Testa vuota paralisi psicologica

Salve Dottor Giuseppe Santonocito.
Mi rivolgo a lei per avere un suo aiuto in merito.Ho diverse problematiche che non mi consentono di andare avanti per la mia strada e farmi un futuro.Ultimamente ho perso mia madre per un cancro,questo quasi due anni fà,ma la cosa strana è come se tutto questo tempo non fosse trascorso.Uscivo già da una forma di stress..e mi sono state prescritte gocce di xanax da prendere due volte al giorno.Nel mese di dicembre uno psichiatra mi ha dato da prendere deantix due volte al giorno e questo fino a febbraio.Ora mi ha prescritto un altro farmaco che lui esclude come farmaco ,nel senso che dice sia un prodotto più naturale..e sarebbe Thymanax 25 mg solo da prendere una volta ,alla sera.In ogni caso questo perchè io ho l'umore sempre a terra,la testa vuota.Mi sento come se fossi stupida...scema..Non sò veramente se mai nella mia vita potrò vivere decentemente,studiare,fare carriera..Secondo lei..perchè mi sento la testa completamente vuota.Non avverto stimoli,non possiedo una rete di pensieri..è come se non avessi memoria..come devo fare..Cosa può essere esaurimento?Cos'è...?Il medico ha parlato di depressione bipolare..e tra l'altro adesso che adesso stò bene..Non avverto più stanchezza..mentale..e fisica..ma il mio umore ..è come una prigione..Non vedo..la realtà..o perlomeno vedo scuro..La cosa che mi fà paura è questo fatto della testa vuota..Le dico un'altra cosa..In tutta questa storia che ho affrontato completAMENTE DA SOLA..e cioè la malattia di mia madre..non ho avuto familiari di mia madre e cioè i fratelli di lei accanto..Indifferenti alla situazione..Penso che anche questo abbia su di me una forte valenza negativa..perchè ho avvertito una certa indifferenza e menefreghismo..ma devo dire che queste persone mi fanno un effetto psicologico negativoquando li vedo..e ho sempre avvertito nei miei confronti un sentimento di cattiveria..di non voler che mi faccia una vita..un futuro..o che abbia un'indipendenza..Pensi che uno di loro mi ha sempre provocata..dicendomi un giorno questa frase..:l'odio è brutto..Io non ho mai provato questo sentimento..anche perchè penso sia una cosa alquanto stupida quella di pensare questa cosa..ma non riesco a capire perchè vogliono ostacolarmi..nel mio procedere..nella mia crescita..Devo dire che questo mi porta ora un fastidio..tanto che vederli mi provoca uno stato di apatia..E' come se veramente perdessi tutte le mie forze..non ho alcuna forma difensiva psicologica..Perchè?Mi hanno sempre provocata.E dopo la morte di mia madre nessuno di loro mi ha mai chiamata..per chiedermi come stessi per tirarmi sù..Hanno lasciato cadere tutta la mia rabbia.Mi hanno spenta..Questa è la sensazione che provo difronte a queste persone che definisco di una cattiveria mostruosa..Maschilismo?Dottore ,le ho detto un pò di tutto questo oltre al mio umore perchè poi in fondo penso sia tutto legato.Non ho energia psicologica.Spero lei possa comprendermi,e dirmi cosa ne pensa.Cordialissimi Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Penso che innanzitutto dovrebbe aver ricevuto una valutazione il più possibile esatta dai curanti da cui è stata seguita. Apparentemente è stata curata per depressione, ma non dice se la cura comprende solo i farmaci indicati o anche una cura di tipo psicologico.

