Umore a sbalzi per difficoltà a restare incinta per la seconda volta

Salve a tutti,

da Febbraio 2009 io e mio marito stiamo cercando di dare una compagnia a mio figlio che ha da poco compiuto 4 anni,.
Durante i primi mesi della nostra ricerca si è ammalato di tumore mio suocero,la roccia della famiglia...e da lì in poi la mia vita è cambiata.
In 18 mesi di ricerca nulla...clinicamente non abbiamo problemi , siamo giovani, io ho 26 anni,mio marito 31, eppure questa gravidanza non ci fa visita.
Il problema però sono io,che sto malissimo ogni mese in cui arriva il ciclo, sempre io che una settimana prima quando comincio a sentire i primi sintomi vorrei piangere dal nervosismo, e tutto questo mio atteggiamento nuoce sul mio rapporto di coppia e sul mio bimbo..
Mio marito ha ovviamente i suoi pensieri per la testa,e continua a ripetermi che se non dovesse arrivare un altro figlio non succederebbe nulla di male, lui sta già bene così, ma io no, e la sua affermazione tutte le volte è un coltello che affonda nella mia piaga..e inoltre ammettere a me stessa che non sto bene così mi fa sentire un'ingrata, e un'infelice..
Cosa c'è che non va in me ?
Perchè non riesco a sentirmi soddisfatta così con un solo figlio ?Perchè il pensiero di lasciarlo figlio unico, mi fa sentire un peso alla bocca dello stomaco?Perchè la tragedia della malattia che si è abbattuta nella mia famiglia,invece di farmi capire il valore delle cose più importanti, mi ha fatto diventare egoista,pensando solo a ciò che desidero?Mio figlio adesso comincia a chiedermi il fratellino, mi dice che non vuol giocare da solo, e questo mi fa ossessionare con la ricerca di questa gravidanza che non arriva, e mi fa piangere chiusa in bagno spesso...
E se sapeste l'invidia che provo tutte le volte in cui c'è l'annuncio di una gravidanza...che brutta bestia l'invidia !

Vorrei solo un aiuto, perchè negli ultimi mesi il mio stato d'animo sta davvero peggiorando la qualità della mia vita...

Grazie di cuore .
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, deve abbracciare l'atteggiamento di suo marito: se non viene un altro figlio, non sarà poi una tragedia. Allora, quando ci sarà riuscita, forse sarà più facile rimanere incinta. Ma finché continua a macerarsi in questo modo nell'ansia e nell'invidia, il suo organismo farà di tutto, meno che facilitarle un'altra gravidanza. La natura sa ciò che fa, più spesso di noi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Annalisa De Filippo Psicologo, Psicoterapeuta 113 4 18
Gent.le Signora,

dice: "Durante i primi mesi della nostra ricerca si è ammalato di tumore mio suocero,la roccia della famiglia...e da lì in poi la mia vita è cambiata".

Potrebbe esserle utile dare un senso a ciò che questa situazione le ha suscitato a livello emotivo e come la sua vita è cambiata. Forse più che pensare a ciò che desidera, sta vivendo la paura che suo figlio possa non essere felice senza un fratello: la ricerca della seconda gravidanza sembra più legata al desiderio di non lasciare suo figlio da solo che dal desiderio in sè di avere un altro bambino.

Come lei dice il suo stato d'animo sta peggiorando la sua qualità di vita con ripercussioni sul rapporto di coppia e il suo bimbo. Potrebbe esserle utile rivolgersi ad un professionista della sua zona e dedicarsi uno spazio di riflessione per dar voce alle emozioni sottostanti questo momento e riconquistare uno stato di benessere che, come indicato dal Collega, potrebbe anche facilitare la gravidanza.

Saluti.

Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
da ciò che riferisce la sua preoccupazione per la gravidanza che non arriva è davvero grande e a quanto pare si è accentuata con la malattia di suo suocero, persona che dalla brevissima descrizione che lei ne fa, sembra avere una valenza molto importante per lei.

Lo stato di sofferenza personale che ha descritto, a mio parere, andrebbe indagato meglio nei suoi significati.

