tempo ho anche paura di saperla perché so che probabilmente la verità è quella raccontata dal conoscente e questa verità non mi piace proprio.
Dovrei essere chiara col mio ragazzo e dirgli che anche se lui ha negato io sono sicura che le cose sono andate come ha detto il suo conoscente?
Se nega però non ho ottenuto nulla, mi rimarrebbe sempre il dubbio e anche la speranza che sia tutto finto.
Come posso confrontarmi con lui senza farlo chiudere a riccio?
Comunque si, il fatto che probabilmente il mio ragazzo ha taciuto su un evento del passato, che poi è venuto a galla anche in maniera non proprio delicata, visto le parole usate dall'amico per descrivere la cosa, mi ha causato molta rabbia e frustrazione, è come se dopo questa cosa che ho saputo avessi visto il mio ragazzo per la prima volta, come se non sapessi chi ho accanto. Questo è dato anche dal fatto che mi aveva detto di non aver mai avuto rapporti occasionali e anche dal fatto che la nostra vita sessuale non sia mai stata perfetta, non riesco ad accettare che se fosse come ha detto il suo conoscente, questa ragazza abbia avuto da lui in una sola volta molto di più di quello che ho avuto in questi anni insieme.
In più ho iniziato a fare paragoni, ho paragonato il bello e il divertimento che può derivare da una frequentazione breve e fatta solo di uscite, ad una relazione lunga dove inevitabilmente ci sono anche momenti brutti e problemi da affrontare insieme.
Inoltre è come se questa cosa che è successa, mi avesse rivelato tante cose, come ad esempio il disinteresse del mio ragazzo al sesso, diciamo che non l'ho mai visto poi tanto interessato a me dal punto di vista fisico, non mi è mai sembrato troppo interessato al sesso. Solo inizialmente prima di avere rapporti completi era più affettuoso, dopo piano piano si è raffreddato ed ora penso che sia così perché magari è rimasto deluso da me.
Ora vorrei sapere la verità, ma allo stesso tempo ho anche paura di saperla perché so che probabilmente la verità è quella raccontata dal conoscente e questa verità non mi piace proprio.
Dovrei essere chiara col mio ragazzo e dirgli che anche se lui ha negato io sono sicura che le cose sono andate come ha detto il suo conoscente?
Se nega però non ho ottenuto nulla, mi rimarrebbe sempre il dubbio e anche la speranza che sia tutto finto.
Come posso confrontarmi con lui senza farlo chiudere a riccio?
Grazie per aver aggiunto qualche tassello alla sua storia.
Le sue parole portano alla luce un dolore profondo, che riguarda la fiducia, l’intimità, la percezione dell’altro e anche il proprio valore all’interno della relazione...
Ogni crisi di coppia, come quella che lei sta vivendo in prima persona, non è mai solo il risultato di un evento isolato, ma un punto di rottura che spesso svela fatiche, bisogni e domande che erano già presenti ma silenziose.
Quello che descrive è forse il segnale di un assetto relazionale che avrebbe bisogno di essere ripensato, non necessariamente per spezzarlo, ma per poterlo guardare in modo nuovo, più autentico e consapevole.
Capisco bene la sua difficoltà di desiderare chiarezza ma temere di non reggere la verità, voler parlare ma temere che lui si chiuda... Per questo, prima ancora di confrontarsi con il suo compagno, potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio di ascolto e sostegno individuale, in cui poter esplorare con calma cosa sta cercando, di cosa ha bisogno, che tipo di relazione desidera, e come comunicare in modo chiaro ma non distruttivo.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme tutto questo in un colloquio, non per trovare una "verità assoluta , ma per ridare senso alle sue emozioni, rileggerle dentro la storia della coppia e accompagnare con delicatezza questo momento di passaggio.
Resto a disposizione con la possibilità di incontri sia online che in presenza.
Un caro saluto,
Le sue parole portano alla luce un dolore profondo, che riguarda la fiducia, l’intimità, la percezione dell’altro e anche il proprio valore all’interno della relazione...
Ogni crisi di coppia, come quella che lei sta vivendo in prima persona, non è mai solo il risultato di un evento isolato, ma un punto di rottura che spesso svela fatiche, bisogni e domande che erano già presenti ma silenziose.
