Brutti pensieri circa la salute dei miei familiari

Salve, sono una donna single e fisicamente sana eccetto per una forma d'ansia di cui soffro da sempre ma che non m'impedisce di svolgere normalmente la mia vita. Ciò premesso vengo al dunque: al minimo accenno di problema di salute dei miei familiari (gatto compreso) comincio ad avere l'ansia con sintomi tipo senso di oppressione al petto e difficoltà ad immettere nuova aria mentre respiro; cominciano poi i brutti pensieri: "sarà qualcosa di grave, secondo me è malato ecc." associati a pensieri ancora più brutti ed angoscianti che mi vedono "nel momento in cui mi comunicano che il mio familiare sta' molto male o è morto" oppure "partecipare al funerale del medesimo" o comunque "dovermi preoccupare di seguire l'andamento della malattia dello stesso". Tutti questi pensieri aumentano la mia ansia e mi fanno sentire in colpa verso la mia famiglia (molto spesso penso che una volta morti non mi dovrò più preoccupare di loro). Questi brutti pensieri (ch'io mi ricordi) sono cominciati quando sono entrata al lavoro in ospedale (17 anni fa) e mi sono dovuta misurare quotidianamente con le malattie e la morte ma sono peggiorati negli ultimi anni (anche se da qualche anno ormai lavoro come impiegata sempre in ospedale); non porto neanche il mio gatto (che in realtà sta' bene a parte qualche episodio di vomito ultimamente) dal veterinario per paura di sentirmi dire che è condannato a morire. Mi sono già rivolta alla Psicologa della mia Azienda perchè voglio capire cosa mi succede e risolvere questo problema definitivamente (ma sono solo alla seconda seduta); da voi vorrei sapere se questi sintomi appena descritti si possono ricondurre all'ansia, se sono fobìe, se è depressione o se sono disturbi psicologici più gravi (la qual cosa mi fa ancora più paura)poichè non sono ancora riuscita a collocare nella giusta ottica il problema. Concludo dicendo che in passato la mia famiglia ha vissuto alcuni lutti improvvisi (prima mio padre poi due nipotine ed infine due miei cugini, fratelli, morti per infarto a distanza di sei anni l'uno dall'altro). Aggiungo inoltre che anche mia madre è un tipo ansioso (ma con l'avanzare dell'età quest'ansia sembra venga sostituita a poco a poco da un certo egoismo)e so' che anche mia nonna era così. Per quanto riguarda me, vista da fuori, sono la persona più tranquilla e pacifica del mondo (quasi noiosa direi) e nessuno, neanche i miei familiari, sospettano cosa mi si agita dentro...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, on line non è possibile rispondere alla Sua domanda in quanto è vietato fare diagnosi, per ovvie ragioni.

Lei stessa si definisce "ansiosa" e questi sintomi potrebbero esserne l'espressione. Non è infrequente che una persona ansiosa possan anche deprimersi per la situazione che vive.

Il mio suggerimento è di affidarsi alla psicologa che la segue ora. E' vero che due colloqui sono pichini, però è la Collega che sta cominciando a conoscerLa e può chiaramente indicare una diagnosi.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> difficoltà ad immettere nuova aria mentre respiro
>>>

Nei casi come il suo, spesso il problema non è che si assume poca aria, è che ci si dimentica di svuotare bene i polmoni, per l'ansia. Siccome i polmoni sono pieni, si ha la sensazione che manchi l'aria.

La paura della morte e delle malattie può avere lo stesso effetto di quando si sta per annegare: si annaspa, ci si scompone, alcune funzioni vitali si accentuano, come a voler contrastare un pericolo di morte imminente (che però nel caso dell'ansia non esiste o è remoto). Ecco perché si pensa di dover incamerare più aria del normale.

Questa è solo un'ipotesi, dovrebbe chiedere un consulto a uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia. L'ansia si può eliminare presto e bene, ma sono necessari alcuni consulti di persona.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Si, immagino che una corretta respirazione aiuterebbe a diminuire certi sintomi... in effetti quando in passato frequentavo corsi di stretching o shatsu, la mia ansia mi dava molto meno noia ed anche l'umore era decisamente migliore; purtroppo a causa della mia pigrizia non ho più fatto attività fisica ma intendo rimediare (almeno in questo) seguendo il suggerimento che leggo tra le righe della Sua gradita risposta. All'epoca però soffrivo solo d'ansia non riconducibile a problemi particolari e soprattutto non ero ancora preda a certi brutti pensieri...
Grazie soprattutto per la velocità con cui avete preso in considerazione la mia richiesta!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
L'ansia può esprimersi in molti modi diversi, con sintomi somatici, ma anche pensieri, preoccupazioni, dubbi, paure.

Fare sport certamente aiuta, ma siccome i disturbi d'ansia sono vere e proprie patologie, è spesso necessario l'aiuto dello specialista altrimenti il rischio è che i sintomi si cronicizzino, magari cambiando forma, come avviene spesso.

Perciò la raccomandazione è: inizi pure a fare attività fisica, però se dovesse notare che il suo problema resta contatti lo specialista.

Cordiali saluti
Ansia

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