Per rispondere ai suoi perché bisognerebbe mettere insieme elementi della sua storia personale e famigliare che da qui non è possibile raccogliere e considerare.

Le sarebbe utile rivolgersi in presenza ad uno psicologo, per ricevere l'aiuto concreto che in questa sede, purtroppo, non è possibile darle al di là di indicazioni di tipo generale.

Cordialmente



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

vi ringrazio per le vostre risposte.
Vorrei potermi rivolgere ad uno specialista,
ma non voglio dire a mio marito che forse avrei bisogno
di qualcuno con cui parlare,non farebbe altro che acuire la sua disapprovazione sul mio modo di affrontare questa situazione,così come non ho intenzione di mentirgli.

E'un pò sono arrabbiata con lui, perchè gli avevo chiesto in tempi non sospetti di provare ad avere un altro figlio, e lui costantemente procrastinava questa decisione, finchè la spensieratezza ci ha abbandonati.
E' anche vero che non potrò mai sapere se fossimo riusciti ad avere un altro bimbo provandoci mesi prima, quindi ha poco senso fargliene una colpa .

Ammetto che le domande di amici e parenti mi fanno diventare ancora di più insofferente.
Io desidero un altro figlio con tutto il cuore,
non voglio che il mio bimbo rimanga solo.
Non ha cugini.
Se ( Dio non voglia ) dovesse succedere qualcosa a me e a mio marito ..lui sarebbe solo al mondo...
Io ho sempre desiderato almeno 3 figli,constatare che non riesco a ottenere ciò che desidero mi fa stare male.

Cercherò di seguire i vostri consigli, sarebbe bello conoscere il " segreto" per essere continuamente di buon umore.A volte quando mi sento davvero nervosa,e sento un peso alla bocca dello stomaco,cerco mentalmente di elencare tutte le cose belle che ho nella mia vita,di esserne grata e di essere cosciente che non è tutto scontato e che potrebbe andare peggio, a volte funziona altre no .

Grazie per le vostre parole,

un caro saluto .

[#5]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Rivolgersi ad uno specialista?
Inizi dal suo ginecologo e si faccia sottoporre ad una scrupolosa visita. Una volta esclusa da parte del ginecologo motivi che dovessero ostacolare una nuova gravidanza, se lei non cambia umore, forse sarà il caso che un colloquio con uno psicologo debba farlo.
Suo marito non la sta rimproverando, anzi la sta assicurando che semmai non avrete altri figli sarete sempre una famiglia felice. E ritengo che si comporti molto bene. A 26 anni poi, non mi pare che sia giunta alle soglie della menopausa. Verrà un nuovo bimbo/a quando meno se l'aspetta.
Desidererei tuttavia sapere se il rapporto con suo figlio è un bel rapporto, se lo ama, se lo abbraccia, se lo cura, se lo sente suo. Capisco il bisogno di altra maternità, ma ci faccia sapere come sta andando la sua maternità con il figlio che, a 4 anni, capisce se sua madre è per lui una persona che lo conforta, che lo protegge, che lo fa sentire gioioso e sicuro. I bambini hanno bisogno di amore, sicurezza, protezione.
Il malanno di suo suocero l'ha turbata molto, ed è logico che sia così. Quindi mi pare che i rapporti con lui siano ottimi. Purtroppo la vita riserva pessime sorprese a volte, anche se oggi si possono combattere e sconfiggere molti mali.
I rapporti con i suoi genitori? Con suo padre? Vanno bene?

Con tanti auguri
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Se ( Dio non voglia ) dovesse succedere qualcosa a me e a mio marito ..lui sarebbe solo al mondo...
>>>

Gentile signora, anche se fossero in due, i suoi figli rimarrebbero comunque soli al mondo.

Se vuole stare meglio, deve innanzitutto superare questa visione triste e negativa della vita. Anche perché, continuando a fare così, quasi certamente finirà per trasmettere tutte queste sensazioni distruttive all'unica persona che non le merita: suo figlio. E così, lui diventerebbe il capro espiatorio del non essere riuscita a dargli un fratello. Sconterà al suo posto i suoi sensi di colpa.

