Attacchi di ansia

Buongiorno sono una ragazza di 33 anni, da circa 3 settimane ho subito un intervento e sono stata una ventina di giorni dai miei per la convalescenza, successivamente sono tornata a casa mia...ma il mondo mi è crollato..non riesco a mangiare con piacere dormo male e una forte sudorazione a volte sento un nodo alla gola e voglia di piangere, è come non riuscissi più ad affrontare la vita di prima, vivo da 6 anni a Roma, ma sono di Caserta, tornare dai miei mi ha reso vulnerabile e mi spaventa.
Ho molta paura perchè questo disagio mi accompagni ogni volta che torno dai miei..se potete darmi un consiglio per superare questo stato depressione?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ci possono essere molti motivi per cui tornare dai suoi la spaventa. Questa volta, a quanto capisco, c'è dovuta andare per motivi di salute, eppure anche così la cosa la disturba.

Ovviamente non possiamo dare "consigli" online, però se vuole può aggiungere qualche dettaglio alla sua descrizione, specificando meglio magari cosa intende quando dice: "Ogni volta che torno dai miei mi sento vulnerabile".

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Quando torno dai miei sto benissimo, la mia paura di vulnerabilità avviene nel ritorno a Roma è come se il distacco con loro lo sentissi adesso e no 6 anni fà quando mi sono trasferita, è una senzazione di disagio che prima non avevo o forse l'ho sempre avuta ma non si era mai manifestata, mi sono sposata da 3 mesi e già da prima abitavo qui con mio marito, però forse cercando di essere attenta alla casa...al lavoro in nuova città e al mio partner.. ho preteso troppo da me e tornare dai miei e dipendere da loro perchè ho avuto un intervento a l'utero e non potevo muovermi mi ha fatto sentire figlia...Dottore non so se sono questi i motivi, ma sfogarmi con qualcuno anche in questo modo mi fà sentire meglio.

Grazie mille

Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ok, avevo capito il contrario, cioè che l'ansia le venisse nel tornare dai suoi, invece è presente quando lascia i suoi e torna nella sua casa a Roma.

Sentirsi figli in un momento di vulnerabilità può essere normale. Può esserlo semmai di meno sentirsi *sempre* vulnerabili in relazione a qualcosa. Per lei questo qualcosa sembra essere il distacco dai suoi genitori, che forse non è mai riuscita a compiere o ad accettare davvero.

A Roma si trova bene? Situazione relazionale con suo marito, lavoro, ecc.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Monica Cappello Psicologo, Sessuologo 38 143
Gentile ragazza, in alcuni momenti è normale desiderare di "tornare bambine", senza il peso delle responsabilità legate alla convivenza con un' altra persona e alla gestione della casa...Tu stessa affermi "tornare dai miei e dipendere da loro perchè ho avuto un intervento a l'utero e non potevo muovermi mi ha fatto sentire figlia..." . In questo momento, successivo all'intervento subìto, hai forse più bisogno di "essere coccolata" dai tuoi genitori, ma se l'ansia che provi dovesse continuare, potresti aver bisogno di parlare con un esperto, per approfondire le cause del disagio.

Un saluto!

Dr.ssa Monica Cappello
Psicologa - Sessuologa

http://cappellosessuologa.oneminutesite.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Roma è una città grandissima e le distanze sono enormi anche per incontrarsi con gli amici è un viaggio io sono cresciuta in un piccolo comune, mi sono resa conto che con mio marito prima volevo dimostrarsi sempre forte...ma di questo stato d'animo ne ho parlato anche con lui è mi sta molto vicino... il lavoro ho un collega con cui vado molto daccordo anche se mi rendo conto che questo lavoro non mi gratifica più (impiegata) e lo vivo un pò male.

Grazie Ancora

Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> mi sono resa conto che con mio marito prima volevo dimostrarsi sempre forte
>>>

Voler sembrare più forti di quello che ci si sente può essere un ottimo modo per andare in ansia.

Direbbe che questo modo di fare la contraddistingue sempre, oppure l'ha messo in atto solo con suo marito, per convincerlo (e per convincere se stessa) che ce l'avrebbe fatta, a vivere lontano dai suoi?

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Forse da quando vivo a Roma ho cercato di dimostrarmi sempre forte perchè sapevo che comunque eravamo soli,invece quando vivemo con i mie...sapevo che c'erano sempre loro alle mie spalle, mio marito è presente ma una cosa diversa a volte in passato l'ho visto come se lui fosse un muro tra me e la mia famiglia, anche se non è così, lui pensa che dovrei tagliare questo cordone ombelicale.. ma credo che anche lui in fondo non l'abbia mai fatto.


Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La differenza fra essere soprattutto figli ed essere soprattutto adulti è proprio che, nel primo caso, ci si aspetta che i genitori stiano sempre alle nostre spalle, pronti a toglierci le castagne dal fuoco quando serve. L'adulto invece ha accettato che da un certo momento in poi nella vita bisogna imparare a cavarsela da soli.

