Regressione e pipì addosso: come gestire la paura e il ritorno al pannolino?
Buongiorno scrivo per mia figlia di 2 anni e 8 mesi.
Abbiamo tolto il pannolino a giugno e tutto andava bene.
Neanche la notte niente pipì e cacca.
A settembre abbiamo iniziato la scuola materna con il fratello di 5 anni.
Dopo 15 giorni di scuola ha iniziato a farsi la pipì addosso, (oggi è il 3 giorni che se la fa addosso, accadde una volta in tutta la giornata.
) io le chiedo se deve fare la pipì e lei mi risponde sempre di NO! Con un tono arrabbiato.
La bambina dorme in camera sua insieme a suo fratello, è sempre stata tranquilla e dormiva serena fino a quando il 26 settembre, quando arrivò tarda sera inizio a piangere disperata quasi tremava, diceva che lei aveva paura, che c’erano gli zombie e che voleva accendere tutte le luci e che lei doveva dormire con la porta chiusa in camera sua! Infatti quando capita che le leggiamo la storia della buonanotte e magari il papà entra per darle il bacio si alza di scatto si agita e inizia a dire chiudi chiudi io paura!! Come posso comportarmi?
Il fatto che si non vuole più fare la pipì e se la fa addosso può essere collegato a una delle due situazioni?
Grazie
Abbiamo tolto il pannolino a giugno e tutto andava bene.
Neanche la notte niente pipì e cacca.
A settembre abbiamo iniziato la scuola materna con il fratello di 5 anni.
Dopo 15 giorni di scuola ha iniziato a farsi la pipì addosso, (oggi è il 3 giorni che se la fa addosso, accadde una volta in tutta la giornata.
) io le chiedo se deve fare la pipì e lei mi risponde sempre di NO! Con un tono arrabbiato.
La bambina dorme in camera sua insieme a suo fratello, è sempre stata tranquilla e dormiva serena fino a quando il 26 settembre, quando arrivò tarda sera inizio a piangere disperata quasi tremava, diceva che lei aveva paura, che c’erano gli zombie e che voleva accendere tutte le luci e che lei doveva dormire con la porta chiusa in camera sua! Infatti quando capita che le leggiamo la storia della buonanotte e magari il papà entra per darle il bacio si alza di scatto si agita e inizia a dire chiudi chiudi io paura!! Come posso comportarmi?
Il fatto che si non vuole più fare la pipì e se la fa addosso può essere collegato a una delle due situazioni?
Grazie
Gentile Utente,
grazie per aver condiviso con tanta attenzione la storia di vostra figlia. Quello che descrive è molto delicato e comprensibile: il passaggio alla scuola materna, la nuova routine e le paure notturne rappresentano per una bambina di quasi tre anni un insieme di novità emotivamente intense.
Il fatto che abbia iniziato a fare pipì addosso, dopo un periodo in cui il controllo degli sfinteri era già acquisito, può essere visto come una forma di regressione. Spesso, quando i bambini attraversano momenti di tensione, ansia o cambiamento, il corpo "parla" per loro, attraverso comportamenti che manifestano disagio o insicurezza. È plausibile che l'ansia legata alla scuola materna si manifesti sia come enuresi diurna sia come disturbi del sonno. La difficoltà a controllare gli sfinteri diurni può essere una manifestazione fisica dello stress. Lo stesso vale per le paure notturne: la richiesta di chiudere la porta, di accendere le luci, di evitare contatti improvvisi, sono segnali di un bisogno di sicurezza e protezione che in quel momento la bambina non sa ancora verbalizzare pienamente.
Può essere utile provare ad osservare la situazione con curiosità e apertura: quali cambiamenti emotivi o di routine hanno accompagnato l’inizio della scuola? Ci sono momenti della giornata in cui la bambina sembra più serena o più agitata? In che modo risponde alle vostre richieste rispetto alla pipì, alla buonanotte, alle separazioni brevi? Come vive lei la propria stanza e il rapporto con il fratello? Anche le sue emozioni, le vostre reazioni e il clima familiare possono influenzare la percezione di sicurezza della bambina.