È possibile che suo marito non resterà deluso sapendo che lei ha deciso di rivolgersi a uno psicologo. Anzi, se capirà che ne va della sua tranquillità, potrebbe essere lui stesso ad appoggiarla.

Cordiali saluti
[#7]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile Utente,

Ne parli anche con suo marito e ascolti anche quello che lui dice. Ci rifletta sopra.
Se poi è nervosa, sappia che molti ritengono che il nervosismo ostacola (se è vero !) la fertilità.
Certo è che una signora che non riusciva ad aver figli, ne adottò uno, poi ne ebbe tre, uno per ogni anno.
Potrrebbe anche essere successo che non essendo più "pressata" dall'esigenza di avere un figlio, si sia tranquillizzata e questa forma di rilassatezza abbia contribuito a diventare madre per tre volte cosecutive !!.

Tutto può essere.

Auguri e cordiali saluti.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

mi chiedete del rapporto con i miei ?
Diciamo che è il classico rapporto in cui tutto va bene finchè non si chiede loro aiuto..altrimenti hanno sempre qualcosa di più importante da fare..mia mamma mi ha sempre criticata,umiliata davanti alle mie amiche,mi ha fatto assistere a scenate di liti pazzesche con mio padre...con frasi che un bambino non dovrebbe mai sentire..e solo ora ci siamo avvicinate un pò da quando sono mamma, e mio figlio l'adora, ma lui non sa tante cose..e non le permetterò di mancargli mai di rispetto..
In mio suocero ho trovato il papà che ho sempre desiderato,quello che si preoccupa per me,quello a cui non ho bisogno di chiedere aiuto,perchè sa già se c'è qualcosa che non va..quello che mette da parte le use esigenze in favore delle mie, seppur sia io una figlia acquisita..
Il rapporto con mio figlio ???
E' la mia vita,l'ho allattato per 2 anni,nonostante mia madre me lo sconsigliasse ( io non sono stata allatta al seno per scelta sua) perchè sosteneva che avrei perso tonicità al seno.
Poi adesso che è più grande posso fare con lui quasi tutto..cerco di comportarmi come nessuno si è mai comportato con me..lo incoraggio,non lo picchio,quando lo rimprovero cerco di non alzare la voce,e cerco di spiegargli cosa ha sbagliato.
Il momento più bello?
La sera,vuole che sia solo io a metterlo a letto,e questo mi fa sentire speciale,inventiamo una favola e mentre la racconto lui mi abbraccia ..e poi si addormenta..io mi fermo a contemplarlo per altri 5 minuti finchè vado via dalla sua stanza..

Quando mi dice che non vuol giocare da solo,che vorrebbe un fratellino con cui giocare...io mi sento impotente..e ho cercato di spiegargli che non sempre riusciamo a ottenere tutto ciò che desideriamo,che possiamo giocare con lui io e suo papà..che ci sono i compagnetti d'asilo e così via...

Pensate che in qualche modo sia io a fargli sentire che manchi qualcosa ???




[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Pensate che in qualche modo sia io a fargli sentire che manchi qualcosa ???
>>>

Penso che lei - pur con le migliori intenzioni - gli stia facendo sentire che è un'amica, più che una madre.

I desideri di un figlio di 4 anni NON possono determinare le scelte, l'umore e la serenità di una madre, perché altrimenti c'è forse qualcosa che non va.

Essere genitore non significa mettersi sullo stesso piano dei figli, neanche per amore. A maggior ragione quando i figli sono piccoli e non autosufficienti.

Cordiali saluti
[#10]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Ho chiesto di sapere della sua famiglia e di suo suocero.
Lei ha risposto a tutte due le richieste. E il problema sta lì. La sua famiglia distratta e genitori che non sempre l'hanno apprezzata. Un suocero che sente come un padre.
Ha giustamente trovato in un suocero quello che non ha trovato nella sua famiglia, l'ha sentito come un padre.

