Ansia ed effetti sullo stomaco

Buona sera Gentili Dottori
cercherò di essere il più chiaro possibile nel descrivere la mia situazione. Sono un ragazzo di 19 anni e ultimamente mi sento depresso e ho un senso di ansia continuo che mi provoca un peso sullo stomaco, anche questo continuo.
Per essere più preciso le mie "disavventure" con lo stomaco hanno avuto inizio in aprile 2010, ovvero il giorno dei miei 18 anni, quel giorno ho vomitato (a causa del pranzo e della cena abbondanti) e nei giorni successivi tutte le mattine mi svegliavo con nausea, acidità e a volte vomitavo; così a metà maggio decisi di andare dalla dottoressa che mi prescrisse le varie analisi da fare e mi fece assumere Plasil e Riopan. Dalle analisi risultava essere tutto nella norma, e nel giro di poche settimane il mio stomaco ritornò a stare bene. A fine giugno non avevo più acidità di stomaco. Un anno dopo cioè tra aprile e maggio 2011 mi sono ritornati più o meno gli stessi sintomi dell'anno precedente, acidità, nausea, episodi di vomito, la mia dottoressa mi ha prescitto le stesse analisi e la stesse medicine dell'anno prima ma stavolta l'effetto non è così efficace, e ho iniziato a notare che c'era un collegamento tra ansia e disagio allo stomaco, tanto che sono stato costretto a saltare la cena di fine anno (quinta liceo), acidità e vomito hanno continuato ad accompagnarmi a giugno e la prima parte di luglio (periodo di esami).
A ferragosto ricapitò un altro episodio di vomito molto più violento, e anche nei giorni successivi continuavo a vomitare e a perdere peso ed appetito, per 2 settimane ho mangiato davvero molto poco, mi sentivo pieno dopo pochi bocconi. A settembre mi ritrovavo a pesare 58 kg ( di norma ne peso 63-64), per toglierci ogni dubbio la dottoressa mi ha prescritto una gastroscopia, risultato: nessun problema., il dottore che mi ha fatto la gastroscopia ha detto che sono periodi normali e che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Dopo aver scoperto che nel mio stomaco non c'è niente di grave ho iniziato ad avere ansia a pensare di essere pazzo visto che la mia testa aveva creato tutti questi disagi allo stomaco. Ho iniziato a mangiare in modo sano ed equilibrato ma allo stesso tempo ho inziato ad avvertire un senso d'ansia e peso sullo stomaco; e circa una o due volte al mese se per caso c'è qualche avvenimento o qualche cena fuori l ansia si manifesta in modo forte sullo stomaco. Per esempio il 31 dicembre sera a cena fuori con la mia fidanzata nell' attesa di mangiare, per una sorta di mix di paura indefinita, ansia e fame, ho iniziato ad avere crampi, nausea e conati di vomito. Mi sembrava di perdere il controllo, poi nel giro di 20 minuti mezz'ora sono ritornato in me. Questo ultimamente mi capita se c'è qualche ricorrenza o cena fuori.
So che forse mi sono dilungato un po' troppo nel tentativo di essere chiaro e mi scuso. Ma vorrei sapere cosa ne pensate e quali consigli mi date, specialmente per quanto riguarda l'ansia e il senso di depressione che mi ha creato negli ultimi mesi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

il fatto di essere colpiti da disturbi psicosomatici non ha davvero alcuna rilevanza per quanto riguarda la salute mentale e non significa certo "essere pazzi".

Capisco benissimo che un sintomo eclatante come quello che ti ha colpito ti preoccupi, e che forse avresti perfino preferito scoprire che qualcosa non andava nel tuo corpo, e che avresti quindi potuto risolvere il problema con i farmaci.

L'ansia e, in generale, tutto ciò che ci disturba a livello emotivo, può ripercuotersi in molti modi sul corpo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Di conseguenza quello che ti sta succedendo è sicuramente spiacevole, ma non è un fatto raro: sono probabilmente milioni gli italiani che soffrono di gastrite, reflusso, nausea e anche vomito causati dallo stress o da disagi che nulla hanno a che vedere con cause mediche.

Ci hai detto che hai iniziato a stare male quando sei diventato maggiorenne, momento di passaggio altamente simbolico nella vita di ognuno: avevi qualche aspettativa in particolare per quanto riguarda quella data?

Percepivi in maniera particolare il fatto che da quel momento saresti stato considerato adulto e che molte cose avrebbero potuto cambiare?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie Dott.ssa per la risposta rapida.
Per quanto riguarda il diventare maggiorenne non avevo particolare aspettative, l'unico vantaggio che mi aspettavo era la patente, per il resto avrei preferito restare nei 17 anni, e quello che è successo poi ha un po' confermato questa cosa.

