Una cura farmacologica o fare psicoterapia cognitivo-comportamentale

Gentili medici,
sono un ragazzo di 25 anni e temo di avere una ricaduta depressiva,già curata nel 2004 con farmaci tipo Zoloft,Xanax con ossessioni,ansia e ora con fobie.
La causa sembra essere la presenza in casa di un padre molto ossessivo,sofferente già in gioventù e ancora oggi degli stessi problemi,che poi inevitabilmente ha trasmesso anche a mia madre oltre che a me.Il neurologo che mi curò disse che il problema era mio padre e che avrei dovuto essere indipendente,ma mio padre sta facendo,da quando ebbi quella prima crisi depressiva,di non farmi essere indipendente e mi controlla su tutto,mi obbliga a studiare(studio giurisprudenza,mi piace anche,ma mi obbliga a studiare,vuole sentirmi le lezioni ma fa tutto per logorarmi offendendomi e dicendo che non studio bene),non mi presta l'auto per uscire con gli amici(così sono sempre costretto ad agggregarmi a loro,per me è già tanto cercare di uscire,)mi ostacola in ogni modo,sto cercando un lavoro ma non riesco a trovarlo,anche vicino casa,mi offende,urla,ora ci vuole ancora di più sotto controllo perchè soffro anche di ipertensione e colesterolo...io soffro di ossessioni religiose,sessuali,pensiero magico,credo(ma poi alla fine succede davvero) che la gente mi prende in giro,fobia sociale(mio padre mi apostrofa in tutti i modi,sono "immaturo",e altre parole irriferibili,tanto che da avermi fatto perdere l'autostima,già bassa prima che avessi quella crisi),ho fissazioni tipo "sculettare" davanti alle persone,perchè convinto di essere gay o bisex,mentre gli altri mi dicono che non sono gay,confusione sessuale,senso di derealizzazione,superstizioni e paura di portare sfortuna(anche verso me stesso),rabbia,e anche sintomi fisici come mal di testa,mal di pancia,senso di oppressione etc. come posso fare?Riprendere una cura farmacologica o fare psicoterapia cognitivo-comportamentale?In attesa di risposta,ringrazio cordialmente
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile ragazzo,
è ancora seguito dal punto di vista farmacologico?
In questi casi sarebbe consigliabile affiancare un trattamento farmacologico con una psicoterapia. Rispetto a quale orientamento psicoterapeutico non è possibile indicarglielo da qui, è una scelta che sta a lei e legata a come si trova nella relazione con lo specialista che la segue o la seguirà.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123

gentile utente, sicuramente da un intervento psicoterapico potrà trovare un valido aiuto, per l'orientamento, come afferma la collega, deve essere una sua scelta, anche se una qualche informazione in più su come questi orientamenti si esprimono potrebbe aiutarla nella sua decisione.
per tanto la invito a leggere questa mini guida.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
può rivolgersi al Consultorio familiare della sua asl per prenotare un colloquio con uno psicologo se non ha la possibilità di rivolgersi ad uno specialista privato, qui trova i riferimenti:


http://www.aslsalerno2.it/web/index.cfm?id=C5A45256-F282-03D6-F0B967DBAD8CC06B&assistenza-materno%96-infantile

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Il neurologo che mi curò disse che il problema era mio padre e che avrei dovuto essere indipendente"

Caro ragazzo,

Spero che tu non ti senta in colpa per non esserci riuscito!
Quello che il neurologo ti ha detto suona un po' come un invito a correre rivolto a qualcuno che si muove con le stampelle, e penso proprio che se ci fosse stata per te qualche possibilità di sfuggire alla presenza ossessiva di tuo padre l'avresti fatto.

Come ti hanno consigliato i miei colleghi, ti sarebbe molto utile contattare uno psicologo al quale chiedere aiuto per uscire da questa brutta situazione, che penso sarebbe difficile da sostenere per chiunque.
Hai fatto un'analisi piuttosto lucida della situazione e questa capacità di riflettere su te stesso ti sarà molto utile per lavorare su di te e ottenere il cambiamento che desideri.

Ti faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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