Per quanto riguarda sua madre che le ha fatto sempre sentire un'ostilità latente, e l'ha trattata male umiliandola anche di fronte ad estranei: forse questo la sta spingendo ad avere un altro figlio, quasi a mostrare a sua madre come avrebbe dovuto essere. Aggiungo che il modo di trattarlo, da amica e dando tutto quellob che può, forse la spinge ad un'altra maternità, quasi che lei senta che il suo compito di madre si stia esaurendo con il primo figlio. Mi consenta di dissentire. Un bambino non è soltanto per bamboleggiarlo, per cui, finiti i 4 anni, se ne va alla scuola materna e tutto finisce. Un bambino deve essere educato sempre, in tutte le fasce di età, e l'educazione non è quella di assumere comportamenti arrendevoli e amicali (come le è stato detto dai colleghi). Educare un bambino significa ben altro.

Cordialmente.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Scusate, temo di non capire,
da dove si evince che io per mio figlio sono più un'amica che una madre ?
Perchè gli leggo le favole la sera ?
E cosa vuol dire bamboleggiarlo ?
E come asserite che gli do tutto quello che posso?
Pensate forse che non lo rimprovero?
O che non gli faccia distinguere ciò che si fa da ciò che non si fa ?

La mia richiesta di aiuto era al fine di controllare il mio stato d'animo, quando mi sento scoraggiata o nervosa perchè non riesco a rimanere incinta..controllando le mie emozioni, evitando che il mio nervosismo incida sulla mia famiglia..

Io sono una madre, e mi comporto come tale, non crediate che poichè ho 26 anni faccio parte della schiera di madri che si mettono su uno stesso piano con i proprio figli.

Assolutamente no, e per quanto non ho la presunzione di ritenermi un'ottima madre,mi fido del mio istinto,e so che mi impegno per fare il massimo per mio figlio.

Pur lavorando a turni,non ho perso una riunione a scuola,una recita , una festa,un saggio...la piscina..
Non riesco a comprendere perchè ai vostri occhi sembra che io abbia deciso di aver " concluso " l'educazione con il mio bimbo e di essere pronta per partire da zero con un altro..

Non credo che desiderare un altro figlio significhi non voler occuparsi più del primo.
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le rispondo per me, quindi la prego di tener conto che le mie risposte continuano a riferirsi alle cose che le ho scritto io.

Le riporto nuovamente una sua domanda di poco fa:

>>> Pensate che in qualche modo sia io a fargli sentire che manchi qualcosa ???
>>>

Il punto problematico che vedo, qui, non è far sentire a suo figlio che gli manca qualcosa, ma fargli sentire che ha troppo. Con le migliori intenzioni di madre - sia chiaro - mi sembra che lei si preoccupi troppo per suo figlio ("è tutta la mia vita").

Come le dicevo, l'ansia si trasmette facilmente verso i soggetti più deboli e indifesi. Più lei sta in ansia per suo figlio, credendo di far bene, più rischia di mettere in ansia anche lui. E la sfortuna è che di solito non ci se ne accorge subito, ma molti anni dopo.

>>> La mia richiesta di aiuto era al fine di controllare il mio stato d'animo, quando mi sento scoraggiata o nervosa perchè non riesco a rimanere incinta..controllando le mie emozioni, evitando che il mio nervosismo incida sulla mia famiglia..
>>>

La sua richiesta non può essere motivo per non tener conto di quanto le stiamo dicendo. Quando si fa una domanda a un esperto, si deve esser pronti a ricevere qualunque tipo di risposta, non solo quella che ci farebbe più piacere ricevere.

Nella fattispecie, il problema principale, a mio avviso, non è la gestione della sua ansia per la mancanza del secondo figlio, ma la gestione dell'ansia in generale, che le condiziona ANCHE quest'aspetto.

Per questo ritengo che dovrebbe vedere un collega.

Se ha altri dubbi, chieda pure.

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.Santonocito,

perdoni il tono della mia passata risposta,
mi sono sentita attaccata nel mio ruolo di madre e non
mi è piaciuto.
Sul discorso dell'ansia in generale comprendo e condivido quanto lei mi suggerisce,non voglio crescere un figlio ansioso,pertanto se persisterà questo mio stato d'animo vedrò di prendere provvedimenti.