Comunque negli ultimi mesi per quanto riguarda l'ansia sono ricorso a rimedi naturali, come le gocce di ficus carica, e molte ma molte tisane rilassanti e camomille. Ma gli effetti non sono stati particolarmente soddisfacenti.
Cosa dovrei fare a livello pratico per superare questo disagio?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"avrei preferito restare nei 17 anni"

Per quale motivo?
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Utente
Utente
Forse perché stavo bene e non volevo che niente turbasse quella cosa. Probabilmente non volevo affrontare responsabilità e scelte importanti, come quella della scelta universitaria.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' molto probabile che il problema fosse quello.

Per quanto riguarda il compleanno successivo forse eri in tensione per la maturità, ma vorrei chiederti se ti trovavi bene in classe e se quindi il fatto di non poter partecipare alla cena di fine anno ti è dispiaciuto o se invece ti sei sentito in parte sollevato dal non poterci andare.

Visto che hai osservato che il malessere si manifesta in momenti ben definiti ("Questo ultimamente mi capita se c'è qualche ricorrenza o cena fuori"), vorrei sapere se in quelle occasioni hai qualche pensiero in particolare o se ti senti a disagio per qualche specifico motivo.
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Utente
Utente
In classe mi trovavo bene sia con i compagni che con i professori. Infatti quando mi capita di incontrarli o di dover andare a scuola per qualche motivo mi sento malinconico.

Alla cena non avevo ancora capito che era una cosa psicologica, avevo mal di pancia e temevo di vomitare pertanto decisi di non andare, poi a casa mi sono accorto che stavo meglio e ho iniziato a pensare che forse poteva essere una cosa psicologica.

Comunque credo che la "paura" di cenare fuori derivi dal fatto che collego il cibo al mal di stomaco. E quando lo stomaco riprende a farmi male mi sento quasi come se fossi un incapace, perché non riesco a controllare le mie reazioni fisiche, e questa cosa mi infastidisce molto, di conseguenza l'ansia continua a salire.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si può quindi dire che quanto successo ti ha portato a concentrare enormemente la tua attenzione sullo stomaco e ad elaborare precise aspettative, che poi finiscono col concretizzarsi, riguardo alla possibilità di stare male come ti è successo in passato.

Ti segnalo l'articolo del dr. Mian sulla paura del vomito, che illustra molto bene questo meccanismo e come si interviene per disinnescarlo:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/700/Emetofobia-la-paura-del-vomito
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Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a te per averci scritto, se ti fa piacere aggiornaci sulla situazione.

TI faccio tanti auguri,
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Utente
Utente
Dott.ssa secondo lei va bene il be-total plus, per quanto riguarda l'ansia e la depressione?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non sono qualificata per risponderti, non essendo un medico, ma non vedo come un integratore di vitamine possa incidere sui complessi meccanismi che trovi illustrati nell'articolo che ti ho linkato.

Senza aver prima ricevuto una diagnosi certa da parte di uno specialista (psicologo o psichiatra), poi, non ha senso cercare un rimedio. Non credi?
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Utente
Utente
Ho parlato con uno psicoterapeuta, il quale mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia, ma siccome è un amico di mia madre mi ha consigliato di farmi seguire da un altro psicoterapeuta, vorrei sapere circa quanto dura la terapia e in cosa consiste di preciso, e quali sono le possibilità di successo? Grazie mille.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non sarebbe sicuramente il caso di farti seguire da lui, come ti ha infatti detto.

Per quanto riguarda i tuoi interrogativi si tratta di domande alle quali non è possibile rispondere senza la conoscenza diretta del caso, perchè ogni situazione è differente dalle altre.

Ti consiglio quindi di cercare un nominativo fra gli iscritti a questo sito per contattare direttamente uno psicologo della tua zona e approfondire la questione, interrogativi e dubbi compresi.
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dopo
Utente
Utente
Sono finalmente andato da un gastroenterologo, con un po'di ritardo,mamegliotardi che mai.
Viste tutte le analisi e gli esami e sentito i miei sintomi ha detto che soffro di un semplice reflusso e che non sono mai stato curato per questa cosa. La terapia prescrittami è:
Peptazol 40 g, 1 compressa la mattina per 2 mesi, 1 la sera per 15 giorni;
Motilium, 2 compresse prima di pranzo e cena per 30 giorni.
Entero4 bustine oer 15 giorni 1 al giorno.

Se l'ansia fosse data dai disturbi digestivi, Le chiedo gentile dottoressa se una volta risolto il problema del reflusso si risolverebbero anche i disturbi d'ansia, pessimo umore e depressione.

Grazie in anticipo
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Alla tua domanda non mi è possibile rispondere senza conoscerti di persona, soprattutto perchè non posso sapere quale sia realmente la tua situazione e se soffri o meno di un disturbo di natura ansiosa e/o depressiva.

In ogni caso è possibile sia che i disturbi gastrointestinali siano dovuti all'ansia, sia che l'ansia sia emersa a seguito di quel primo episodio di vomito che può aver innescato le successive preoccupazioni e manifestazioni di malessere psicofisico.

Non posso dunque risponderti per quanto riguarda la prognosi: comincia a seguire la cura prescritta dal medico per vedere se ti senti meglio e aggiornaci nuovamente sulla situazione.
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