Quello che descrive è forse il segnale di un assetto relazionale che avrebbe bisogno di essere ripensato, non necessariamente per spezzarlo, ma per poterlo guardare in modo nuovo, più autentico e consapevole.
Capisco bene la sua difficoltà di desiderare chiarezza ma temere di non reggere la verità, voler parlare ma temere che lui si chiuda... Per questo, prima ancora di confrontarsi con il suo compagno, potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio di ascolto e sostegno individuale, in cui poter esplorare con calma cosa sta cercando, di cosa ha bisogno, che tipo di relazione desidera, e come comunicare in modo chiaro ma non distruttivo.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme tutto questo in un colloquio, non per trovare una "verità assoluta , ma per ridare senso alle sue emozioni, rileggerle dentro la storia della coppia e accompagnare con delicatezza questo momento di passaggio.
Resto a disposizione con la possibilità di incontri sia online che in presenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Dopo che ho saputo di questa cosa ho rimesso in discussione tutto perché prima pensavo che il mio ragazzo fosse così e basta, ma vederlo in un'altra luce insieme ad un'altra persona mi ha spiazzata.
Adesso penso che la relazione sia andata avanti solo perché l'ho portata avanti io, inizialmente da parte sua c'era uno slancio, poi errori fatti ed altre cose che sono successe hanno portato lui a stare con me solo per abitudine.
Mi sento anche una stupida rispetto all'altra ragazza che ha saputo prenderselo e portarselo a letto anche se lui non era convinto, io non ho mai fatto una cosa del genere con uno sconosciuto o con una persona che conoscevo poco, invece lei era sicuramente più capace di me in quel campo.
Però adesso sorge un problema più grosso ovvero io sto facendo tutti questi ragionamenti e sto immaginando cose senza avere la certezza che sia successo veramente e soprattutto se è successo qualcosa cosa è successo? Con chi? Con la ragazza che immagino io?
A questo punto devo solo avere la forza per trovare il modo di dirglielo, anche se non riceverò una risposta e anche se lui negherà perché parliamoci chiaro sono cose successe tanti anni fa.
Insistendo non rischio di dare ancora più importanza a questa cosa che magari per lui non ha significato niente?
Adesso penso che la relazione sia andata avanti solo perché l'ho portata avanti io, inizialmente da parte sua c'era uno slancio, poi errori fatti ed altre cose che sono successe hanno portato lui a stare con me solo per abitudine.
Mi sento anche una stupida rispetto all'altra ragazza che ha saputo prenderselo e portarselo a letto anche se lui non era convinto, io non ho mai fatto una cosa del genere con uno sconosciuto o con una persona che conoscevo poco, invece lei era sicuramente più capace di me in quel campo.
Però adesso sorge un problema più grosso ovvero io sto facendo tutti questi ragionamenti e sto immaginando cose senza avere la certezza che sia successo veramente e soprattutto se è successo qualcosa cosa è successo? Con chi? Con la ragazza che immagino io?
A questo punto devo solo avere la forza per trovare il modo di dirglielo, anche se non riceverò una risposta e anche se lui negherà perché parliamoci chiaro sono cose successe tanti anni fa.
Insistendo non rischio di dare ancora più importanza a questa cosa che magari per lui non ha significato niente?
Quando dice che vede il suo ragazzo in un'altra luce coglie un passaggio fondamentale: non è l’evento in sé a ferirla, ma il significato che lei gli attribuisce. L'evento ha come risvegliato una serie di interrogativi: chi è davvero lui? Quanto di quello che abbiamo costruito era reciproco? E io come mi sono sentita vista, scelta e desiderata?
Nel suo racconto c’è anche un confronto doloroso con un’immagine femminile diversa dalla sua, che la fa sentire meno capace , meno libera, quasi meno donna . Questo confronto non parla tanto dell’altra ragazza, quanto di una parte di sé che oggi si sente svalutata, ferita e invisibile.
La cosa importante non è solo sapere se è successo davvero, ma dare ascolto a ciò che questa insicurezza attiva in lei: l’insicurezza sul valore che ha per l’altro, sul posto che occupa nella relazione, sul diritto di desiderare reciprocità autentica anche sul piano fisico ed emotivo.
Insistere con il partner, se fatto senza aver prima chiarito con sé stessa perché ha bisogno di quella risposta e cosa farebbe con quella risposta, rischia di spostare il focus. Ma non è mai sbagliato cercare una verità se serve a rimettere ordine nel proprio sentire.
