B.na con ritardo masturbazione

SONO UNA EDUCATRICE DELLA SC.D'INF.
SEGUA UNA B.NA CON SIND. DI DOWN DI 4 ANNI, IN QUEST'ULTIMO PERIODO HO OSSERVATO CHE TENDE SPESSO A MASTURBASI SIA TOCCANDOSI O DONDOLANDOSI SOPRA PERSONE O OGGETTI IN DIVERSI MOMENTI DELLa mattinata.
IN QUESTI CASI CERCO DI DISTRARLA, ma questi comportamenti sembrano aumentare progressivamente.
a casa i genitori hanno un ottimo rapporto con lei e la sorella.
vorrei chiederle come intervenire.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
la masturbazione infantile è del tutto naturale e può rappresentare una "coccola consolatoria" in un momento di stanchezza o noia. Solitamente intorno ai 4 anni inizia a svilupparsi il senso del pudore e il bambino tende dunque ad esplorare il proprio corpo al riparo da occhi indiscreti.
Ovviamente non è sempre così, soprattutto in bambini con ritardo. In ogni caso, la scoperta del proprio corpo non va demonizzata, quindi le consiglierei di non sgridare la bambina ma piuttosto di distrarla con altre attività.
Accolga il suo desiderio di coccole e si dedichi ad esempio ad un gioco da fare insieme.
Con più calma poi si potrà parlare alla bambina, cercando di educarla al non masturbarsi in pubblico, un po' come la si educa ad usare il water per fare i suoi bisogni.

Può essere opportuna la consultazione con un professionista (psicologo o pediatra) nel caso in cui la masturbazione venga messa in pratica con altri bambini o si verifichi troppo spesso nell'arco di una giornata e per un lungo periodo di tempo.

Cordiali saluti.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
L'autoerotismo, in pazienti con ritardo mentale, ha spesso una funzione di scarica motoria e ripristino energetico, più che una funzione orgasmica.
Il rimprovero, non serve a molto, anzi può concorrere a rinforzare il comportamento ed a renderlo proibito ed appetibile.
Può provare a distrarla ed a coinvolgerla in attività con scarica motoria.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile utente,
l'autoerotismo è una pratica comune e normale, anche se non fa parte della nostra cultura parlarne liberamente, nel rispetto del senso del pudore.

Sembra qui che il reale problema sia accettare la presenza di tali impulsi sessuali in una bambina che presenta una disabilità. Molte volte, pur con tutti gli sforzi e la preparazione necessari per operare all'interno dell'ambito della disabilità, tale aspetto non viene considerato, come se queste persone fossero o potessero essere immuni/esonerate da questo.

Il primo passo per intervenire in modo utile sia per sè che per la bambina è proprio quello di accettare tali impulsi, tradotti poi in azioni, come segnali che fanno parte dello sviluppo, sia allo scopo di non demonizzarli, sia per evitare di reprimere in modo poco opportuno tali necessità potendo creare così un vissuto di colpa nella bambina.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com