Fidanzata e controllata: dovrei partire di nascosto?
Buongiorno dottori, vi scrivo per chiedervi un consiglio su come comportarmi.
Ho 22 anni, sono la più piccola di tre figlie (mia sorella partì col fidanzato all’età di 23 anni, ma poi si è distaccata dalla famiglia) e sono fidanzata da quasi due anni, studio all’università e dipendo dai miei genitori.
Mia madre è molto religiosa e non vuole che io parta col mio fidanzato per un semplice weekend fuori porta (in Italia e vicino casa).
Mio padre la sostiene e ciò mi lascia stupita, visto che mia sorella è partita all’età di 23 anni (ho paura che riguardi il fatto che lei non si è mai laureata, ma assicuro che il weekend non ha influito su ciò).
Ho i soldi da parte per partire, non molto.
Premetto di essere una ragazza diligente, torno presto quando esco, ho la media del 29, penso di essere una figlia quasi perfetta.
Soffro molto di questo rifiuto, poiché non ho la possibilità di fare ciò che tutti i miei coetanei fanno.
Voglio chiedervi, dovrei partire e basta?
Magari dopo la fine della sessione.
Mi sentirei in colpa a disobbedire, ma non riesco più a stare bloccata in questa situazione per me assurda. Non voglio sembrare ingrata, viziata, ma penso di meritarlo.
È normale ciò?
Aggiungo che vivo da fuori sede ed è pure capitato che il mio fidanzato venisse da me (e penso mia madre ne sia consapevole) a dormire.
Ho 22 anni, sono la più piccola di tre figlie (mia sorella partì col fidanzato all’età di 23 anni, ma poi si è distaccata dalla famiglia) e sono fidanzata da quasi due anni, studio all’università e dipendo dai miei genitori.
Mia madre è molto religiosa e non vuole che io parta col mio fidanzato per un semplice weekend fuori porta (in Italia e vicino casa).
Mio padre la sostiene e ciò mi lascia stupita, visto che mia sorella è partita all’età di 23 anni (ho paura che riguardi il fatto che lei non si è mai laureata, ma assicuro che il weekend non ha influito su ciò).
Ho i soldi da parte per partire, non molto.
Premetto di essere una ragazza diligente, torno presto quando esco, ho la media del 29, penso di essere una figlia quasi perfetta.
Soffro molto di questo rifiuto, poiché non ho la possibilità di fare ciò che tutti i miei coetanei fanno.
Voglio chiedervi, dovrei partire e basta?
Magari dopo la fine della sessione.
Mi sentirei in colpa a disobbedire, ma non riesco più a stare bloccata in questa situazione per me assurda. Non voglio sembrare ingrata, viziata, ma penso di meritarlo.
È normale ciò?
Aggiungo che vivo da fuori sede ed è pure capitato che il mio fidanzato venisse da me (e penso mia madre ne sia consapevole) a dormire.
Gentile ragazza,
non ho ben capito una cosa: tu vorresti partire per un week end o per un viaggio più lungo dopo la fine della sessione d'esami?
Hai un progetto uin questo caso?
Descrivi i tuoi genitori, ma non ci dici nulla delle vostre relazioni.
Hai mai provato a negoziare con loro?
L'altra sorella che cosa fa, vive con i tuoi o è indipendente?
Cordiali saluti,
non ho ben capito una cosa: tu vorresti partire per un week end o per un viaggio più lungo dopo la fine della sessione d'esami?
Hai un progetto uin questo caso?
Descrivi i tuoi genitori, ma non ci dici nulla delle vostre relazioni.
Hai mai provato a negoziare con loro?
L'altra sorella che cosa fa, vive con i tuoi o è indipendente?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Utente
Vorrei partire per un semplice weekend fuori porta, in Italia, nulla di stravagante e pagato coi risparmi che ho accumulato. Mia sorella non era indipendente all’epoca dei fatti, ora è uscita dal nucleo, è indipendente, sposata. Non ho potuto negoziare, nè ho avuto spiegazioni. I miei genitori sono molto vecchio stampo, ho un rapporto di questo genere
Utente
Non si
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 212 visite dal 08/11/2025.
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