Emotività

Salve ho 45 anni e questo "problema" me lo posto dietro da una vita.
Quando ho una discussione con un'altra persona sia essa familiare,collega o estraneo,mi tremano le mani e puntualmente scoppio a piangere non riesco ad esprimere il mio punto di vista,le mie ragioni ,questo mi fa ulteriormente innervosire,perchè più cerco di controllarmi più aumentano i singhiozzi, spesso devo abbandonare la discussione e questo mi fa sentire molto frustrata.In famiglia la cosa non mi disturba più di tanto ma ad esempio con le colleghe di lavoro mi da molto fastidio.In famiglia anche i miei figli (maschio 18 anni e femmina 15)hanno per così dire questa debolezza, non so se sia giusto chiamarla così, ma entrambi quando si innervosiscono hanno episodi di pianto.
Negli ultimi anni forse questa mia reazione si è un pò accentuata perchè ho dei problemi di salute ( morbo di crohn con artrite )che per carità non sono gravi ma
mi hanno molto cambiata e forse resa più vunerabile...
Come accennavo prima il problema lo vivo in maniera peggiore in ambito lavorativo. Sono una dipendente statale e spesso mi capita di assentarmi per visite, day hospital legati alla malattia, non faccio quasi mai assenze per malattia tranne quando sto veramente male ma non spesso perchè la malattia per fortuna non è molto aggressiva e sono sotto terapia farmacologica.IL fatto è che alle mie colleghe sembra non importare proprio nulla , hanno sempre da ridire e se cerco un minimo di comprensione sono arrivate a dirmi di cambiare sede di lavoro.Aggiungo che il mio responsabile capisce la situazione ha molta stima di me e sono molto capace nel mio lavoro non commetto errori e faccio anche più di quello che dovrei.In passato ad altre mie piccole richieste di consulto mi avete consigliato di rivolgermi personalmente ad uno psicologo,e ci ho pensato seriamente però ho anche delle difficoltà pratiche perchè i miei orari di lavoro coincidono con quelli dei consultori delle ASL quindi dovrei aggiungere ulteriori assenze dal lavoro e questo sarebbe un problema.Privatamente non posso proprio permettermelo...vorrei un consiglio un suggerimento, come posso controllare questa mia emotività,vorrei poter discutere tranquillamente e far valere le mie ragioni invece subito si presenta questo pianto e non succede solo su argomenti che riguardano la mia salute ma anche ad esempio su discussioni che riguardano esclusivamente il lavoro...
Ringrazio se qualcuno vorrà darmi qualche consiglio Saluti e Auguri.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Potrebbe cominciare un training sull'assertività e le abilità sociali con uno psicologo, oppure consultare uno psicologo psicoterapeuta per un percorso più articolato che Le permetterà di comprendere anche le ragioni del Suo disagio.

Le allego un articolo sulle abilità sociali.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Saluti anche a Lei e tanti Auguri.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Giuseppina Ribaudo Psicologo 97
Carissima Signora,
è frequente piangere dopo un episodio di rabbia proprio perchè la Nostra "emotività" ne è provata.

In famiglia ci conoscono e probabilmente capiscono di più rispetto a "conoscenti" come le colleghe di lavoro.

Potrebbe fare luce su questi Suoi momenti parlandone, intanto, con una persona di fiducia e poi capire quanto sia più o meno necessario intraprendere un percorso psicologico.

Cordiali saluti e Auguri per tutto.

Dr.ssa Giuseppina  Ribaudo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio per le vostre parole.
Dott.ssa Pileci ho trovato moto interessante il suo articolo,tratta di un argomento che nemmeno conoscevo e non sapevo che certe abilità si possono addirittura apprendere..
Il problema è come già detto Che lavorando anche io in ambito ASL ho gli stessi orari lavorativi del consultorio che avevo contattato per avere informazioni..Non posso prendere ulteriori giorni di assenza...
Dott.ssa Ribaudo ,io parlo di questo mio disagio con mio marito oppure con mia madre che sono comunque persone di fiducia ed entrambi mi dicono di non prendermela di lasciar correre ecc. ma il problema è sempre lì e si ripresenta puntualmente..
Capisco che così on line non si può dire molto ma speravo in qualche consiglio,per capire come fare a controllarsi e non fare sempre la figura della piagnucolona...ma forse chiedo troppo...Saluti
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

on line non possiamo fare prescrizioni, anche perchè servirebbe prima una valutazione da parte del professionista.
Mi permetta una nota: più che "controllarsi", potrebbe imparare a modulare meglio le Sue emozioni, che -proprio perchè ci sono e le prova- sono utili. Bisogna imparare a riconoscerle e capire che cosa ci segnalano le nostre emozioni. In tal senso può essere utile l'aiuto di uno psicologo.

Un cordiale saluto,