Perdonare e accettare i propri errori

Ho commesso degli errori in passato, 2 importanti e ora ho il rimorso di avere fatto una cosa sbagliata e il rimpianto di non averne fatta una.
Più che altro è il rimorso di avere commesso una scappatella. Io sono cresciuta con la convinzione di NON dovere sbagliare mai, con l'idea di perfezionismo. E se commettevo un errore erano rimproveri che ho considerato duri e umilianti per una bambina. E queste umiliazioni mi hanno fatto crescere con la paura di fare e di sbagliare e non mi sono mai lanciata. E quando l'ho fatto ho commesso un errore e sono stata presa dai sensi di colpa che mi pareva di avere commesso la cosa più grave del mondo.
Ho fatto psicoterapia, mi ha aiutato tanto, comprendo gli errori, li analizzo, cerco il perchè ho fatto l'errore e ne traggo insegnamenti. Sto anche facendo delle letture che mi aiutano a riflettere e ogni giorno capisco sempre qualcosa di nuovo e ammetto delle cose a me stessa che prima non volevo ammettere perchè mi vergognavo di me stessa.
Però nonostante abbia ammesso a me stessa l perchè in quel momento ho agito in quel modo, non riesco a superare e mettere da parte questi errori, cioè non riesco ancora ad accettare il fatto di avere commesso degli errori. Sono molto arrabbiata con me stessa e fatico a perdonarmi. Non ho mai confessato questi errori: il rimpianto per vergogna, il rimorso perchè non posso distruggere la serenità della mia famiglia alla quale tengo. Vorrei potere tornare indietro nel tempo e cancellare il gesto sbagliato, ma non si può, solo nei film è possibile, ma questo non è un film.
Come si fa a perdonare se stessi? Cosa non riesco a capire che mi impedisce di accettare i miei errori? Alle volte è pesante portarsi questo fardello.
Datemi, se possibile anche voi uno spunto di riflessione.
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Non sarebbe realistico illuderla che da qui sarebbe possibile far meglio che di persona, perciò non ci proveremo nemmeno. Deve risolvere la sua questione con l'aiuto di un terapeuta, e se nella terapia precedente il lavoro non è andato a buon fine, dovrebbe riprovarci, magari informandosi bene sulle tante possibilità che in materia di psicoterapia esistono.

Tuttavia, rifletta sul fatto che il piacere a volte è più forte del perfezionismo. Questo fa parte della normale condizione umana. A volte sentiamo la voglia di fare qualcosa e non c'è perfezionismo o regola che tenga, almeno che non si abbia una struttura caratteriale rigidamente moralista, che però limita in ben altri sensi.

Riuscirà a perdonare se stessa quando riuscirà ad accettarsi come una persona normale, non come una che dev'essere a tutti i costi migliore delle altre.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
A settembre tornerò dalla mia psicologa, non adesso perchè fra 2 giorni parto per le vacanze e spero di rilassarmi un po' e di godermele le vacanze. Cercavo uno spunto per andare in ferie con meno paranoie possibili :-)

Comunque mi piace quello che ha detto "Riuscirà a perdonare se stessa quando riuscirà ad accettarsi come una persona normale, non come una che dev'essere a tutti i costi migliore delle altre." in fondo è un po' quello che mi ha sempre detto la mia psicologa: sono un essere umano che commette errori, non sono Dio!! Però il fatto è che sono cresciuta con la convinzione che è vietato sbagliare, e l'errore che ho fatto mi sembra enorme: eppure se mi "stacco" da me stessa riconosco che c'è chi fa di peggio e che ho solo fatto un errore, una stupidata, (come mi ha detto la mia psicologa) e mi dico "ma quanto tempo perso a rimuginare per una cavolata, non ne vale la pena"!. Però poi alle volte torno a pensare a quello che ho fatto, al gesto ed è lì che torno a dirmi "ah se potessi cancellare" perchè poi diventa pesante il pensiero, diventa pesante sulla coscienza.

Volevo dirle che io però non voglio essere a tutti i costi migliore di altri, anzi la paura di fare mi ha sempre bloccato tanto che già in partenza dicevo "non sono capace" perchè forse mi reputavo peggiore di altri.

Rifletterò di più su "Riuscirà a perdonare se stessa quando riuscirà ad accettarsi come una persona normale" perchè su questa frase non ho mai soffermato i miei pensieri a lungo.

Intanto, grazie.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Però il fatto è che sono cresciuta con la convinzione che è vietato sbagliare
>>>

Sì, è un problema piuttosto comune, tutti i giorni ci capita di vedere persone che sono passate per una storia simile. Per superarla però occorre essere aiutati di persona, la comunicazione faccia a faccia ha una portata che il semplice "consiglio" o spunto di riflessione ricevuto per email non permette.

Cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"...Però nonostante abbia ammesso a me stessa l perchè in quel momento ho agito in quel modo, non riesco a superare e mettere da parte questi errori..."

Le spiegazioni razionali sono utili e servono, ma quando riuscirà ad ampliare i gradi di libertà, cioè a sentire e a vivere che come persona Lei ha molte più possibilità di quella "perfezionista", allora riuscirà a superare questo momento.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
da quello che racconta di sè, sembra essersi intrappolata nel perfezionismo, nella dicotomica scissione tra bene e male, lecito ed illecito, colpa e perdono.
La psicoterapia, se lo desidera, potrebbe insegnarle, nuovi, più funzionali ed adattivi atteggiamneti verso se stessa, valuti in prima battuta l'ipotesi di un aconsulenza de visu.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it