Vi lascio alcuni possibili suggerimenti: parlate con la bambina delle sue paure in modo rassicurante. Potete usare un libro o un gioco per affrontare la paura degli "zombie". Validare le sue emozioni ("Capisco che tu abbia paura") è importante. Riguardo l'enuresi, evitate punizioni o rimproveri per i piccoli incidenti: incoraggiatela a usare il bagno regolarmente, magari impostando un timer. Offritele un piccolo premio se riesce a farla nel water. Inoltre, provate a parlare con gli insegnanti della scuola materna per capire come sta reagendo e per collaborare a sostenerla.
Questi segnali, regressione e paure, non vanno considerati come "problemi da correggere", ma come inviti a comprendere più profondamente il suo vissuto emotivo. Spesso, un percorso di osservazione guidata e di ascolto attento può aiutare a decifrare questi messaggi, sostenendo la bambina senza forzare, senza colpevolizzare e senza aumentare ansia o frustrazione.
Riflettere su questi aspetti insieme a qualcuno esperto (il pediatra o uno psicologo) potrebbe permetterle di trovare modi dolci e concreti per accompagnarla in questa fase delicata, aiutandola a sentirsi sicura e a ritrovare progressivamente il controllo sui suoi bisogni.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
grazie per aver condiviso con tanta attenzione la storia di vostra figlia. Quello che descrive è molto delicato e comprensibile: il passaggio alla scuola materna, la nuova routine e le paure notturne rappresentano per una bambina di quasi tre anni un insieme di novità emotivamente intense.
Il fatto che abbia iniziato a fare pipì addosso, dopo un periodo in cui il controllo degli sfinteri era già acquisito, può essere visto come una forma di regressione. Spesso, quando i bambini attraversano momenti di tensione, ansia o cambiamento, il corpo "parla" per loro, attraverso comportamenti che manifestano disagio o insicurezza. È plausibile che l'ansia legata alla scuola materna si manifesti sia come enuresi diurna sia come disturbi del sonno. La difficoltà a controllare gli sfinteri diurni può essere una manifestazione fisica dello stress. Lo stesso vale per le paure notturne: la richiesta di chiudere la porta, di accendere le luci, di evitare contatti improvvisi, sono segnali di un bisogno di sicurezza e protezione che in quel momento la bambina non sa ancora verbalizzare pienamente.
Può essere utile provare ad osservare la situazione con curiosità e apertura: quali cambiamenti emotivi o di routine hanno accompagnato l’inizio della scuola? Ci sono momenti della giornata in cui la bambina sembra più serena o più agitata? In che modo risponde alle vostre richieste rispetto alla pipì, alla buonanotte, alle separazioni brevi? Come vive lei la propria stanza e il rapporto con il fratello? Anche le sue emozioni, le vostre reazioni e il clima familiare possono influenzare la percezione di sicurezza della bambina.
Vi lascio alcuni possibili suggerimenti: parlate con la bambina delle sue paure in modo rassicurante. Potete usare un libro o un gioco per affrontare la paura degli "zombie". Validare le sue emozioni ("Capisco che tu abbia paura") è importante. Riguardo l'enuresi, evitate punizioni o rimproveri per i piccoli incidenti: incoraggiatela a usare il bagno regolarmente, magari impostando un timer. Offritele un piccolo premio se riesce a farla nel water. Inoltre, provate a parlare con gli insegnanti della scuola materna per capire come sta reagendo e per collaborare a sostenerla.
Questi segnali, regressione e paure, non vanno considerati come "problemi da correggere", ma come inviti a comprendere più profondamente il suo vissuto emotivo. Spesso, un percorso di osservazione guidata e di ascolto attento può aiutare a decifrare questi messaggi, sostenendo la bambina senza forzare, senza colpevolizzare e senza aumentare ansia o frustrazione.
Riflettere su questi aspetti insieme a qualcuno esperto (il pediatra o uno psicologo) potrebbe permetterle di trovare modi dolci e concreti per accompagnarla in questa fase delicata, aiutandola a sentirsi sicura e a ritrovare progressivamente il controllo sui suoi bisogni.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili.
Resto a disposizione, un caro saluto
E.S.
Dott.ssa Elisa Scuderi
Psicologa | A Genova e online
📧 elisascuderi.ge@gmail.com
3774810243
www.psicologoagenova.wordpress.com
Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 239 visite dal 09/10/2025.
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