Finché non sarà riuscita a fare questo passo resterà un'adulta incompiuta, ed è probabile che qualunque lavoro faccia e in qualunque situazione stia, sentirà la mancanza di qualcosa.

Ha mai pensato di rivolgersi di persona a uno psicologo?

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
No, pensa che possa farmi bene..?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
L' essere figli, non esclude l' essere adulti, sono due dimensioni in perfetta sintonia e sinergia.
Da quello che leggo, il suo disagio, emerge quando da figlia, deve essere moglie ed adulta e rientrare a roma, citta' grande, non proprio a dimensione d'uomo , ecc...
L' utero, consideri, che ha un significato simbolico importante, un intervento, qualunque esso sia, le avra' sicuramente lasciato delle quote di vulnerabilita'.
Una consulenza psicologica credo sarebbe indicata, non per riceve consigli, ma per una diagnosi certa del suo disagio ed un a possibile terapia indicata.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> No, pensa che possa farmi bene..?
>>>

Sì, probabilmente le farebbe bene.

Cordiali saluti
[#12]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie mille dottore, seguirò il suo consiglio.

Cordiali Saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Gentile Dott. Santonocito,

oggi ho seguito il suo consiglio ho chiesto un consulto e mercoledì comincio...
c'è una cosa che non Le ho detto e spero di riuscire a trovare il coraggio di dirlo il prossimo mercoledì, credo di avere dei seri disturbi sessuali..non ho mai più avuto un rapporto completo dall'età di 19 anni...questa cosa mi sta distruggendo...
ho cercato d'iniziare a parlarne con Lei, per iniziare ad abbattere questo mio tabù..

Mi scusi se non sono stata completamente sincera

Cordiali Saluti

[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ok, riesce a individuare un motivo preciso per cui non ha più avuto rapporti da quando aveva 19 anni, oppure la causa non le è del tutto chiara?
[#15]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Paura del dolore che provo ogni volta che ci provo..non ho nessun problema fisico l'ho accertato, in questo periodo sto evitanto qualsiasi contatto intimo.. non riesco a rilassarmi in nessun modo, sarà che come gli ho elencato nei post precedenti il mio stato d'animo in questo periodo, il sesso non è uno dei miei primi pensieri ma sto prendendo consapevolezza che trascinarmi ancora questo mio "problema" non migliorerà la mia vita e il mio matrimonio.
Quando avevo 18 anni ho avuto una storia con un ragazzo un pò turbolenta, un ragazzo molto difficile..adottato, era molto agressivo non con i gesti ma psicologicamente mi ha fatto molto violenza, lui mi ha tormentato quando l'ho lasciato e vivendo in un comune piccolo ha raccontato a tutti i rapporti intimi che abbiamo avuto..sono passati 15 anni, ma d'allora non ho più avuto un rapporto completo..neanche con le storie successive..
Io penso di aver avuto una sorta di trauma che non ho più risolto

Grazie mille
[#16]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> il sesso non è uno dei miei primi pensieri
>>>

Mi pare abbastanza ovvio: quando una cosa genera dolore, s'impara presto a evitarla. Solo che, quando si tratta di una cosa di cui abbiamo anche bisogno, per stare bene, si crea un conflitto come quello che sta vivendo lei.

>>> Io penso di aver avuto una sorta di trauma che non ho più risolto
>>>

Potrebbe essere, e di questo dovrà parlare al collega quando ci andrà. Non è necessario che racconti tutto e subito in prima seduta, ma gradualmente, man mano che acquisterà fiducia nel professionista, dovrà farlo, altrimenti non potrà essere aiutata.
[#17]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie mille dottore,

non sò come ringraziarla, cercherò di seguire il suo consiglio..e spero vivamente di risolvere questo problema.

Grazie ancora
[#18]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Le allego qualche articolo sul dolore sessuale e sulle disfunzioni sessuali femminili, per approfondimenti, concordo con le indicazioni del collega.

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1995-donne-e-sessualita-vergini-adulte-vaginismo-parte-seconda.html
[#19]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Gentile Dott.ssa

ho letto il suo articolo è l'ho trovato molto utile..io credo che il mio problema non sia fisico, spero che questo percorso che tra un pò intraprenderò mia dia una mano perchè io non mi sento una donna completa...anche perchè desidero avere un figlio, ma questa cosa mi provoca ancora più ansia...penso che in questa fase della mia vita è arrivato il momento di agire..e non nascondere più questo problema che per me è un motivo di vergogna..

Grazie ancora

Cordiali Saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Infatti, le ho allegato li articoli, perche' immaginavo che non fosse organico.
Vada in consultazione per approfondimenti diagnostici e terapia mirata e risolutiva
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