Agitazione e battiti accellerati

Buongiorno,volevo scrivere qui per avere un consiglio da persone esperte.Ho 20 anni e generalmente sono sempre stato un pò ansioso.Ho provato diversi sport ma mai nulla di prolungato se non frequentare la palestra nel 2009-2010 da Novembre a fine Maggio circa.Detto questo vi scrivo perchè,mi capita di agitarmi spesso anche in situazioni di non particolare stranezza e di conseguenza avere il battito cardiaco accellerato.Premetto che ho avuto il dubbio che potesse trattarsi di qualche problema cardiaco,difatti sia nell estate 2009 che nel 2010 (lo scorso Settembre se non sbaglio) sono andato dal mio medico per fare dei controlli,e lui ha sempre ritenuto che il battito fosse regolare,e si tratti di un problema di ansia.Anche io ritengo che il problema sia questo,volevo raccontarvi una cosa successa lo scorso anno di questi tempi,anche per farvi comprendere meglio i sintomi.Mi frequentavo con una ragazza,un giorno avremmo dovuto vederci io e lei,invece arrivato da lei si presentò una situazione diversa,ovvero andare in giro io,lei e una sua amica con la macchina di questa amica,in quel momento mentre andavamo in macchina,incomincia ad avere una sensazione di nausea,a sudare molto,ad avere il battito accellerato e a non sentirmi a mio agio,e trovando scuse riusciì ad uscire da quella situazione dicendo che dovevo tornare a casa presto e quindi non potevo andare in giro con loro.Questi sintomi mi si erano presentati anche all inizio della seconda uscita fatta con questa ragazza.Mentre in situazioni diciamo più "normali" come può essere la fila in posta o quando andavo a scuola l'interrogazione,mi viene questo battito accellerato e questo senso di agitazione.Insomma quando sono in attesa di qualcosa ho quei sintomi,mentre invece quando mi capita un qualcosa che non ho programmato o di inaspettato,mi capitano quei sintomi più gravi e fastidiosi.Il mio medico mi aveva prescritto in passato la valeriana e lo scorso anno il vagostabil (poi cambiato on il sedivitax) dicendo di provare con questi prima di pensare agli ansiolitici.Ora però ho deciso di non scappare più da questo mio problema ed affrontarlo,volevo sapere da voi cosa ritenete più giusto fare.Grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Sarebbe opportuna una valutazione da parte di uno psicoterapeuta esperto nella diagnosi e trattamento dei disturbi d'ansia.

Bisogna capire come mai in determinate situazioni si attivano quelle risposte e, soprattutto, bisogna imparare a modulare le emozioni in una maniera più vantaggiosa per te.

L'ansia si esprime sul corpo nel modo in cui tu hai descritto: saperlo permette di spaventarsi meno. Però bisogna anche imparare, oltre che a riconoscerla, anche a gestirla.

Da qui, senza conoscerti, si possono fare mille ipotesi su ciò che hai raccontato. Ma solo con uno psicoterapeuta, meglio se di orientamento cognitivo-comportamentale, potrai risolvere definitivamente il tuo disagio.

Ti incollo un link che potrebbe esserti utile
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
se le indagini cliniche hanno escluse cause organiche correlate al suo disagio, le cause sono altre ed altrove; il suo corpo grida aiuto e lo fa attraverso i sintomi .
Chieda una consulenza da uno psicologo de visu, per valutare insieme se effettuare un percorso psicoterapico .
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente le consiglio queste letture

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html


saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

se soffri davvero di un disturbo d'ansia - come ritiene il tuo medico - le reazioni che riferisci, differenziate a seconda delle situazioni, sono perfettamente normali.

Da quanto dici ti senti poco bene quando ti trovi in circostanze emotivamente cariche, ma che rappresentano eventi previsti e sui quali hai potuto quindi riflettere, mentre quando capita un imprevisto l'ansia aumenta e ti senti molto male perchè in quel momento ti trovi a non avere alcun controllo su quanto accade e te lo senti "imporre" dall'esterno (come nel caso dell'amica che aveva preso la macchina senza che tu te l'aspettassi).

Forse per te avere il controllo delle situazioni è molto importante, e di conseguenza ti senti in ansia proporzionalmente a quanto il controllo ti manca in un dato momento.

Sembri disorientato dalla natura delle situazioni nelle quali stai male, tanto che parli di "situazioni di non particolare stranezza": per prendere un esempio che tu stesso hai fatto, stare in coda alla posta rientra fra le situazioni che secondo te non sono così "strane" da poter causare malessere?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Lei dott.,ha centrato esattamente il punto.Ovvero sia quello che io volevo sapere,che quello che pensavo.Ora mi voglio informare per prendere appuntamente tramite una psicologa credo si tratti,una persona competente che mi è stata consigliata da amici di famiglia.Lei quindi mi consiglia una visita per cercare di rimediare a questo mio problema?.Grazie mille :)
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sicuramente, è la cosa migliore che puoi fare per te stesso e per il tuo benessere.

Ovviamente però non si tratterà solo di "una visita", ma nel corso dei primi colloqui potrai ricevere un'eventuale diagnosi e parlare di come si potrebbe svolgere il percorso di trattamento più adatto al tuo caso.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Già immaginavo.Cmq per rispondere alla sua domanda.Si l esempio mio ovvero quello di "stare in fila in posta".E' una situazione per la quale io non vedo il motivo per cui mi dovrei agitare,ma purtoppo nelle situazioni di "attesa" come specificavo prima ho questi battiti accellerati e agitazione.Mentre gli episodi legati alla mia ultima storia,in quei momenti ho preso consapevolezza che avrei dovuto affrontare il problema.Quando quella sera,solo perchè invece di stare con lei,mi era stata proposta una cosa completamente diversa,avevo avuto quella reazione.Che poi per essere più specifico con lei dott. nei giorni successi,ero in giro con questa ragazza e lei riceve una chiamata da questa amica che ci invita ad andare a fare un giro con lei.In quest occasione,non ho avuto nessun problema,anzi,ero tranquillo e rilassato.Il mio problema non era andare in giro con loro,o con la macchina guidata da altri.Ma proprio come lei ha detto,trovarmi in una situazione imprevista e che non mi aspettavo e non sapevo come gestirla.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quello che conta è l'interpretazione che la tua mente fornisce ad una certa situazione: a partire da questa si può generare una reazione di attivazione/agitazione anche quando oggettivamente non ce ne sarebbe motivo.

Ad es. essere in fila alla posta può voler dire esere in un locale chiuso, dove magari sei entrato passando per il metal detector e dal quale non puoi quindi scappare; questo locale può essere affollato, troppo caldo, troppo illuiminato da luci fastidiose e così via.
Ognuno di questi stimoli può innescare una risposta ansiosa o di panico.
Ma ad es. potrebbe anche la rabbia per l'attesa, o per dover fare la fila perchè te l'hanno chiesto i tuoi genitori, a farti stare male.

Come vedi ci sono molte strade che portano ad un unico esito: si tratta di questioni che devono essere considerate caso per caso e che indagherai assieme a chi si occuperà del tuo malessere.