Fugge perché davvero incapace o è solo bugiardo?

Gentili Dottori,

mi rivolgo a Voi perché non riesco davvero a giustificare e comprendere l'atteggiamento del mio ultimo partner. A storia appena cominciata e meravigliosa (secondo entrambi) mi sento dire “non riesco a sostenere una relazione a distanza (500 km). Mi devo proteggere, non posso sopportare di vederti solo nei weekend. Non mi basta. Vivremmo nell'idealizzazione. Non ci conosceremmo mai realmente a vicenda. Non ci misureremmo con la routine”. E mai possibile che esistano persone tanto arrendevoli? Sono arrivata a pensare che abbia un'altra e che non sia in grado di ammetterlo. Io gli sono molto legata, sarei stata pronta a fare dei sacrifici, ma davanti a tale muro mi sono bloccata. E' sparito ed io di conseguenza. Ho bisogno di sentirlo, ma so che lo infastidirei. E non chiamo. Ho deciso di “elaborare il mio lutto” da sola, ma torno a chiederVi, in quanto titolati per rispondermi con cognizione di causa, davvero quanto prima menzionato può essere causa di rottura? Non capisco...... E' come rifiutare di indossare un abito che piace solo perché potrebbe far sembrare più grassi. Ma se non lo si proverà mai, non si potrà mai sapere come lo si indossa... Intanto posso dirmi orgogliosa di non appartenere alla categoria di chi getta la spugna.

In attesa,
ringrazio cordialmente!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Giudicare una persona che dovrebbe volerci bene è un paradosso. Inoltre, quando una storia è appena cominciata non si possono avere troppe pretese, per cui è inevitabile prendere epr buono ciò che questa persona le sta dicendo. Che sia in buona o in malafede è poco importante, ciò che conta è il contenuto del messaggio: non sono disposto a impegnarmi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"non riesco a sostenere una relazione a distanza (500 km). Mi devo proteggere, non posso sopportare di vederti solo nei weekend. Non mi basta. Vivremmo nell'idealizzazione. Non ci conosceremmo mai realmente a vicenda. Non ci misureremmo con la routine”

Mi sembra un discorso sensato, per quanto doloroso, fatto da una persona adulta che si rende conto che una relazione a distanza è carente di quel contatto quotidiano che consente di conoscersi e di progettare magari un futuro assieme.

Ma a lei suona sicuramente come l'ennesima relazione che finisce per un motivo legato all'indisponibilità del partner.
Ho letto le sue precedenti richieste degli ultimi 3 anni, ed effettivamente risulta piuttosto chiaro che lei tende a trovare uomini che per un motivo o per l'altro la faranno infelice.

Non so se il motivo siano gli schemi rigidi che affermava di aver assorbito/subito in famiglia o l'idealizzazione del rapporto fra i suoi genitori, certo è che la sua storia clinica parte con diversi anni di xanax, prosegue con una psicoterapia per ansia e depressione che probabilmente è stata interrotta prima del tempo e porta fino alla richiesta odierna, con l'accompagnamento costante di sintomi fisici legati allo stress.

Secondo me dovrebbe o ricontattare la terapeuta che la seguiva o rivolgersi a qualcun'altro che la possa aiutare a lavorare su quegli aspetti che non ha ancora cambiato e che la portano a creare legami instabili o senza futuro, che la fanno stare male e dubitare di sè stessa e degli uomini.

Che ne dice?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,

ritengo abbiate ragione su tutto. Ammetto anche di essere un'instabile emotiva, di avere ancora bisogno di un supporto psicologico, di scegliere sempre uomini con una vita complicata giusto per non impegnarmi e ammetto di essere terrorizzata se non schifata all'idea di emulare la relazione di coppia dei miei genitori.
Tuttavia una postilla me la dovete concedere: della distanza il signore in oggetto era pienamente consapevole. Per mesi mi ha letteralmente perseguitata con svenevoli corteggiamenti. Una volta incontrati, fatto quanto si era prefissato etc... ha accampato la scusa della distanza. Che io passi per instabile ci sta, ma che lui passi per uomo maturo no! Onestamente avrebbe potuto trovare una ragione più plausibile: tipo incompatibilità caratteriale etc... Vi ringrazio tuttavia per il cortese riscontro
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Tutto sommato non ha molta importanza che lui sia stato maturo o immaturo, che abbia cambiato idea per motivi seri o solo perchè aveva ottenuto quello che voleva.

Quello che conta è che lei ha trovato un uomo che sta a 500 km e che non aveva in programma un trasferimento (così come non ce l'aveva lei), con il quale pensava di creare una relazione a distanza senza che questa fosse preceduta da un periodo adeguato di conoscenza e frequentazione.
Cosa le faceva pensare che avrebbe potuto funzionare?

Dargli la colpa o non dargli alcuna colpa non fa differenza perchè lei può lavorare solo su sè stessa per ultimare il cambiamento e arrivare ad un equilibrio che le consenta di legarsi finalmente ad un uomo disponibile e interessato a fare dei progetti con lei.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se fossi un cinico le direi: benvenuta nel mondo reale.

Molti uomini inventano scuse per sedurre, perché molte donne ci cascano. La prossima volta stia più attenta e non creda a tutto ciò che le dicono. E se riconosce di essere un'instabile emotiva, dovrebbe contattare uno psicologo di persona, altrimenti rischia di commettere sempre gli stessi errori.

Cordiali saluti