Strane sensazioni, quasi attacchi di panico

È da circa un paio di settimane che ho in alcune situazioni delle sensazioni nOn ben precisate che però mi fanno pensare ad un attacco di panico.
Innanzitutto quando m accadono, quando sono in auto o sul bus, quando sono a lezione in università e ultimamente anche mentre mangio e dopo aver preso un farmaco nuovo che magari non ho mai preso.
La sensazione invece inizialmente è quasi come se mi stessi addormentando, sento la testa pesante, percepisco le cose intorno come lontane ed è come se perdessi un po' di sensibilità del corpo; la sensazione dura qualche secondo ma mi spaventa a tal punto che il cuore accelera il battito e mi manca un po' il respiro, ho paura di avere di li a poco un attacco di cuore o di svenire. Ora ammetto di essere in un periodo un po' stressante (mi sto laureando) pero ho un po' paura. Il mio medico mi ha suggerito della valeriana ma ho il terrore di prenderla anche se so che è naturale. Dopo che l'ho presa sto li ferma come ad aspettare che faccia effetto e al primo segno di mancamento dovuto alla sonnOlenza ho le sensazioni descritte prima. Mio padre soffre di depressione e ho paura che queste possano essere le prime avvisaglie.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Gentile Utente,

è difficile rispondere in modo esaustivo alla sua domanda con i pochi elementi a disposizione. La descrizione dei sintomi che fornisce potrebbe, effettivamente, far pensare ad episodi di attacco di panico, ma non necessariamente.
Dice che il medico di base le ha suggerito della valeriana; immagino pertanto che le abbia già prescritto tutti gli esami medici che possano escludere ogni tipo di disturbo organico. Se così non fosse il primo consiglio è quello di eseguire degli esami di routine che possano tranquillizzarla sul suo stato di salute fisica.
Una volta esclusa ogni sorta di causa organica, e accertato quindi che il disturbo che descrive, è di natura psicologica, il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista psicologo psicoterapeuta della sua zona per un consulto diretto.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

l'ansia ha la potenzialità di provocare numerosissimi sintomi fisici che variano da persona a persona.
Per farsene un'idea può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1064-quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-disturbi-d-ansia.html

Il presupposto di qualunque conclusione sulla sua situazione è l'accertamento medico, necessario per escludere - come le ha detto il Collega - che sia in atto una patologia organica che giustifichi i suoi sintomi.

Visto che il suo medico ha optato per la prescrizione della valeriana ritiene chiaramente che il suo non sia un problema fisico, ma la soluzione che la ha proposto è solo un palliativo e non necessariamente utile.

E' possibile che la sua situazione attuale sia particolarmente stressante per tutto ciò che comporta il momento della laurea: la necessità di misurarsi con il mondo del lavoro, di trovare una propria collocazione nel sociale, di costruire una vita adulta autonoma dalla famiglia d'origine e così via.
Molte persone cadono in uno stato d'angoscia anche intensa quando si approssimano al termine di un ciclo di studi, quindi non ci sarebbe da meravigliarsi se il motivo del suo malessere fosse proprio questo.

Lei però cita anche la depressione di suo padre, che forse non è mai stata adeguatamente curata oppure è troppo grave per essere risolvibile: cosa le fa pensare che il malessere che ci descrive abbia a che fare con la depressione?

Il particolare avvicendarsi di sintomi che riferisce può simbolicamente mettere in scena la sua paura che la realtà le sfugga di mano (sbandamento, intontimento) e la percezione della necessità di "svegliarsi" (tachicardia) e reagire, frammiste alla paura di non farcela (l'impressione di essere sul punto di svenire).

Per questo motivo ritengo possibile che il problema abbia a che fare con i suoi timori sul post lauream, e cioè sul cambiamento che la sua realtà personale subirà e che le richiederà di adattarsi e mutare di conseguenza le sue abitudini (e forse anche il suo atteggiamento e/o le sue aspettative).

Cosa ne pensa?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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