Per questo, più che trovare le parole giuste per affrontare il discorso con lui, potrebbe essere utile prendersi prima uno spazio terapeutico individuale in cui distinguere i bisogni dai timori e dare voce a quella parte di sé che oggi si sente fragile ma profondamente lucida.
Se lo desidera, sarò felice di accoglierla in un colloquio online per cominciare a rimettere insieme il senso di tutto questo, e capire cosa le sta chiedendo davvero questa crisi.
Un caro saluto,
Nel suo racconto c’è anche un confronto doloroso con un’immagine femminile diversa dalla sua, che la fa sentire meno capace , meno libera, quasi meno donna . Questo confronto non parla tanto dell’altra ragazza, quanto di una parte di sé che oggi si sente svalutata, ferita e invisibile.
La cosa importante non è solo sapere se è successo davvero, ma dare ascolto a ciò che questa insicurezza attiva in lei: l’insicurezza sul valore che ha per l’altro, sul posto che occupa nella relazione, sul diritto di desiderare reciprocità autentica anche sul piano fisico ed emotivo.
Insistere con il partner, se fatto senza aver prima chiarito con sé stessa perché ha bisogno di quella risposta e cosa farebbe con quella risposta, rischia di spostare il focus. Ma non è mai sbagliato cercare una verità se serve a rimettere ordine nel proprio sentire.
Per questo, più che trovare le parole giuste per affrontare il discorso con lui, potrebbe essere utile prendersi prima uno spazio terapeutico individuale in cui distinguere i bisogni dai timori e dare voce a quella parte di sé che oggi si sente fragile ma profondamente lucida.
Se lo desidera, sarò felice di accoglierla in un colloquio online per cominciare a rimettere insieme il senso di tutto questo, e capire cosa le sta chiedendo davvero questa crisi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
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Utente
Si, esatto mi sono chiesta chi sia davvero lui, se fosse vera la cosa che ho saputo vuol dire che lui era una persona diversa da quella che ho conosciuto, ma non solo perché ha nascosto delle cose, ma perché sono io che l'ho visto in un modo in base a quello che mi sono trovata davanti in quel momento, ovvero un bravo ragazzo che pensava al suo lavoro, che aveva amicizie sane e che era divertente e piacevole stare in sua compagnia.
Io oggi mi sento ancora molto innamorata di lui, mi sento attratta fisicamente e anche mentalmente.
Io penso che lui il suo amore fosse sincero, visto che ha dato dimostrazione di amarmi e che ha fatto cose che lo hanno dimostrato, ma forse non gli piacevo fisicamente e sessualmente, forse in questo campo l'ho deluso.
Si, l'altra ragazza è diversa da me, è vero per alcuni potrebbe sembrare migliore, perché più disinibita in certe cose, ma io sono così e so che se avessi avuto delle avventure con sconosciuti non sarei in pace con me stessa perché per me il sesso è legato all'amore, quindi sono contenta che quando ho avuto occasione ho sempre detto no.
Ho chiarito con me stessa il perché ho necessità di quella risposta ovvero ne ho bisogno perché voglio sapere con chi sono stata con questi anni, voglio sapere se ho sbagliato a vederlo in un modo che non era, ma soprattutto ne ho bisogno per archiviare questa storia per smettere di pensare se è vera, se è stato con quella o con un'altra, dove e come, insomma voglio non pensarci più e andare avanti, non ha senso rovinare la relazione per una cosa successa prima che ci conoscessimo, ma voglio anche che lui sappia cosa ne penso e come mi ha fatta sentire saperlo da un estraneo e in quel modo, fargli capire che se me lo avesse detto all'inizio della relazione le cose sarebbero state diverse, forse anche migliori.
Ma il problema è come impostare un discorso del genere?
Se non mi dice la verità potrei saperla da altri, ma che senso avrebbe? Se non mi risponde o nega o dice che non sono affari miei potrebbe succedere che litighiamo e che non risolvo nulla, quindi come fare?
Io oggi mi sento ancora molto innamorata di lui, mi sento attratta fisicamente e anche mentalmente.