Quando si subisce un lutto grave si deve passare attraverso una fase detta elaborazione del lutto, e di solito questo avviene spontaneamente nell'arco di alcuni mesi. Ma se in due anni ancora sta male, probabilmente dovrebbe ricevere anche una cura psicoterapeutica, per farla stare meglio in tempi brevi e per evitare che lo stato di svuotamento e ostilità nel quale si trova possa stabilizzarsi o cronicizzarsi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.ra,
è possibile che le reazioni dei suoi familiari derivino da precedenti dinamiche che forse hanno coinvolto anche sua madre creando una sorta di "invischiamento" che ha peggiorato la situazione.
Attualmente sarebbe utile integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia attraverso la quale lei possa elaborare sia il lutto perla perdita di sua madre sia la rabbia nei confronti dei suoi familiari.
Le consiglio di leggere l'articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente


Salve Dottore..In realtà a tutta questa curA NON SI è ACCOMPAGNATo un confronto di tipo psicoterapeutico .Ecco perchè le dico che dall'inizio fino alla fine ho vissuto tutto da sola..Avrei avuto bisogno di avere accanto delle persone,tipo anche familiari,ma questo non mi è stato concesso.Io ho pensato a un confronto di carattere psicologico,ma per me che attualmente non lavoro è difficile poter sostenere delle spese.Non ho avuto la forza di lavorare..ma un lavoretto qualsiasi...Non vedo con chiarezza nelle mei potenzialità,forze..per poter anche iniziare qualcosa d'importante..Inoltre, quì le dico molto sinceramente di non sapere nemmeno a che psicologo rivolgermi,poichè è importante anche trovare un bravo psicologo.Riconosco che vivere tutta questa situazione da sola è stato pesante..Tutto questo mi limita nelle cose importanti che dovrei affrontare per procedere nella mia vita,nel mio futuro.L'incertezza..continua,non sapere che strada prendere..il passo da fare,il primo passo da fare per vedere piano piano con chiarezza..Questa è la mia difficoltà..che mi porta in conflitto..Lei ha sicuramente ragione..a fare riferimento ad un psicoterapeuta..Lo stress t'impedisce di vedere con chiarezza..

Grazie..per la sua gentile risposta..


Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Lo stress t'impedisce di vedere con chiarezza..
>>>

Sì, ma se riesce a rendersene conto, probabilmente ha ancora quel po' di forza che le serve per decidere di affidarsi a qualcuno. In fondo mi pare che non le resti molta scelta, se non quella di continuare a soffrire.

Presso il servizio pubblico potrebbe essere difficile trovare l'aiuto di cui ha bisogno, per motivi di sovraffollamento, scarsità di risorse e altro, ma credo che almeno un tentativo potrebbe farlo.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente

Dottore..è vero..Il fatto di elaborare il lutto..è un fatto molto importante in quanto ti dà un senso di pace interiore..Questo è quello che io ho provato all'inizio..cioè nel primo anno..ma poi mi sono fatta carico a livello psicologico..dell'idea che mio padre è riamasto solo..che aveva bisogno del mio sostegno..del vuoto che si prova..Beh..poi ho perso un pò la mia lucidità..la mia prospettiva nel vedere e valutare i fatti con tranquillità..Ho perso poi col passare del tempo il controllo su di me..facendomi carico anche del sostegno psicologico di persone come mio padre e mio fratello..Sentivo la necessità di stare da sola lontano,di pensare solo a me stessa..e in realtà all'inizio avevo una grande forza interiore per farlo , ora mi sento spenta..scarica..E questo mi ha rattristato tanto..Avrei dovuto lavorare subito,adattarmi a qualsiasi lavor,per ritrovare quella carica..ma poi non l'ho fatto.E' subentrata l'apatia..e ora vedo in modo poco chiaro..sul cosa fare per primo..Dovrei impegnarmi in cose che avrebbero un certo carico ma non sò se sia meglio impegnarmi per prima in cose meno impegantive e prendere piano ,piano energia mentale..Avrei pensato si di rivolgermi a un terapeuta ma non avevo delle disponibilità economiche per farlo,quindi devo trovare una soluzione..per rirovare la mia identità..per riconoscere quale sia la cosa da fare per primo..
La ringrazio per la sua risposta..
Cordialissimi saluti


La ringrazio Dottoressa..per il suo riferimento all'articolo che spiega molto chiaramente come sia importante affidarsi a qualcuno per un confronto,per un qiuto..
La ringrazio..
Cordiali Saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente

Salve dottore..Grazie per il suo consiglio..Indubbiamente,sarebbe utile..ma negli ultimi tempi è subentrata la stanchezza mentale..secondo lei..cosa potrebbe essermi utile..Vitamine?Cosa..?Inoltre,le volevo chiedere lei cosa ne pensa del fatto che vorrei trascorrere un periodo di tempo ,non lo sò se un anno all'estero..Pensa che il fatto di spostarmi ,lavorare lì,fare tipo un corso,mi potrebbe aiutare a non pensare,a reagire,a ritrovare la mia perduta energia mentale e fisica..Ho bisogno di ritemprarmi anche per poter fare un discorso serio lavorativo da queste parti..e stò pensando a quest'opzione..Da una parte la vedo come un qualcosa che avrei dovuto prima..e come se adesso fosse già troppo tardi.ma non lo sò..ci stò pensando..Pensi che sono già stata fuori e sono rientrata prima di Pasqua e ancora non ho deciso se ripartire..non riesco a prendere una decisione..
Cosa ne pensa..potrei trarne giovamento secondo lei..?
A presto attendo un suo cenno di gentile risposta..
Cordialissimi saluti..
[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente

Salve Dottore..Capisco che se lei non mi ha risposto è perchè probabilmente pensa che io abbia solo bisogno di fare terapia..ma io le chiedevo un parere..perchè è da diversi anni che non lavoro,che non sono attiva e comunque le lingue sono di mia competenza..E' perciò che pensavo di optare per questa cosa..cioè vivere un periodo fuori,lontano dove io possa in qualche attivare la mia mente in un posto nuovo che in qualche modo possa essere da stimolo..aiutarmi a reagire..ad uscire da uno stato di torpore..Era questo che le confidavo,anche se lei non è il mio psicologo..semplicemente un parere..in merito..considerata la situazione di stallo in cui vivo da parecchio tempo..Cambiare ambiente..lavorare,stare a contatto con una cultura diversa con stimoli diversi..che potesse quindi essermi di aiuto nella mia sitauzione..
Saluti
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Lei sta chiedendo indicazioni in merito a questioni per niente banali, sarebbe inopportuno e poco professionale dargliele per email. Cambiare cultura, ambiente e andare lontano sono scelte difficili quando non si hanno problemi psicologici da risolvere, figuriamoci quando se ne hanno.

No, l'unica scelta sensata è reperire uno psicologo (psicoterapeuta) di persona e affrontare con lui questi punti.

Cordiali saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio dottore..Il mio pensiero è riferito all'estero perchè sono una laureata in lingue e visto che sono in età avanzata mi pongo il problema di non poter realizzare questa cosa..Ho paura di non riuscire a realizzarmi per come invece desidero.Sento che ci sono dei vuoti che vorrei tanto riempire..vorrei sentirmi soddisfatta di me stessa,approfondire il mio sapere,sentire che sono viva..quantoinvece ho paura di essere già morta..E' per questo che le ponevo questo quesito..ovvio che ci sono delle difficoltà..per cui io prima non mi ponevo dei problemi.Non ho mai visto degli ostacoli,per come sono di carattere..ma ora ho tentennato troppo e mi trovo in difficoltà anche con le mie scelte..Ovvio anche per la situazione che ho vissuto e per cui mi sono sobbarcata anche per il semplice motivo di aver dato supporto psicologico a chi come me ha vissuto questa situazione di disagio nella mia famiglia...Ho anche la mia età e mi pongo tanti problemi ,perchè sono una donna..e sento anche forte il bisogno realizzarmi in tutti i sensi..Al di là dei problemi che ho vissuto e che mi hanno messo in questo stato di prostrazione in cui mi trovo..La mia grande paura è proprio questa,di vedere distrutta la mia persona,il mio essere..Giustamente le chiedevo il parere,perchè lei è uno psicologo..ma è anche vero che questa non è la sede giusta per definire certi punti..So' di dover fare dei passi..che possano servire da incentivo alla mia ripresa psicologica..E' per questo che pensavo a questa idea di partire..e darmi una possibiltà..
Ci tenevo ad avere il suo parere..La ringrazio..tanto
Cordiali Saluti
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