Un caro saluto .
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non si preoccupi, va tutto bene. Attraverso questo mezzo purtroppo è facilissimo fraintendere il tono di chi ci sta parlando.

Il suo ruolo di madre è sacrosanto, proprio perché l'interesse principale in gioco è quello di suo figlio. Pensi che andare dallo psicologo è una cosa che farà prima per lui, che per se stessa. Come le dicevo all'inizio, se riuscirà a superare quest'ansia, c'è la possibilità molto concreta che un'altra gravidanza non tarderà ad arrivare.

Resteremo disponibili a riparlare degli sviluppi, se vuole.

Un caro saluto anche a lei
[#15]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
mi soffermo su una sua precedente mail per sottolineare un punto importante: lei si sente disapprovata da suo marito e teme di esserlo ancora di più se gli comunicasse la sua intenzione di recarsi da uno psicologo. Aggiunge, inoltre, di essere un po' arrabbiata con lui perché non sente una piena condivisione del suo desiderio di maternità.

Ciò mette in evidenza alcune difficoltà di comunicazione e relazione nella coppia che non sono funzionali né al suo benessere personale, né a quello familiare.

Questi punti, a mio parere, andrebbero affrontati e chiariti prima di una nuova maternità, che dovrebbe essere pienamente condivisa da entrambi.

Le modalità di relazione con suo figlio, inoltre, sembrano influenzate (ma è solo un'ipotesi), oltre che dall'amore che ha per lui, dal senso di solitudine che lei ha sperimentato nella sua infanzia. Solitudine che riemerge con il timore di perdere suo suocero,un buon padre per lei. La paura che suo figlio resti solo (senza voi e senza fratelli) parrebbe in relazione a quanto detto.

Alla luce di questi elementi, di altri già considerati e come hanno consigliato i Colleghi, sarebbe utile che lei si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta (meglio se ad orientamento sistemico-relazionale)che saprà valutare il modo più idoneo di intervenire per il suo benessere personale e famigliare, indispensabile, fra l'altro, per affrontare nel modo migliore una nuova eventuale maternità.

Cordialmente
[#16]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Signora,

Allora adesso forse si capisce meglio il suo rapporto con suo figlio che lei ha chiarito in un ulteriore intervento.
Prendo atto che il suo modo di fare e di educarlo è apprezzabile e condivisibile.
Il raccontare le fiabe, poi, desta in ogni bambino stupore e meraviglia e lo fa abbandonare a visioni di un mondo magico. Le fiabe sono terapeutiche per i bambini (a volte anche per i grandi).
Può aprire, se vuole questo link:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/355-la-funzione-psicoterapeutica-della-fiaba.html

Se come lei riferisce, è protesa verso un’educazione di suo figlio di 4 anni, che sviluppa con amore e con particolari accorgimenti, il senso della maternità viene arricchito da quello della genitorialità.
Ve bene, sono perfettamente d’accordo.
Non ci sono problemi al riguardo e ne prendo atto.

Si tratta invece della sua ansia che mi pare un po’ sopra le righe e che non sappiamo ancora precisamente da dove ha origine e perché.
Non viene fuori ancora il motivo dell’ affannoso desiderio di una nuova maternità. Sembra quasi che le manchino spazi e tempi. Lei è molto giovane, e quindi non ci sarà motivo per non poter avere altri figli. Ma lei dà l’impressione che deve colmare qualcosa che l’angustia. Sembra, ma è una mia impressione, che le manchi ancora qualcosa e che voglia colmare questo vuoto con una nuova maternità, cercata in modo quasi ossessivo.
Sembra quasi che l’angoscia primeggi nella sua vita. Si tranquillizzi. L’ansia può interferire, come alcuni affermano, in molte situazioni. Avrà un'altra maternità e la vivrà felicemente.

Le auguro di poter raggiungere uno stato di serenità, forse anche scoprendo, con l’aiuto di uno psicologo, le cause di tanta premura.

Cordiali saluti.

(Manca tuttavia la descrizione del comportamento di suo marito, padre di suo figlio, nella risposta che ha dato a me.)



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