Tradimento passato, sensi di colpa attuali: confessare dopo anni?
Buongiorno Gentili dottori,
La storia è questa: sono M32 (ora), a Marzo 2021 scopro che la persona con cui sto e con cui convivo da quasi 3 anni mi tradisce con altre due persone e se le porta pure a casa quando io non ci sono.
Devastazione (mentale eh, non fisica).
Fortunatamente ero in affitto quindi sono tornato dai miei.
Avevo 28 anni ed ero nel pieno, così decido di non abbattermi del tutto e dopo circa un mesetto comincio ad uscire con altre persone.
Conosco un po’ di ragazze, sempre una alla volta e ci esco, ma non scatta niente di che.
Poi, ne conosco una con cui comincio a legarmi ma che è molto distante da me in termini di stile di vita.
La chiameremo Alessia.
Con lei mi sblocco anche da un punto di vista erotico, tant’è che in un mesetto che ci frequentiamo la passione scoppia.
Un giorno, però, conosco un’altra ragazza, molto più affine a me.
Ci esco due volte e capisco che abbiamo molto in comune.
La chiameremo Giulia.
Presto, per non tenere il piede in due scarpe (anche se non avevo promesso niente a nessuna), decido di tagliare la testa al toro: esco l’ultima volta con entrambe e poi decido.
Esco il giovedì con Giulia e mi bacia, per la prima volta.
Esco il sabato con Alessia e decido di non farci l’amore (lei però mi pratica del sesso orale).
Finisce così.
Alla fine, decido di proseguire con Giulia.
Taglio i ponti con Alessia e mi impegno seriamente con Giulia.
Ci promettiamo esclusività circa due settimane dopo quella volta della doppia uscita.
Va tutto benissimo fino a qualche giorno fa: siamo una bellissima coppia che oltre a convivere da due anni, sta progettando anche di sposarsi e fare in figlio.
È proprio qui, in tutto questo bene che si è paventata la sindrome dell’impostore.
Mi sono venuti dei sensi di colpa fortissimi perchè non capisco se quello che ho fatto rientra nel tradimento e se dovrei dirglielo dopo quattro anni e rovinare tutto.
Probabilmente per niente perché da quel momento con l’altra non ci siamo più nemmeno sentiti e non le ho mai tradito la fiducia nemmeno lontanamente.
Non capisco se sono una persona di M o se quello che ho fatto rientra in un comportamento normale.
Sono qui a chiedervi consiglio e forse anche un po’ di sostegno.
Sicuramente non mi sono comportato bene ma a volte mi sento un peso come se fossi stato un mostro.
Ho paura di non meritarmi questa bellissima relazione, vedo lei molto felice.
Cosa ne pensate?
Dovrei confessare?
È stato un tradimento?
Grazie
La storia è questa: sono M32 (ora), a Marzo 2021 scopro che la persona con cui sto e con cui convivo da quasi 3 anni mi tradisce con altre due persone e se le porta pure a casa quando io non ci sono.
Devastazione (mentale eh, non fisica).
Fortunatamente ero in affitto quindi sono tornato dai miei.
Avevo 28 anni ed ero nel pieno, così decido di non abbattermi del tutto e dopo circa un mesetto comincio ad uscire con altre persone.
Conosco un po’ di ragazze, sempre una alla volta e ci esco, ma non scatta niente di che.
Poi, ne conosco una con cui comincio a legarmi ma che è molto distante da me in termini di stile di vita.
La chiameremo Alessia.
Con lei mi sblocco anche da un punto di vista erotico, tant’è che in un mesetto che ci frequentiamo la passione scoppia.
Un giorno, però, conosco un’altra ragazza, molto più affine a me.
Ci esco due volte e capisco che abbiamo molto in comune.
La chiameremo Giulia.
Presto, per non tenere il piede in due scarpe (anche se non avevo promesso niente a nessuna), decido di tagliare la testa al toro: esco l’ultima volta con entrambe e poi decido.
Esco il giovedì con Giulia e mi bacia, per la prima volta.
Esco il sabato con Alessia e decido di non farci l’amore (lei però mi pratica del sesso orale).
Finisce così.
Alla fine, decido di proseguire con Giulia.
Taglio i ponti con Alessia e mi impegno seriamente con Giulia.
Ci promettiamo esclusività circa due settimane dopo quella volta della doppia uscita.
Va tutto benissimo fino a qualche giorno fa: siamo una bellissima coppia che oltre a convivere da due anni, sta progettando anche di sposarsi e fare in figlio.
È proprio qui, in tutto questo bene che si è paventata la sindrome dell’impostore.
Mi sono venuti dei sensi di colpa fortissimi perchè non capisco se quello che ho fatto rientra nel tradimento e se dovrei dirglielo dopo quattro anni e rovinare tutto.
Probabilmente per niente perché da quel momento con l’altra non ci siamo più nemmeno sentiti e non le ho mai tradito la fiducia nemmeno lontanamente.
Non capisco se sono una persona di M o se quello che ho fatto rientra in un comportamento normale.
Sono qui a chiedervi consiglio e forse anche un po’ di sostegno.
Sicuramente non mi sono comportato bene ma a volte mi sento un peso come se fossi stato un mostro.
Ho paura di non meritarmi questa bellissima relazione, vedo lei molto felice.
Cosa ne pensate?
Dovrei confessare?
È stato un tradimento?
Grazie
Gentilissimo,
il tradimento, in senso stretto, implica la violazione di un accordo di esclusività all'interno di una relazione monogama. Nel vostro caso, sembra non esserci stato tale impegno formale di esclusività con nessuna delle due. Di fatto, lei stava vivendo un periodo di transizione, dopo la scoperta del tradimento, senza cercare impegni specifici.
La decisione se confessare o meno l'accaduto è strettamente personale. Va considerato che una confessione potrebbe destabilizzare Giulia e il vostro rapporto.
Una terapia personale potrebbe aiutarla a indagare il suo vissuto, con particolare riferimento ai sensi di colpa, consentendole di rimanere centrato sul presente, sul "qui e ora" della relazione e permettendole di acquisire la serenità nel rapporto con Giulia.
In bocca al lupo!
Dott. Mario Canovi.
il tradimento, in senso stretto, implica la violazione di un accordo di esclusività all'interno di una relazione monogama. Nel vostro caso, sembra non esserci stato tale impegno formale di esclusività con nessuna delle due. Di fatto, lei stava vivendo un periodo di transizione, dopo la scoperta del tradimento, senza cercare impegni specifici.
La decisione se confessare o meno l'accaduto è strettamente personale. Va considerato che una confessione potrebbe destabilizzare Giulia e il vostro rapporto.
Una terapia personale potrebbe aiutarla a indagare il suo vissuto, con particolare riferimento ai sensi di colpa, consentendole di rimanere centrato sul presente, sul "qui e ora" della relazione e permettendole di acquisire la serenità nel rapporto con Giulia.
In bocca al lupo!
Dott. Mario Canovi.
Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico individuale e di gruppo - Ipnologo
Trento - online
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 196 visite dal 11/11/2025.
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