Io penso che lui il suo amore fosse sincero, visto che ha dato dimostrazione di amarmi e che ha fatto cose che lo hanno dimostrato, ma forse non gli piacevo fisicamente e sessualmente, forse in questo campo l'ho deluso.
Si, l'altra ragazza è diversa da me, è vero per alcuni potrebbe sembrare migliore, perché più disinibita in certe cose, ma io sono così e so che se avessi avuto delle avventure con sconosciuti non sarei in pace con me stessa perché per me il sesso è legato all'amore, quindi sono contenta che quando ho avuto occasione ho sempre detto no.
Ho chiarito con me stessa il perché ho necessità di quella risposta ovvero ne ho bisogno perché voglio sapere con chi sono stata con questi anni, voglio sapere se ho sbagliato a vederlo in un modo che non era, ma soprattutto ne ho bisogno per archiviare questa storia per smettere di pensare se è vera, se è stato con quella o con un'altra, dove e come, insomma voglio non pensarci più e andare avanti, non ha senso rovinare la relazione per una cosa successa prima che ci conoscessimo, ma voglio anche che lui sappia cosa ne penso e come mi ha fatta sentire saperlo da un estraneo e in quel modo, fargli capire che se me lo avesse detto all'inizio della relazione le cose sarebbero state diverse, forse anche migliori.
Ma il problema è come impostare un discorso del genere?
Se non mi dice la verità potrei saperla da altri, ma che senso avrebbe? Se non mi risponde o nega o dice che non sono affari miei potrebbe succedere che litighiamo e che non risolvo nulla, quindi come fare?
Purtroppo nessuno ha la verità in tasca, e il ruolo dello psicologo non è di certo dirle cosa fare!
Mi sento di consigliarle solo di esporre il suo dubbio, con calma e paziente.
Eviti di accusare o ipotizzare spiegando cosa è successo dentro di lei. Questo aiuta a non metterlo sulla difensiva.
E se lui non dice la verità... Anche questa è una risposta. Il non detto, il silenzio o la difesa, comunicano qualcosa. Potrà leggere quel comportamento non come una sconfitta, ma come un segnale chiaro sul suo modo di gestire le emozioni.
Resto a disposizione con la possibilità di incontri sia online che in presenza.
Un caro saluto,
Mi sento di consigliarle solo di esporre il suo dubbio, con calma e paziente.
Eviti di accusare o ipotizzare spiegando cosa è successo dentro di lei. Questo aiuta a non metterlo sulla difensiva.
E se lui non dice la verità... Anche questa è una risposta. Il non detto, il silenzio o la difesa, comunicano qualcosa. Potrà leggere quel comportamento non come una sconfitta, ma come un segnale chiaro sul suo modo di gestire le emozioni.
Resto a disposizione con la possibilità di incontri sia online che in presenza.
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Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
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Utente
La ringrazio per la sua disponibilità e per tutte le risposte che mi ha dato.
Io proverò ad espormi, ma sarà difficile non avere un comportamento che lo metterà sulla difensiva, perché c'è troppo risentimento da parte mia. Il problema è che dire come la penso e come mi sono sentita mi fa sentire vulnerabile e mi vergogno quasi a parlarne.
Purtroppo c'è anche il fatto che spesso non vuole fare sesso con me, io lo farei tutti i giorni, lui molto meno, tipo una volta a settimana o ogni dieci giorni, non mi cerca quasi mai e devo essere sempre io a prendere l'iniziativa. Di questo ho provato a parlargliene più volte, ma ho ricevuto risposte come: "ora no" "sono stanco" "ho il raffreddore".
Ma secondo me sono scuse che non reggono.
Io proverò ad espormi, ma sarà difficile non avere un comportamento che lo metterà sulla difensiva, perché c'è troppo risentimento da parte mia. Il problema è che dire come la penso e come mi sono sentita mi fa sentire vulnerabile e mi vergogno quasi a parlarne.
Purtroppo c'è anche il fatto che spesso non vuole fare sesso con me, io lo farei tutti i giorni, lui molto meno, tipo una volta a settimana o ogni dieci giorni, non mi cerca quasi mai e devo essere sempre io a prendere l'iniziativa. Di questo ho provato a parlargliene più volte, ma ho ricevuto risposte come: "ora no" "sono stanco" "ho il raffreddore".
Ma secondo me sono scuse che non reggono.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 949 visite dal 08/07/2025.
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